Lavoro
Professioni sanitarie, un sistema da rifondare: le criticità di un SSN in affanno
Di Tonino Aceti
Il Servizio Sanitario Nazionale, bene comune e tra le più importanti opere pubbliche del nostro Paese sta vivendo un momento di particolare difficoltà.
Una recente indagine conoscitiva svolta dalla XII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati sul riordino delle professioni sanitarie traccia un quadro allarmante tra disinvestimenti, disorganizzazione e norme rimaste sulla carta.
Il primo nodo che emerge è quello della carenza di personale. Oltre ai numeri, il problema è strutturale del SSN.
Se il capitale umano diventa sempre più raro, la sua disomogeneità nelle Regioni fa aumentare la forbice Nord e Sud. L’età del personale sanitario aumenta e i nuovi ingressi non riescono a compensare i pensionamenti. Il burnout diventa una condizione inevitabile e le aggressioni ai pronto soccorso alimentano la fuga verso il privato o all’estero. Una vera e propria “desertificazione sanitaria”.
Alla base di tutto ciò c’è un sistema della formazione che deve certamente ammodernarsi e rafforzarsi, guardando innanzitutto a ciò che serve veramente ai cittadini e ad un’organizzazione moderna del SSN.
Anche le retribuzioni e le condizioni lavorative rappresentano temi da affrontare subito, soprattutto se guardiamo a ciò che accade fuori dai nostri confini.
Le conclusioni del documento sono chiare: servono interventi urgenti, strutturali, organici. Non bastano più soluzioni tampone o misure emergenziali.
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