Walking in the Bubble
Mattarella incontra la Nato, Lollobrigida e Gualtieri da Coldiretti, Giuli ricorda Boncinelli, Meleto
Di Gianfranco Ferroni
Al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella domani incontrerà una delegazione dell’Assemblea Parlamentare della Nato, in occasione del 70° anniversario di costituzione.
A Roma, nel Teatro Eliseo, assemblea nazionale Coldiretti. Con Ettore Prandini, presidente Coldiretti; Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare; Roberto Gualtieri, sindaco di Roma.
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Edoardo Boncinelli, genetista insigne: “Boncinelli con i suoi studi ha contribuito in modo sostanziale alle cognizioni sulla genetica del corpo umano. Notevole anche il suo lavoro di divulgatore su temi scientifici, il suo contributo alla riflessione sul rapporto tra cultura scientifica e umanistica, e il suo appassionato contributo di grecista, testimone del fatto che scienza e poesia possono camminare di pari passo. Ai familiari e amici vanno le più sentite condoglianze”.
A Roma, in Campidoglio, nella sala delle Bandiere, il sindaco Roberto Gualtieri presenta le iniziative dedicate al contrasto dei fenomeni di bullismo in ambito scolastico e sportivo.
Intesa Sanpaolo partecipa come Main Partner a “Cortona On The Move”, il festival internazionale di fotografia in programma fino al 2 novembre a Cortona, nel cuore della Toscana. Il tema di quest’anno attorno a cui si concentra la riflessione dei progetti fotografici è “Come Together” sul perché la riconciliazione sia l’unica opzione praticabile, analizzando alcuni dei tanti modi per raggiungerla – socialmente, politicamente, con sé stessi. Intesa Sanpaolo e le Gallerie d’Italia contribuiscono attivamente al Festival con il progetto fotografico “Cronache d’acqua – Immagini dal Sud Italia”, secondo capitolo della produzione in partnership con Cortona on the Move con il contributo editoriale di Green & Blue che racconta lo stato della risorsa più preziosa del nostro pianeta: l’acqua. In un tempo in cui il cambiamento climatico accentua diseguaglianze e tensioni, la mostra propone una riflessione visiva su uno degli elementi fondamentali che unisce – o divide – comunità, territori e generazioni. Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale Gallerie d’Italia commenta: “Anche quest’anno siamo al fianco del Festival di Cortona, un appuntamento imperdibile per chi crede nella forza della fotografia come racconto del contemporaneo. Portiamo il secondo capitolo della committenza originale di Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia con Green&Blue, dieci storie che parlano di acqua e di crisi climatica nelle coinvolgenti immagini di giovani fotografi, oggi ospitate e valorizzate nei rinnovati spazi della Fortezza del Girifalco. Il progetto rispecchia l’identità delle Gallerie di Piazza San Carlo come luogo di approfondimento sui grandi temi dell’attualità. Il rapporto con Cortona si rafforza con la pubblicazione del catalogo speciale dedicato alla quindicesima edizione del Festival, a cura della Allemandi”. Attraverso gli scatti di cinque fotografi, Cosimo Calabrese, Valeria Cherchi, Eleonora D’Angelo, Giulia Parlato e Roselena Ramistella la mostra ospitata alla Fortezza del Girifalco racconta dieci storie che rivelano fratture sociali e ambientali, così come i tentativi di ricostruire legami, generare nuova consapevolezza e trasformare le difficoltà in occasioni di dialogo.
A Verona, venerdì 18 luglio, prima dell’inizio di “Carmen”, sul palcoscenico dell’Arena sono saliti quarantacinque esecutori della Banda del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco per un momento musicale speciale diretto dal Maestro Donato Di Martile. Ad accoglierli il sovrintendente Cecilia Gasdia, assieme al sottosegretario agli Interni con delega ai Vigili del Fuoco Emanuele Prisco e al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Eros Mannino. In programma un medley dalla musica per il cinema di Ennio Morricone e un omaggio alla Spagna (in scena e reale) con España cañí, paso doble di Marquina Narro, coetaneo di Bizet, e la marcia La Gallega di Cantico. Un rappresentante dei Vigili del fuoco ha suonato il tradizionale gong che annuncia l’imminente inzio dell’opera. Quello di Carmen è un grande ritorno, a 150 anni dalla prima assoluta dell’opera di Bizet, ed è stato anche l’atteso ritorno in Arena di Anita Rachvelishvili, mezzosoprano georgiano nei panni della protagonista. Con lei per una sera il tenore Freddie De Tommaso come Josè e il basso Alexander Vinogradov come Escamillo, mentre Mariangela Sicilia riprende la parte di Micaela. Completano il cast Sofia Koberidze, Daniela Cappiello, Jan Antem, Carlo Bosi, Gabriele Sagona, Giulio Mastrototaro. Sul podio dell’Orchestra areniana il maestro Francesco Ivan Ciampa, in scena il Coro preparato da Roberto Gabbiani, le voci bianche di A.Li.Ve., il Ballo coordinato da Gaetano Bouy Petrosino, oltre duecento tra mimi, figuranti e danzatori spagnoli della Compañia Antonio Gades diretta da Stella Arauzo, qui impegnata nelle originali coreografie di El Camborio. Lo spettacolo è la produzione “colossal” di Franco Zeffirelli, la sua prima in Arena, che compie 30 anni, con costumi di Anna Anni, luci di Paolo Mazzon e una Siviglia curata nel minimo dettaglio, tra piazze, taverne e alture, briganti, mercanti e toreri.
“Ricorda… Noi siamo” è la traduzione italiana del titolo dell’opera artistica firmata da Marcela Castañeda che fino alla fine di ottobre sarà esposta all’interno della tenuta di Castello di Meleto a Gaiole in Chianti, in provincia di Siena. L’iniziativa si inserisce nel più ampio contesto culturale promosso dal Consorzio del Chianti Classico, volto a valorizzare la sinergia tra arte contemporanea e paesaggio toscano. Protagonista, la rappresentazione idealizzata di un “bosco di viti”, ispirato al vitigno Sangiovese, simbolo del Chianti Classico, della convivialità e dell’identità culturale del territorio. L’opera si presenta come un intreccio armonico tra testo e materia, parola e natura: la vite non solo come pianta, ma come metafora di rinascita, relazione e appartenenza. “È un progetto che si radica nel paesaggio e nel tempo, e che parla al visitatore in modo diretto e profondo. Portare l’arte contemporanea a contatto con il cuore del Chianti Classico nella tenuta di Meleto è inoltre segno del nostro fare impresa in modo responsabile e consapevole, offrendo ai nostri ospiti un soggiorno di grande eleganza con un’attenzione sempre viva all’arte e al pensiero critico. Ecco perchè siamo estremamente felici di poter ospitare ‘Remember…We Are’ tra i nostri vigneti”, afferma Francesco Montalbano, direttore di Castello di Meleto.
Roadhouse, la catena del Gruppo Cremonini che gestisce diversi brand di ristorazione casual dining, ha inaugurato un nuovo ristorante di carne Roadhouse Meatery all’interno della Stazione di Milano Centrale. Meatery è un formato speciale, pensato come una rivisitazione del concept di Roadhouse in chiave urban e ricercata, destinato a contesti particolari. Il locale di Milano Centrale è il 4° Meatery, dopo quelli di Milano CityLife, Castel Guelfo The Style Outlets, e Vicolungo The Style Outlets. Partendo dall’esperienza di Roadhouse Restaurant, l’offerta gastronomica è valorizzata da tagli di carne pregiati ed esclusivi, selezionati appositamente per il format Meatery, come l’Asado o la Rumpsteak del Nebraska, che vanno ad aggiungersi alla ricca offerta di appetizer, carni, burger, salads e bowls che compongono il menù di Roadhouse. In più, anche la carta dei vini è particolarmente curata, con l’aggiunta di etichette selezionate per accompagnare al meglio ogni piatto. Le novità riguardano anche il servizio, pensato per coniugare la tradizione e l’eccellenza di Roadhouse con le esigenze contemporanee dei viaggiatori: l’obiettivo è offrire un’esperienza più veloce considerato il tempo limitato a disposizione del cliente. La maggiore velocità del servizio è garantita dalle nuove modalità di acquisto: scegliendo sul menu esposto, si fa l’ordine e si paga in cassa, ricevendo un tracker da portare al tavolo. Il personale consegna quindi quanto ordinato e rimane a disposizione per eventuali altre richieste aggiuntive.
La progettazione architettonica del locale è stata curata da Mazzei Architects e ha puntato a valorizzare la storica struttura della stazione, collocando l’area delle sedute nella parte dello splendido affaccio verso i binari, con un colpo d’occhio unico sui binari e sulle storiche arcate in acciaio della stazione. Il ristorante occupa una superficie di somministrazione di 250 metri quadrati, ha circa 100 posti a sedere e vi lavorano 25 dipendenti.





