Walking in the Bubble

Mattarella ai Lincei, Giuli a Palazzo San Felice, Gualtieri e il jazz, Salvini e Schlein a Rapallo, Urso per Confimi

13
Giugno 2025
Di Gianfranco Ferroni

A Roma, nel Palazzo Corsini, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella interviene all’adunanza solenne dell’Accademia Nazionale dei Lincei, a chiusura dell’anno accademico.

A Roma, nuovo percorso di visita di Palazzo San Felice, “per la prima volta predisposto a riaprirsi al pubblico come polo culturale. Il tutto sul colle degli italiani, il Quirinale, simbolo della nostra nazione. Così lo si aprirà alla città di Roma, dunque al mondo intero”, ha affermato il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Il progetto è curato dall’architetto Mario Botta, promosso dalla Presidenza della Repubblica e dal Ministero della Cultura, realizzato dall’Agenzia del Demanio. Giuli ha sottolineato che “la biblioteca conterrà almeno 350mila volumi, avremo almeno 10mila metri di scaffalature, spazi per conferenze, dibattiti. Un’offerta rigogliosa di socialità finalizzata alla ricerca, a beneficio della collettività”.

A Roma, in Campidoglio, nella sala della Protomoteca, il sindaco Roberto Gualtieri interviene alla presentazione di Jazz’Inn 2025 a Campobasso e al lancio di Jazz’Inn Capitale 2026.

A Rapallo, nell’Hotel Excelsior Palace, convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, con il titolo “Passione d’impresa. In ogni sfida, un inizio”. Con Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy; Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Elly Schlein, segretario del Partito Democratico; Antonio Tajani, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Maria Anghileri, vicepresidente Confindustria e presidente Giovani Imprenditori di Confindustria.

A Gorizia, nel teatro comunale Giuseppe Verdi, congresso nazionale delle fondazioni di origine bancaria e delle casse di risparmio, con il titolo “Comunità: insiemi plurali”, promosso da Acri in collaborazione con la Fondazione Carigo e con il patrocinio del Comune di Gorizia. Con Antonio Patuelli, presidente Abi e presidente della Cassa di Ravenna.

A Roma, nel Circolo Ufficiali Marina Militare, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, partecipa alla presentazione del volume “Inventario – Il linguaggio della manifattura”, di Confimi Industria, edito da Treccani.

A Verona, alla presenza del presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana, si alza il sipario sull’edizione numero 102 di “Arena di Verona Opera Festival” con il “Nabucco” di Giuseppe Verdi, intenso affresco corale di ispirazione biblica, diventato “colonna sonora” del Risorgimento italiano, rivive in una produzione tutta nuova firmata in ogni aspetto dal visionario Stefano Poda. L’opera diventa un viaggio senza tempo dal conflitto alla riconciliazione, dalla superbia alla speranza, tra umanesimo e tecnologia: i popoli in conflitto di Nabucco sono tutti gli uomini, tutti i popoli, di ieri, di oggi, e forse di domani, che si scoprono attraverso la separazione, violenta e dolorosa ma con la speranza di un nuovo ricongiungimento. Una produzione che è anche una grandissima sfida tecnica per le maestranze areniane e per i numerosi laboratori coinvolti, con inedite soluzioni per i 3.000 costumi e spettacolari effetti scenici. In scena 400 tra artisti, mimi, figuranti, ballo, impegnati in inedite coreografie di battaglia di scherma, e naturalmente il coro, vero protagonista dell’opera. In scena un cast di stelle internazionali dell’opera, guidato da Amartuvshin Enkhbat, voce imponente nata nelle remote alture della Mongolia e oggi baritono verdiano di riferimento. Accanto a lui Anna Pirozzi nell’impervia parte di Abigaille, Vasilisa Berzhanskaya (Fenena), Francesco Meli (Ismaele), Roberto Tagliavini (Zaccaria), Carlo Bosi (Abdallo), Gabriele Sagona (gran sacerdote di Belo) e Daniela Cappiello (Anna). Oltre 160 gli artisti del coro diretti da Roberto Gabbiani, e 120 i professori dell’Orchestra di Fondazione Arena, diretti dall’esperto maestro Pinchas Steinberg, che fa il suo atteso ritorno a Verona a 25 anni dal suo esordio areniano.

A Roma, a Palazzo Brancaccio, il Lugana è stato ospite d’onore: oltre 40 cantine hanno presentato più di cento etichette, in una grande degustazione. Per il presidente del Consorzio Tutela Lugana Doc Fabio Zenato e il direttore Edoardo Peduto, un successo che premia un territorio e l’arte del vivere bene, la celebrazione di uno stile di vita che privilegia la qualità, il benessere autentico, il tempo ritrovato. Per Zenato, «portare il Lugana a Roma indica molto più che presentare un vino: significa raccontare un territorio che ha saputo fare della qualità, della sostenibilità e dell’accoglienza i suoi valori fondanti. ‘Armonie senza tempo’ è un invito a scoprire non solo la bellezza del lago di Garda e la ricchezza della nostra denominazione, ma anche un modo di vivere che mette al centro l’essenza del tempo, il piacere dell’incontro, la cultura del benessere. Il Lugana è questo: un ponte tra luoghi, persone e storie». L’area del Lugana Doc è una delle destinazioni enoturistiche più complete e affascinanti in Europa, dove l’esperienza enologica si fonde con quella culturale, paesaggistica e sensoriale. In questo territorio il vino è molto più di un prodotto da degustare: è un invito a rallentare, a entrare in sintonia con la natura, ad ascoltare il ritmo della terra e dei suoi frutti. In molte cantine si può dormire, cenare, rilassarsi in una wine spa o passeggiare nei giardini panoramici, respirando l’essenza stessa del lago di Garda.

Alcune aziende propongono percorsi olfattivi nei musei del vino, altre offrono trattamenti benessere con vinoterapia, sessioni di meditazione o esperienze sensoriali abbinate alla musica, dove il calice accompagna ogni nota. Ma Lugana è anche bellezza da contemplare: dalle grotte di Catullo alle fortificazioni veneziane di Peschiera, dalla Rocca di Lonato ai vigneti a perdita d’occhio riflessi nel lago. In questo luogo, che da sempre è stato Locus amoenus, rifugio poetico, terra di svago e otium fin dai tempi dei Romani, il vino è ambasciatore di un nuovo modo di vivere, fatto di rispetto, lentezza, ascolto. Lugana Armonie Senza Tempo è la celebrazione di questo stile di vita e di viaggio: un sorso che invita alla scoperta, un evento che apre il cammino.

Nella Capitale, il circolo Ginnastica Roma ospiterà da oggi a domenica “Tennis in Pentola”, un evento all’insegna del gusto e della solidarietà. Chef stellati tra cui Daniele Lippi (2 stelle Michelin, “Acquolina”), Giuseppe Di Iorio (1 stella Michelin, “Aroma”), Pierluigi Gallo (1 stella Michelin, “Achilli al Parlamento”), atleti e appassionati si sfideranno in un torneo di tennis speciale, dove accanto alle performance sportive prenderanno vita show-cooking, degustazioni e momenti di spettacolo gastronomico. Tutto per sostenere le attività di tre Onlus romane, “Amici della Chirurgia”, “Banca delle Visite” e “Rinascita Solidale”. Protagonisti, Fattoria Latte Sano in qualità di gold sponsor, e Hqf – High Quality Food, azienda leader nella valorizzazione della filiera agroalimentare italiana e nella tracciabilità certificata dei prodotti di eccellenza. “Nasce un sogno”, afferma Clarens Luca, presidente di Sport Vision Italy, tra gli ideatori del progetto, “celebriamo il tennis e l’alta cucina, in uno scenario magico e storico. Tre giorni di grande festa e divertimento. Come associazione lanciamo una nuova idea, grazie al prezioso supporto di aziende che condividono valori di qualità, sostenibilità e responsabilità sociale”.

A Firenze, nella Galleria dell’Accademia, dal 24 giugno al 21 settembre, in occasione delle iniziative che celebrano i 550 anni dalla nascita (1475) di Michelangelo, Wang Yancheng, artista franco-cinese di fama internazionale, rende omaggio con la mostra “Luce energia infinito” alle opere del genio rinascimentale esposte nella galleria. A cura di Gabriele Simongini, la rassegna presenterà 25 dipinti compresi fra il 2018 e il 2025, alcuni dei quali realizzati per Firenze e nei quali assume sempre più importanza una concezione del vuoto come stato materiale che ribolle di possibilità. La pittura assoluta di Wang Yancheng è il risultato di un linguaggio profondamente personale.