Walking in the Bubble
Salvini e Sallusti a La Versiliana, Giuli per la “Capitale italiana del libro”, la Rai per Camilleri
Di Gianfranco Ferroni
A Marina di Pietrasanta, per gli “Incontri al Caffè de La Versiliana”, si parlerà di “Infrastrutture, mobilità, futuro: dialogo con il vicepremier e ministro Matteo Salvini”. A condurre, Alessandro Sallusti, direttore de “il Giornale”.
Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha firmato il decreto di nomina dei componenti della giuria per il conferimento del titolo di “Capitale italiana del libro” per l’anno 2026. I giurati sono: Adriano Monti Buzzetti Colella, in qualità di Presidente, Fulvia Toscano, Flavia Maraston, Ugo Berti Arnoaldi Veli e Carlo Puca. I giurati saranno ora chiamati a valutare i progetti presentati al Dipartimento per le attività culturali dagli 11 comuni che si sono candidati entro i termini previsti dal bando: Avezzano (Aq): “Avezzano città del libro”; Belvedere Marittimo (Cs): “Lettura senza confini. Nuove voci, futuro digitale e comunità”; Carmagnola (To): “Identità, libri e territorio”; Nardò (Le): “Nardò Capitale della Lettura Rigenerativa: Territori, Comunità, Futuro”; Perugia: “Gocce. L’acqua si fa voce”; Pianezza (To): “Pianezza, un libro aperto. Legami di cuore, storie che uniscono comunità”; Pistoia: “Pistoia: l’avventura del leggere, il coraggio di costruire il futuro”; San Benedetto del Tronto (Ap): “Libro dAmare: il mare come pagine infinite”; Soncino (Cr): “Ponti di carta. Lettura senza barriere a Soncino”; Squillace (Cz): “Vivarium delle parole”; Tito (Pz): “Una lettura che rigenera. Tito 2026, tra identità, diversità, comunità e futuro”.
Il Dipartimento per le attività culturali con una segreteria tecnica sosterrà la giuria esaminatrice nell’individuare fino a 10 progetti finalisti. I convocati parteciperanno ad una audizione per la presentazione pubblica e l’approfondimento del progetto, ai fini della valutazione finale. Entro il 15 ottobre, la giuria sottoporrà al ministro il progetto del comune ritenuto più idoneo al conferimento del titolo di “Capitale italiana del libro 2026”. Al comune vincitore verrà assegnato un contributo di 500mila euro da parte del Ministero della Cultura. Ad aggiudicarsi il riconoscimento nelle precedenti edizioni sono state: Chiari (2020), Vibo Valentia (2021), Ivrea (2022), Genova (2023), Taurianova (2024), Subiaco (2025).
L’Arena di Verona è il motore di un territorio che va dalla città alla provincia. Capace di generare indotto e valore in tutto il Veneto, oltre che prestigio artistico laddove orchestra, coro e solisti sono presenti ad eventi istituzionali e culturali. Lo scorso week-end, per l’ultima recita de “La Traviata”, una delegazione dell’Unione delle Province d’Italia – Upi è stata in Arena, per vivere la magia dell’Opera Festival. Fuori e dentro gli arcovoli, si sono riuniti Pasquale Gandolfi, presidente dell’Unione delle Province d’Italia, assieme al direttore generale Piero Antonelli, il presidente della Provincia di Verona Flavio Massimo Pasini, con il segretario generale Francesco Corsaro, il presidente della Provincia di Rovigo Enrico Ferrarese, il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon, assieme al segretario Carlo Rapicavoli, e la Consigliera Delegata alle Attività Culturali Cinema e Teatro del Comune di Venezia Giorgia Pea. “Ringrazio la fondazione per l’accoglienza istituzionale e i miei colleghi delle altre province venete, il presidente nazionale di Upi e il direttore generale, per aver testimoniato, con la loro adesione e la loro presenza, la centralità di Verona e dell’Arena nel panorama culturale nazionale e internazionale”, ha affermato il presidente della Provincia di Verona, Flavio Massimo Pasini.
Il 6 settembre verrà festeggiato il centenario della nascita di Andrea Camilleri. La Rai, dove Camilleri lavorò per tantissimi anni, lo ricorderà con la presentazione in prima serata su Rai1 del nuovissimo film-documentario “Camilleri 100” di Francesco Zippel con le testimonianze, fra gli altri, di Francesco Bruni, Giancarlo De Cataldo, Maurizio De Giovanni, Donatella Finocchiaro, Fiorello, Fabrizio Gifuni, Melania G. Mazzucco, Michele Riondino, Sergio Rubini, Luca Zingaretti, dello stesso Camilleri e delle sue due nipoti Alessandra e Arianna Mortelliti. Proprio su Rai1 avevano trionfato le due serie del “Commissario Montalbano” che verranno ancora una volta replicate nel prossimo autunno. L’anteprima del film diretto da Zippel, coprodotto con Rai Documentari, avverrà il 5 settembre nel Teatro Antico di Taormina a cura di Gianna Fratta, direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte, e di Felice Laudadio, presidente del Comitato nazionale Camilleri 100, che al grande autore dedicheranno un’intera settimana, dal 31 agosto al 6 settembre, di attività con la proiezione dei 37 episodi del “Commissario Montalbano” interpretato da Luca Zingaretti e dei 12 del “Giovane Montalbano” interpretato da Michele Riondino.
E sempre il 5 settembre il Teatro Antico ospiterà il concerto dal titolo Zara Zabara con 12 canzoni in onore di Montalbano composte e interpretate dalla cantautrice Olivia Sellerio, mentre il 6 settembre gli attori Sonia Bergamasco, Alessio Boni, Donatella Finocchiaro e Massimo Venturiello festeggeranno il centenario di Camilleri al Teatro Antico con la lettura di numerosi suoi brani insieme al maestro Franco Piersanti, compositore delle musiche del “Commissario Montalbano”, che le eseguirà dirigendo l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Quindi, Roma, dove Camilleri si trasferì giovanissimo per frequentare l’Accademia nazionale d’arte drammatica, per poi trascorrervi tutta la vita.
La Casa del Cinema a Villa Borghese, nel suo teatro all’aperto dedicato a Ettore Scola, proporrà nella serata del 6 settembre la visione dell’ultima fatica teatrale del drammaturgo e scrittore siciliano che l’11 giugno del 2018 portò in scena al Teatro Greco di Siracusa, a cura di Valentina Alferj, il monologo “Conversazione su Tiresia”, da lui scritto e interpretato, accompagnato dalle musiche di, e con, Roberto Fabbriciani, per la regia teatrale di Roberto Andò e la regia televisiva di Stefano Vicario. Un evento unico e indimenticabile che vide la partecipazione di oltre 5mila spettatori profondamente emozionati: al termine della straordinaria performance di Camilleri, ormai cieco come Tiresia, gli tributarono un’interminabile, festosa e commossa ovazione. La proiezione sarà preceduta da un prezioso backstage finora inedito sulla sua lavorazione che verrà presentato da Andò, dal produttore Carlo Degli Esposti e dall’autore ed esecutore delle musiche, Fabbriciani.
A Vercelli, dal 12 al 14 settembre, andrà in scena “Risò”, il Festival Internazionale del Riso, che trasformerà la città piemontese nella capitale del riso, con appuntamenti culturali, esposizioni, tour esperienziali, attività didattiche e momenti di approfondimento economico e commerciale. Durante i tre giorni Vercelli e i “Borghi delle vie d’Acqua” narreranno gli elementi del proprio territorio: terra, acqua, riso e persone. Il “Risò Village”, in piazza Antico Ospedale, sarà animato da diversi panel tematici legati al settore risicolo, oltre che da una mostra che spiegherà il connubio natura/uomo che ha contribuito a fare del riso un’attività e un’identità. L’Italia è il primo produttore ed esportatore di riso in Europa, con una produzione annuale di circa 1,4 milioni di tonnellate su 226mila ettari coltivati, concentrati per oltre il 90% tra Piemonte e Lombardia. La provincia di Vercelli, in particolare, rappresenta da sola oltre la metà della produzione nazionale. Questi dati, insieme a storie di impresa e innovazione, costituiscono il cuore pulsante della mostra.
A Vercelli, il 13 e 14 settembre, nella storica Borsa Merci nascerà il “Ristorante Gourmet di Risò”, firmato Maio Group. I fratelli Alessandro e Massimo Maio daranno vita ad un elegante pop-up restaurant il cui menu, firmato dallo chef executive di Maio Restaurant, Luca Seveso, offrirà un’esperienza raffinata e dedicata a chi desidera vivere la manifestazione in una chiave intima ed esclusiva. La kermesse ha come main sponsor Mundi Riso, azienda risicola con oltre 30 anni di storia, che ha sede a Vercelli ed è parte del Gruppo Ebro Foods, leader mondiale nel settore. Situata nel cuore della risicoltura italiana, unisce tradizione e innovazione per offrire qualità, controllo e trasparenza. Con 110mila tonnellate di materia prima lavorata, guarda al futuro con investimenti tecnologici, sostenibilità e nuovi prodotti come New Kenji e la linea “A Tavola”, dedicata al risotto italiano.
A Vercelli, dal 12 settembre al 31 dicembre, il Museo Nazionale del Cinema presenterà nella Galleria dei Benefattori, primo piano del Dugentesco, “Le donne di ‘Riso Amaro’”, un omaggio fotografico dedicato al capolavoro del neorealismo girato nel 1948 da Giuseppe De Santis nelle risaie del vercellese e alle donne che lo hanno ispirato. Una parte del percorso è dedicata alle mondine ritratte dai fotografi dell’agenzia vercellese Fotocronisti Baita: affreschi delle risaie e di giovani donne al lavoro che posano orgogliose davanti all’obiettivo. Le immagini dialogano con le foto di set del film e con i ritratti della mondina per eccellenza del grande schermo, interpretata da Silvana Mangano. A trasformare la giovane Miss Roma in diva contribuì il servizio del ritrattista torinese Elirio Invernizzi, commissionato dalla casa di produzione Lux Film.





