Salute

Crescita, lavoro e sanità al centro della nuova strategia economica

31
Ottobre 2025
Di Guido Liris

(Articolo pubblicato su L’Economista, inserto de Il Riformista)
Con la Legge di Bilancio 2026, il Governo Meloni sceglie la strada della serietà, della responsabilità e della crescita. È finito il tempo dell’assistenzialismo e dei bonus a pioggia: oggi l’Italia investe su chi crea lavoro, innovazione e futuro per la Nazione. La manovra, che a breve approderà in Commissione Bilancio, rappresenta una scelta di equilibrio e visione: 18,7 miliardi di euro per sostenere famiglie, lavoro, imprese, sanità e territori, con una prospettiva di sviluppo solido e duraturo.

L’esclusione della prima abitazione, entro un limite di valore catastale, dal calcolo dell’Isee, tutela le famiglie e in particolare quelle più fragili, garantendo un accesso più ampio alle misure di sostegno sociale ed economico. È un passo concreto che rafforza il modello di welfare attivo promosso dal Governo Meloni, nel segno di uno Stato che accompagna chi ha bisogno e ne sostiene l’autonomia, superando definitivamente la logica del mero assistenzialismo.

Con 1,6 miliardi di nuovi investimenti per la famiglia e la natalità, 8 miliardi per le imprese e quasi 5 miliardi per il lavoro, la manovra punta a consolidare la crescita, sostenere i redditi e premiare chi produce. Lo stanziamento di 2,3 miliardi per la ZES Unica del Mezzogiorno e il ritorno del superammortamento, insieme al rifinanziamento della Nuova Sabatini, daranno nuovo slancio all’economia del Sud e dell’intero Paese, favorendo investimenti, occupazione e competitività.
In questa manovra mai tante risorse destinate alla sanità, che riceve un’attenzione senza precedenti. Dopo anni di sottofinanziamento e disattenzione, il Governo Meloni ha scelto di invertire la rotta, destinando 7,4 miliardi di euro aggiuntivi al Servizio Sanitario Nazionale. Si tratta di risorse che non solo garantiranno la sostenibilità del sistema, ma ne potenzieranno la qualità e la capacità di risposta ai bisogni dei cittadini.

Una parte significativa di questi fondi sarà dedicata al rafforzamento del personale sanitario, con nuove assunzioni e incentivi per medici, infermieri e operatori sociosanitari, soprattutto nelle regioni e nelle aree più carenti. Viene inoltre potenziato il fondo per la contrattazione del comparto sanità, per riconoscere il valore di chi ogni giorno garantisce la cura e la salute degli italiani.

Un’altra direttrice fondamentale riguarda la medicina di prossimità: il Governo investe sulla rete territoriale, sui presidi locali e sulle case di comunità, affinché la sanità torni ad essere vicina ai cittadini, anche nelle aree interne e rurali. Si punta a ridurre le liste d’attesa e a garantire un accesso tempestivo alle cure, superando le diseguaglianze territoriali.

La manovra prevede inoltre un importante piano di digitalizzazione della sanità, con interventi sull’infrastruttura tecnologica, la telemedicina e il fascicolo sanitario elettronico, strumenti che renderanno più efficiente l’intero sistema e favoriranno un migliore coordinamento tra ospedali, medici di base e servizi territoriali.

Il Governo guarda anche alla sanità del futuro, investendo in ricerca biomedica, innovazione tecnologica e formazione del personale sanitario. Si rafforzano le collaborazioni tra pubblico e privato, si favorisce l’introduzione di nuove tecnologie diagnostiche e terapeutiche, e si incentiva la sperimentazione in campo medico e farmaceutico.

Parallelamente, vengono stanziate risorse specifiche per la manutenzione e l’ammodernamento delle strutture ospedaliere, con interventi di efficienza energetica, sicurezza sismica e rinnovamento delle apparecchiature. È un piano che mira non solo a migliorare la qualità dei servizi, ma anche a rendere più sostenibile e moderno l’intero sistema sanitario nazionale.

La tutela della salute diventa così una leva di crescita, coesione e sviluppo territoriale. Le aree interne, montane e rurali, troppo spesso dimenticate, non sono più periferie, ma presìdi vitali di comunità: qui la sanità di prossimità e la medicina territoriale diventano strumenti per contrastare lo spopolamento, attrarre giovani professionisti e ridare fiducia alle comunità locali.

Questa è una manovra che guarda lontano, che investe sulle persone, sulle famiglie e sui territori. Il Governo Meloni sta ridando centralità all’Italia reale – quella dei borghi, delle montagne e delle aree interne – perché è da lì, dal cuore dei nostri territori, che passa il futuro della Nazione.
Con la Legge di Bilancio 2026, l’Italia sceglie la via del realismo e del coraggio, investendo in ciò che conta davvero: lavoro, natalità, innovazione e salute. È una manovra che non promette tutto a tutti, ma mantiene gli impegni con i cittadini, costruendo giorno dopo giorno un’Italia più giusta, più forte e più moderna.

*Capogruppo FdI in commissione Bilancio del Senato