Politica

Cdm, ok alla riforma dell’esame di maturità e della professione sanitaria

04
Settembre 2025
Di Giuliana Mastri

Il Cdm ha dato il via libera al disegno di legge delega che riforma le professioni sanitarie, un intervento che il ministro della Salute Orazio Schillaci ha definito «una riforma attesa da anni» e che mira a rendere il sistema più efficiente, inclusivo e capace di rispondere alle sfide scientifiche e tecnologiche. Il provvedimento affida al governo, fino al 31 dicembre 2026, il compito di adottare misure per incrementare il personale, rafforzare la formazione specialistica e semplificare la burocrazia che grava sugli operatori.

Tra i punti più significativi c’è la trasformazione del corso regionale di medicina generale in una vera Scuola di specializzazione, insieme alla nascita di percorsi dedicati anche per le professioni non mediche. È previsto inoltre un Sistema nazionale di certificazione delle competenze, con l’obiettivo di valorizzare professionalità e carriere, soprattutto per chi lavora in aree disagiate o in condizioni difficili.

La riforma tocca anche un tema delicato come la responsabilità professionale. Schillaci e il ministro della Giustizia Carlo Nordio hanno firmato una nota congiunta che chiarisce i contorni del nuovo assetto: resta confermata la responsabilità penale per colpa grave, ma viene introdotto uno “scudo penale” per i sanitari che, in caso di morte o lesioni del paziente, abbiano agito attenendosi a linee guida e buone pratiche, tenendo conto delle risorse disponibili e dell’urgenza della situazione. Sul piano civile, l’operatore sanitario potrà essere escluso da responsabilità quando abbia operato secondo standard riconosciuti, anche in condizioni di particolare complessità.

Non mancano però differenze di vedute tra i due dicasteri. Il ministero della Salute spinge per una copertura più ampia, mentre la Giustizia intende limitare la non punibilità ai casi di speciale difficoltà. Per questo, la premier Giorgia Meloni ha deciso di rinviare il dossier dopo la pausa estiva, in modo da consentire un approfondimento ulteriore su un tema che divide.

Scuola: cambia la maturità
Lo stesso Cdm ha approvato anche la riforma dell’esame di Maturità. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato che la prova orale cambierà volto: non ci sarà più la discussione del documento finale, considerata fonte di ansia per molti studenti, ma un colloquio più lineare e concentrato su quattro materie, individuate a gennaio.

La commissione passerà da sette a cinque membri, una scelta che consentirà risparmi da reinvestire nella formazione dei futuri commissari. È previsto inoltre un aumento dei compensi per chi sarà chiamato a svolgere questo compito. Valditara ha sottolineato che l’orale dovrà essere affrontato con serietà: chi farà scena muta o non parteciperà attivamente alla prova sarà bocciato.