Cultura
Italy as the Romans Did: viaggio nell’Italia dove l’Antica Roma è ancora viva
Di Elisa Tortorolo
Sotto i nostri piedi – nei nomi delle strade, nelle rovine dimenticate, nei musei poco frequentati – c’è ancora Roma. Non la Roma da cartolina, né quella dei soliti monumenti da manuale. Ma la Roma che sopravvive, silenziosa, da Nord a Sud, nelle pieghe del territorio italiano. Ora un nuovo progetto digitale ci invita a scoprirla (o riscoprirla): si chiama Italy as the Romans Did, è online da qualche mese, e potrebbe cambiare il modo in cui vediamo la storia attorno a noi.
Ideato e curato da Davide Sarsini, caporedattore dell’agenzia di stampa AGI, Italy as the Romans Did è un portale divulgativo in inglese che si propone di raccontare la Roma antica fuori dai suoi confini più noti – cioè al di fuori del classico triangolo archeologico Roma-Pompei-Ostia. Ogni scheda sul sito è un invito a guardare con occhi nuovi una città, un borgo o una rovina apparentemente secondaria, ma in realtà preziosa per capire quanto estesa e capillare fosse la presenza dell’Impero romano in Italia. Da Milano a Taormina, da Brescia a Benevento, da Olbia a Fano, il portale seleziona e approfondisce località che spesso gli stessi italiani non conoscono, ma che custodiscono un’eredità archeologica e culturale di altissimo valore: un mosaico, i resti di un anfiteatro, una domus, una colonna, un tratto di strada, una sala museale ignorata.
Il sito è pensato per un pubblico internazionale, ma la qualità e la profondità dei contenuti lo rendono interessante anche per gli italiani. Ogni località viene raccontata attraverso una combinazione di approfondimenti storici, curiosità, ricostruzioni grafiche, foto, video, itinerari “romani” e informazioni pratiche: tutto ciò che normalmente un visitatore non trova facilmente in rete, ma che può fare la differenza tra una visita distratta e un’esperienza indimenticabile.
L’approccio è a cavallo tra storia, cultura e turismo, con l’obiettivo dichiarato di restituire vitalità e contesto a quei luoghi che ancora oggi portano tracce tangibili di Roma, anche se fuori dai circuiti mainstream. Il progetto nasce da una scintilla molto precisa. Racconta Sarsini:
“L’idea mi è venuta visitando le rovine di Villa Jovis, a Capri: uno dei luoghi più belli del mondo, con una vista mozzafiato sull’isola e sulla Penisola Sorrentina. Lì si respira veramente la grande storia di Roma, passeggiando tra quello che resta della villa-fortezza da cui Tiberio governò un impero che andava dal nord dell’Inghilterra all’Armenia. Eppure c’era solo qualche cartello, pochissime informazioni. Nessuna ricostruzione, nessun video, nessun plastico che aiutasse a capire com’era quella villa duemila anni fa e cosa rappresentasse. Mi sono immedesimato in un turista straniero e ho pensato: e se ci fosse un sito che raccogliesse tutto questo?”.
È così che nasce Italy as the Romans Did: una mappa virtuale dell’Italia romana sommersa, fatta di luoghi veri e contenuti accessibili, pensata per chi vuole capire il passato guardando il presente. Tra le località già raccontate sul sito, spiccano alcune gemme raramente incluse nei classici itinerari turistici. Ad esempio, Fano, l’antica Fanum Fortunae, con l’arco di Augusto e le mura romane ancora in piedi; oppure Aosta, la “Roma delle Alpi”, con il suo teatro, il criptoportico e l’impianto urbano intatto. Ogni luogo viene “attualizzato” attraverso narrazioni e materiali che favoriscono un turismo consapevole, dove la cultura non è solo una tappa, ma il cuore dell’esperienza.
Italy as the Romans Did ci invita a smettere di cercare l’Antica Roma solo dove l’abbiamo sempre trovata. Ci dice che la romanità è una rete invisibile, viva e presente, che collega territori e memorie da Aosta a Trapani. In modo moderno, accessibile e coinvolgente: un esempio virtuoso di come la divulgazione storica può dialogare con il turismo e con la tecnologia, valorizzando un patrimonio sommerso che, troppo spesso, guardiamo senza vedere. Perché, come dimostra questo progetto, l’Italia è piena di Roma. Bisogna solo imparare a riconoscerla.





