Trasporti

Autostrade, parte la gara per le sub concessioni delle stazioni di servizio

06
Gennaio 2022
Di Alessio Ambrosino

Migliorare l’esperienza di viaggio dei fruitori delle autostrade. È questo uno degli obiettivi che si propone la consultazione pubblica avviata dall’Autorità di regolazione dei Trasporti, per l’affidamento in sub-concessione dei servizi di distribuzione carburanti, di ristorazione e di punti di ricarica elettrica lungo la rete autostradale italiana. Una rete che non vedrà aumenti nei pedaggi per il 2022, fatta eccezione per l’A21 Piacenza-Brescia, come comunicato dal MIMS durante la scorsa settimana.

I principi in consultazione

Come detto, punto fondamentale della consultazione è la protezione dell’utente finale, per gli affidamenti dei servizi di distribuzione carburanti e punti ristoro: è stata infatti definita una disciplina uniforme per la moderazione dei prezzi al pubblico. Lo stesso è previsto per i servizi di ricarica elettrica, considerata la crescita del settore e l’aumento della mobilità elettrica in Italia: quella che verrà garantita è la massima apertura del mercato.

Un aspetto quindi focale è quello della contendibilità dei servizi. La pianificazione delle gare, la determinazione dei requisiti di partecipazione, la valutazione delle offerte, ma soprattutto la fissazione delle royalties da versare al concessionario autostradale saranno definite secondo principi di trasparenza.

Transizione “elettrica” e prossimi step

Questa consultazione si pone anche l’obiettivo, come stabilito dal PNRR, di ampliare la rete di ricarica elettrica sulle nostre autostrade. L’Italia da questo punto di vista è in fondo alla classifica europea per punti di ricarica posti ogni 100 km di autostrada: solamente due. Anche per tale ragione, si rende necessario l’avvio di questa consultazione pubblica, cui seguiranno i bandi di gara successivi. Le misure poste in consultazione sono finalizzate all’apertura dei mercati e al contenimento dei costi, per definire una cornice regolatoria chiara e stabile.

Quello che è certo, è che da qui alla definizione dei bandi di gara passerà qualche altra settimana. I soggetti interessati possono formulare osservazioni e proposte entro il termine fissato al 24 gennaio 2022. Gli step successivi definiranno poi il vero e proprio avvio delle gare, ma si intravedono i primi cambi di passo che l’attuale direzione del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili si propone di fare dall’inizio del proprio mandato.