Ambiente
Il noleggio auto è il vero motore della svolta green
Di Alberto Viano
(Articolo pubblicato su L’Economista, inserto de Il Riformista)
In un mercato dell’auto in profonda trasformazione il settore del noleggio veicoli sta proseguendo il proprio graduale inserimento nelle abitudini degli italiani.
Come testimonia l’ultimo rapporto Aniasa, la mobilità pay-per-use ha raggiunto nel nostro Paese una flotta di 1,4 milioni di veicoli in circolazione e una quota sull’immatricolato nazionale del 28%, nonostante il calo delle immatricolazioni registrato lo scorso anno.
Una mobilità che va dai pochi minuti del car sharing ai quattro anni con il noleggio a lungo termine, passando per il rent-a-car che garantisce ogni giorno un servizio essenziale per la nostra industria turistica, e non solo, attraverso i propri punti di noleggio disseminati presso hub aeroportuali, stazioni ferroviarie e nei centri cittadini.
Proprio il settore del noleggio a breve termine ha archiviato un 2024 tra luci e ombre con i noleggi cresciuti del 10% (arrivati a quota 4,7 milioni) e la flotta sul territorio che si è consolidata a 140mila unità per soddisfare una domanda in aumento. L’andamento del settore è oggi caratterizzato da un contesto di mercato sempre più competitivo, con un incremento del numero di operatori locali e con servizi low cost, elemento, questo, che spesso produce un elevato numero di complaint da parte della clientela.
Le aziende di maggiori dimensioni associate ad Aniasa affrontano oggi un aumento dei costi dovuti all’acquisto della flotta a causa del consistente innalzamento dei listini e un crescente incremento dei costi gestionali, dovuti alla crescita esponenziale dei danni e dei furti e dei canoni concessori pagati ad aeroporti e stazioni ferroviarie.
Dati e trend differenti riguardano il noleggio a lungo termine che ha raggiunto una flotta di veicoli di quasi 1,3 milioni di veicoli. Tra i principali trend in atto in questo segmento si registra l’aumento delle durate dei contratti (ben oltre i i 36 mesi), il ritorno alla crescita del canale dei privati, l’aumento costante del business dei veicoli commerciali leggeri, oggi 225mila in parco (+7,5%). A fine 2024 i servizi del long term hanno raggiunto 268.000 soggetti: 95.000 aziende, 3.000 PA e 170.000 privati (con e senza partita iva), che hanno scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto.
Il settore della mobilità a noleggio che ancora non ha superato lo choc della pandemia è quello del car sharing. Nel 2024 sono stati effettuati poco più di 4,2 milioni di noleggi di vetture, erano 5 mln nel 2023 e ben 10 milioni nel 2019. La flotta dei mezzi a disposizione su strada è in contrazione e metà di questa è formata da veicoli non disponibili a causa dei continui furti (parziali e anche totali) e dei danneggiamenti. Senza un adeguato supporto da parte delle istituzioni nazionali e locali, questo business, di supporto strategico al trasporto pubblico locale, rischia di contrarsi ulteriormente nei prossimi anni.
Le flotte a noleggio a breve e lungo termine e del car sharing costituiscono oggi lo strumento più efficace per accelerare l’elettrificazione della mobilità. Per andare in questa direzione il nostro Paese deve superare i numerosi ‘dazi occulti’ che frenano lo sviluppo e gli investimenti in mobilità pay-per-use, facendosi trovare pronto nei prossimi mesi a tre importanti appuntamenti: la Legge Delega di riforma della fiscalità, la scadenza della deroga triennale concessa dal 2007 all’Italia che blocca al 40% il livello di detraibilità IVA sulle auto aziendali, il dibattito nazionale sulla decarbonizzazione delle flotte aziendali.
Le attività di noleggio veicoli sono ancora oggi regolamentate da un articolo del codice della strada risalente ad oltre 30 anni fa (1992), quando nel nostro Paese circolavano poche migliaia di vetture a nolo, e da una serie di altre diversificate fonti normative. Oggi il settore è cresciuto in modo considerevole e necessita di una normativa specifica e unitaria, che regolamenti in modo omogeneo e stabile tutti gli aspetti. Solo così il comparto potrà svolgere efficacemente il ruolo di strategico supporto del rinnovo del parco circolante italiano e alla sua progressiva decarbonizzazione, consentendo anche di cogliere le opportunità dell’automotive action plan europeo.
*Alberto Viano è Presidente Aniasa
