Politica

Referendum, fallimento annunciato. La community di Twitter non ci sta

14
Giugno 2022
Di Valentina Ricci

Alla fine è andato tutto come previsto. I referendum non hanno neanche lontanamente raggiunto il quorum. Anzi, l’affluenza alle urne si è fermata di poco sopra al 20% degli aventi diritto, registrando la media più bassa di sempre. E i motivi sono di varia natura, dalla campagna referendaria troppo fiacca e discreta, fino alla complessità dei quesiti sul tema giustizia. La community di Twitter nella settimana precedente al voto, fino al 13 giugno, ha partecipato molto attivamente al dibattito, soffermandosi soprattutto sulla critica nei confronti della scarsa pubblicità istituzionale.

Il referendum, come istituto giuridico di democrazia diretta, ha una storia travagliata nell’Italia repubblicana. In 18 occasioni vi abbiamo fatto ricorso, ma il picco di affluenza si è registrato solo nel 1974, con l’87% in occasione del quesito sul divorzio. Dal 1974 al 1995 si sono tenute nove consultazioni referendarie con un’affluenza superiore al 70%. Negli ultimi 15 anni, su nove consultazioni ben otto sono risultate non valide.

Secondo le rilevazioni emerse dall’indagine realizzata da UTOPIA, società di comunicazione e Public affairs, e KPI6piattaforma di web listening, dal 6 al 13 giugno sono stati 43.259 i tweet complessivi a tema referendum, con oltre 409mila like, 19.479mila utenti interessati e un tasso di engagement dello 0,7%.

Il sentiment generale è di protesta, innanzitutto per il disinteresse istituzionale che avrebbe scoraggiato la partecipazione, contaminando il funzionamento stesso di un istituto di democrazia diretta come il referendum. Ma anche per il mancato accrpamento con i più popolari quesitisu eutanasia e cannabis, giudicati inammissibili dalla Corte costituzionale, ma con i quali il quorum si sarebbe facilmente raggiunto.

Tra i tweet più popolari, infatti, c’è quello di Elio Vito, voce fuori dal coro nel centrodestra, che ha lamentato proprio il mancato accorpamento con eutanasia e cannabis, raggiungendo quota 9.265 like. Dopo di lui Guido Crosetto e Marco Cappato, promotore dei referendum su eutanasia e cannabis. Quest’ultimo ha twittato la sua protesta (con tanto di foto), dichiarando come abbia comunque votato i cinque quesiti sulla giustizia.

Nella classifica dei top 15 tweet è entrata anche la giornalista Benedetta Frucci, molto critica nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.