Lavoro

Mattarella ai Cavalieri del Lavoro: “L’impresa non è solo profitto, ma responsabilità e coesione civile”

24
Ottobre 2025
Di Ilaria Donatio

Si è svolta questa mattina al Quirinale la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai 25 Cavalieri nominati il 2 giugno 2025. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo aver consegnato le insegne ai nuovi Cavalieri e gli attestati d’onore agli Alfieri del Lavoro, ha pronunciato un discorso incentrato sul valore sociale dell’impresa, sull’unità europea e sulle sfide demografiche del Paese.

Alla cerimonia erano presenti il presidente della Camera Lorenzo Fontana, la vicepresidente del Senato Mariolina Castellone, il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso, rappresentanti del Governo e del mondo dell’imprenditoria. Sono intervenuti anche il vicepresidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Enrico Zobele, e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

Mattarella ha sottolineato che “la responsabilità dell’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti”, ma rappresenta “un legame forte che unisce il progresso economico alla crescita civile del Paese”. Le imprese, ha detto, “generano futuro” e il loro sguardo “oltre i vantaggi contingenti” è un moltiplicatore di valore per la comunità.

Il Capo dello Stato ha poi richiamato la necessità di una risposta europea comune di fronte alle tensioni internazionali e ai rischi del protezionismo: “Le guerre e le chiusure commerciali stanno producendo danni anche alle economie europee. Contrastare i dazi richiede massa critica, e questa per noi si chiama Unione europea”. Ha invitato, in sintonia con le parole di Zobele, a “dare al processo di unità europea una convinta priorità nei programmi”.

Sul fronte del lavoro e della coesione sociale, Mattarella ha ricordato che “la responsabilità sociale appartiene a tutti” e che gli imprenditori hanno un ruolo decisivo “nel concorrere al bene comune e all’interesse del Paese”.

Ampio spazio è stato dedicato anche ai temi demografici e migratori. “L’andamento della popolazione non consente superficialità – ha detto -. L’Italia rischia di perdere lavoratori attivi e risorse per il welfare”. Citando Zobele, ha definito l’immigrazione “un fenomeno complesso ma anche un contributo allo sviluppo”, ricordando che “il 10% del lavoro italiano è oggi garantito da due milioni e mezzo di lavoratori stranieri”. Ha esortato l’Unione europea a essere “più consapevole” della dimensione sovranazionale del fenomeno, sottolineando l’importanza della formazione, della legalità e dell’integrazione come “sfida cruciale per la convivenza civile e la coesione sociale”.

Nel suo intervento, il ministro Urso ha evidenziato un dato simbolico: tra i nuovi insigniti figurano sei donne, “uno dei numeri più alti nella storia dell’onorificenza”. Un record che, ha detto, “conferma il primato dell’Italia come Paese europeo con la più alta percentuale di imprenditrici, pari al 22% del totale”, frutto di un passaggio generazionale che vede le donne “assumere un ruolo centrale e decisivo”.

Zobele, nel suo discorso, ha richiamato il clima di fiducia che attraversa l’economia italiana, “in una fase incoraggiante malgrado il quadro geopolitico”, ma ha ribadito la necessità di “investire in tecnologie e capitale umano per migliorare la produttività”. Ha infine rinnovato l’appello a “costruire gli Stati Uniti d’Europa” e a “servire il Paese con buona impresa e buon lavoro, perché la crescita economica resti legata alla coesione sociale”.

Cavalieri del Lavoro, Ugo Salerno nuovo presidente della Federazione
Ugo Salerno è stato eletto oggi nuovo presidente della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro nel corso dell’assemblea dei soci a Palazzo Altieri. Subentra a Maurizio Sella, che ha guidato la Federazione dal 2019 al 2025 e che rimane presidente emerito.

Ingegnere e presidente esecutivo di RINA – gruppo multinazionale di consulenza ingegneristica, ispezione e certificazione – Salerno è da tempo impegnato nella promozione di una cultura industriale orientata all’innovazione, alla sostenibilità e alla responsabilità sociale d’impresa. “Assumo questo incarico con spirito di servizio e profondo senso di appartenenza all’Ordine – ha dichiarato – consapevole del valore che i Cavalieri del Lavoro rappresentano per il Paese. Esprimo la mia gratitudine a Maurizio Sella per il forte impulso dato alla Federazione e per la collegialità che ha contraddistinto la sua presidenza.”