Ambiente

Intelligenza Artificiale e robotica per affrontare la crisi idrica: AUBAC lancia una piattaforma digitale di monitoraggio in tempo reale

12
Maggio 2025
Di Carlotta Moro

L’Italia centrale fa un passo deciso verso una gestione più intelligente e sostenibile della risorsa idrica. È stata presentata lunedì all’Acquario Romano la nuova piattaforma digitale sviluppata dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale (AUBAC): un sistema che integra dati in tempo reale, tecnologie d’avanguardia e intelligenza artificiale per affrontare con strumenti concreti la crisi idrica e le sfide poste dal cambiamento climatico.

Il cuore del progetto è un “digital twin”, una replica digitale dinamica dell’intero sistema idrico dell’Appennino centrale, capace di tracciare in tempo reale prelievi, concessioni, restituzioni e criticità emergenti. Grazie alla collaborazione tra AUBAC, consorzi di bonifica e gestori idrici, il sistema consente una pianificazione più tempestiva e puntuale, integrando anche dati meteoclimatici, idrologici e topografici, persino in aree impervie grazie al supporto del cane robot “Spot”.

«Un salto di qualità nella governance della risorsa idrica», ha dichiarato il Segretario Generale di AUBAC, Marco Casini, sottolineando come la piattaforma permetta di unire l’analisi tecnica alla visione strategica, proprio in un contesto, come quello dell’Appennino centrale, segnato dall’alternanza tra siccità estrema ed eventi alluvionali improvvisi. «La nostra priorità è rendere questa piattaforma uno strumento operativo, vivo, continuamente aggiornato grazie alla partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti».

Una visione condivisa anche da Nicola Dell’Acqua, Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica, che ha auspicato l’adozione di tecnologie analoghe da parte di tutte le Autorità di Distretto. «La crisi idrica non può essere affrontata con strumenti del passato. Serve una rete di soluzioni interoperabili, condivise e alimentate da dati di qualità».

L’iniziativa ha ricevuto il sostegno istituzionale anche da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rappresentato da Laura D’Aprile, Capo Dipartimento per lo Sviluppo sostenibile, e da Massimo Sessa, Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Tra i partecipanti anche rappresentanti di Utilitalia, Arera, ANBI e Fondazione Utilitatis, a conferma dell’approccio multilivello e intersettoriale del progetto.

La sfida della siccità, infatti, non è più emergenziale ma strutturale, e impone un ripensamento profondo della governance idrica. Il modello promosso da AUBAC si pone come caso pilota a livello nazionale: un’infrastruttura digitale per la conoscenza, il controllo e la previsione, in grado di supportare politiche pubbliche più efficaci.

La possibilità di simulare scenari futuri e visualizzare in tempo reale l’andamento del bilancio idrico rappresenta una rivoluzione nella pianificazione territoriale e agricola, offrendo strumenti utili sia per la protezione civile, sia per la programmazione degli usi irrigui.

Oltre all’innovazione tecnologica, il progetto AUBAC lancia un messaggio politico forte: solo attraverso una reale sinergia tra istituzioni centrali, enti locali, gestori e mondo scientifico è possibile costruire una risposta sistemica alla crisi climatica.

La digitalizzazione delle risorse idriche, se accompagnata da un quadro normativo coerente e da un coordinamento stabile tra distretti idrografici, può rappresentare un nuovo paradigma nella gestione ambientale. Un paradigma capace di unire sostenibilità, sicurezza e trasparenza, in linea con le direttive europee e le strategie del Green Deal.