Ambiente

Coldiretti: “Il cibo è la vera arma strategica, non i tagli all’agricoltura”

15
Ottobre 2025
Di Ilaria Donatio

Oltre tre italiani su quattro si oppongono a un taglio dei fondi europei per agricoltura e welfare in favore della spesa militare. È quanto emerge dal rapporto Coldiretti-Censis presentato al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato da Coldiretti con la collaborazione di The European House-Ambrosetti.

Secondo l’indagine, il 76% dei cittadini boccia l’ipotesi di ridurre la Politica agricola comune (Pac) per finanziare l’industria della difesa, mentre il 70% percepisce un crescente senso di distanza tra le decisioni di Bruxelles e la realtà economica dei territori. Una “deriva tecnocratica”, si legge nel rapporto, che alimenta la sfiducia verso l’Unione e la percezione di un’Europa “forte con le regole interne, ma debole nel difendere i propri interessi esterni”.

Il taglio proposto dalla Commissione Von der Leyen porterebbe le risorse Pac per l’Italia a 31 miliardi di euro, con un calo del 22% rispetto alla precedente programmazione: 8,7 miliardi in meno, pari a 1,2 miliardi all’anno. Il peso dell’agricoltura nel bilancio comunitario scenderebbe così al 14%, contro il 30-35% del passato.

Per Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, “riarmare l’Europa mentre si riducono fondi per agricoltura e alimentazione è un rischio che non possiamo permetterci. Il cibo è la vera arma strategica di un Paese: garantisce coesione sociale, sviluppo economico e occupazione”. Il messaggio, sottolinea, “è chiaro anche per i cittadini: il 70% degli italiani sostiene la difesa della Pac, riconoscendone l’importanza per la sicurezza alimentare e sociale”.

Il Forum ha offerto anche l’occasione per un confronto politico di ampio respiro. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha ribadito che “il problema della Pac non è solo finanziario ma di visione strategica comune”, denunciando l’allontanamento “dei palazzi di Bruxelles dall’economia reale”. Sulla questione Mercosur, ha aggiunto: “Non siamo contrari agli accordi, ma vogliamo la parola reciprocità nei regolamenti, con controlli adeguati e regole uguali per tutti”.

Sul fronte commerciale, il ministro ha assicurato che il governo è al lavoro per risolvere la questione dei dazi Usa sulla pasta italiana, in coordinamento con la Commissione europea e la Farnesina.

In collegamento video, Raffaele Fitto, commissario europeo per la Coesione, ha invitato a mantenere un approccio “costruttivo e non conflittuale”, ricordando che la discussione sul bilancio “riguarda l’intera dimensione finanziaria dell’Unione, non solo l’agricoltura”.

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, rivolgendosi ai nove milioni di agricoltori europei, ha assicurato che “l’Europa vi ascolta e agisce. Il Parlamento è al vostro fianco. Ridurre la burocrazia e rendere le regole più semplici significa permettervi di pianificare, investire e crescere”.

Sul versante economico, Fabio Vitale, direttore generale di Agea, ha ricordato che “l’attività di valorizzazione dei terreni agricoli, realizzata con Invimit e Inps, è un’iniziativa fondamentale per l’economia e per l’agricoltura, poiché l’accesso alla terra rappresenta uno dei principali ostacoli per i giovani imprenditori”. Parole che richiamano l’intervento del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha sottolineato “l’importanza di restituire valore al patrimonio fondiario pubblico”, in un Paese dove oltre 4 milioni di ettari restano non coltivati ma ammissibili ai finanziamenti comunitari.

Un patrimonio da riattivare, ha concluso Vitale, “per generare opportunità e lavoro, rafforzando il legame tra risorse pubbliche e sviluppo agricolo”.