Cultura

4 novembre, Mattarella: “Forze Armate presidio di libertà e democrazia”

04
Novembre 2025
Di Giuliana Mastri

Nel giorno dedicato all’Unità Nazionale e alle Forze Armate, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rivolto agli italiani un messaggio denso di significato, che unisce memoria e attualità, storia e responsabilità. Il 4 novembre, ricorda il Capo dello Stato, “segna la data in cui l’armistizio di Villa Giusti pose termine alla Guerra mondiale che aveva insanguinato l’Europa, con il coronamento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia”. Un anniversario che, nelle parole del Presidente, è “momento di ricordo e di espressione della riconoscenza del Paese per quanto i cittadini in uniforme fecero, combattendo per fare dell’Italia una Nazione indipendente e libera, ispirata a valori democratici e di pace”.

Mattarella ha richiamato il legame profondo tra la storia militare italiana e la costruzione della democrazia, sottolineando come oggi, più che mai, quelle radici si proiettino in un presente segnato da nuove tensioni e da sfide globali. “Oggi nuovi conflitti si sono affacciati in Europa e nel Mediterraneo, interpellando la cornice di sicurezza costruita nel dopoguerra e le istituzioni poste a suo presidio”, ha osservato.
Un riferimento esplicito all’aggressione russa all’Ucraina, che, secondo il Presidente, “impone grande attenzione e un impegnativo sforzo di adattamento dello strumento militare, per la creazione di una comune forza di difesa europea che, in stretta cooperazione con l’Alleanza atlantica, sia strumento di sicurezza per l’Italia e l’Europa”.

Il Capo dello Stato ha poi reso omaggio al contributo offerto dalle Forze Armate nel corso di oltre un secolo e mezzo di storia nazionale, ricordando come esse abbiano avuto un ruolo decisivo anche nelle missioni di pace e nei contesti umanitari internazionali. “Il contributo delle Forze Armate in oltre un secolo e mezzo è stato prezioso per l’affermazione del ruolo internazionale del nostro Paese. Con grande professionalità e umanità, negli ultimi decenni, sono intervenute, su mandato della comunità internazionale, in soccorso a popolazioni e in contesti dove è stato urgente operare per la pace”, ha detto Mattarella, riconoscendo il valore civile e morale della divisa.

Uno spazio particolare è stato dedicato al Mediterraneo, regione da sempre cruciale per la sicurezza e la stabilità italiana. “L’instancabile operato delle Forze Armate lungo tutto l’arco di crisi del Mediterraneo allargato, dove permangono situazioni di contrasto e fragili tregue, rimane fondamentale”, ha affermato il Presidente, aggiungendo un pensiero “a coloro che sono caduti, sacrificando le loro vite per l’Italia”. Un ricordo che, ha aggiunto, “richiama soprattutto le giovani generazioni, affinché siano consapevoli della necessità di impegno a difesa dei valori della nostra Costituzione”.

Il messaggio si è concluso con parole di gratitudine e orgoglio verso tutti gli appartenenti alle Forze Armate e al personale civile della Difesa: “Con questi sentimenti, rivolgo l’augurio più intenso e partecipato di tutti gli italiani ai soldati, ai marinai, agli avieri, ai carabinieri, ai finanzieri e al personale civile della Difesa che con professionalità e dedizione lavorano ogni giorno per il più alto bene della Repubblica. Viva le Forze Armate, viva l’Italia”.

Nelle sue parole, Mattarella ha riunito il senso più profondo di questa giornata: la memoria del passato, il riconoscimento del presente e la fiducia nel futuro. Il 4 novembre non è solo una data nel calendario civile, ma un’occasione per rinnovare l’impegno collettivo a difendere i valori fondativi della Repubblica — libertà, unità, democrazia e pace — che le Forze Armate, ieri come oggi, custodiscono e incarnano.