Walking in the Bubble
Mattarella in Lussemburgo, Fontana per Aldo Moro, Gualtieri a teatro, Orsini a Parma, Franciacorta al Mar
Di Gianfranco Ferroni
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nella giornata di domani, in visita ufficiale nel Granducato di Lussemburgo.
A Montecitorio, nella giornata di domani, il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana inaugura il nuovo allestimento della sala Aldo Moro.
A Roma, Teatro Argentina, il sindaco Roberto Gualtieri presenta la stagione 2025/2026 del Teatro di Roma. Nel primo pomeriggio, nel Parco Archeologico del Celio, illustra il progetto di riqualificazione del parco. Quindi, in via di Valle Murcia, interviene alla conclusione del rifacimento stradale e dei lavori di riqualificazione pedonale.
A Parma, nel Teatro Regio, assemblea annuale dell’Unione Parmense degli Industriali. Il presidente Gabriele Buia presenterà, nella relazione annuale, i fattori che hanno inciso sull’andamento del tessuto industriale e le priorità su cui continuare ad investire, sia a livello nazionale che locale. Subito dopo, il presidente e fondatore di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, dialogherà con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sul tema “L’impatto economico e sociale dell’evoluzione del mercato energetico”, argomento di importanza strategica per la competitività delle imprese. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
A Roma, nel cinema Troisi, “prima” del film “Non chiudete quella porta”, alla presenza degli autori Francesco Banesta e Matteo Vicentini Orgnani. E’ un documentario dedicato a un luogo iconico della capitale d’Italia: il mercato di Porta Portese. Prodotto da 39 Films e Luce Cinecittà, che lo distribuisce nei cinema, il film ha vinto il titolo di miglior documentario italiano all’ultimo “Riff – Rome Independent Film Festival” con questa motivazione: “Attraverso volti che sembrano eterni, il film ci accompagna in uno dei luoghi più identitari della capitale, e attraverso uno sguardo intimo, restituisce il ritratto universale di un cambiamento inarrestabile della società. Porta Portese, come la Merchè aux puces a Parigi o Portobello a Londra, per citarne alcuni, sono tesori che andrebbero protetti come monumenti preziosi lasciando che le loro porte restino aperte sempre, per evitarne la fine”. Cardine del film è la nostalgia dei testimoni che raccontano il loro passato guardando al futuro. E quando i ricordi schiacciano le speranze diventa dirimente l’utilizzo dei materiali del grande Archivio Luce. Clienti e operatori di oggi, a Porta Portese, lamentano le stesse preoccupazioni con le identiche frasi dei loro colleghi del dopoguerra.
A Ravenna, nel Museo Mar, Festival Franciacorta: presenti 38 cantine in un grande banco d’assaggio e due seminari di degustazione.
A Roma, al Foro Italico, Peroni Nastro Azzurro è partner ufficiale di Bnl Italy Major Premier Padel, uno degli appuntamenti internazionali più attesi del panorama sportivo, in programma fino al 15 giugno. Protagonista, “The House of Peroni Nastro Azzurro”, lo spazio esperienziale e coinvolgente che celebra la passione, l’energia e l’autenticità dello sport. Qui sarà possibile gustare tutte le referenze di prodotto della famiglia: dalla classica Peroni Nastro Azzurro, alla Peroni Nastro Azzurro 0.0% e Peroni Nastro Azzurro Stile Capri. “Essere Official Partner di Bnl Italy Major Premier Padel è la conseguenza naturale dopo gli Internazionali Bnl d’Italia, l’evento che ha visto grande partecipazione del pubblico e una risposta entusiasta alle nostre attivazioni all’interno del villaggio” ha dichiarato Viviana Manera, direttrice marketing Birra Peroni, e “per questo, partecipare al Bnl Italy Major Premier Padel non poteva che andare di pari passo col debutto del brand nel mondo del tennis: entrambi sport in forte crescita nei quali i valori di eleganza e spirito contemporaneo convivono perfettamente, riflettendosi nello spirito di Peroni Nastro Azzurro. Sostenere un evento di questo livello significa per noi offrire al pubblico un’esperienza immersiva completa, dove il gusto si fonde con l’emozione e la convivialità”.
Domani, a Roma, il direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, Enzo Serata, presenta il rapporto annuale sull’attività svolta nel 2024.
A Roma, nel Palazzo Caffarelli, dall’11 giugno l’esposizione “Una Regina polacca in Campidoglio: Maria Casimira e la famiglia reale Sobieski a Roma” racconterà il soggiorno capitolino della sovrana e della sua corte, e soprattutto, la profonda influenza esercitata all’epoca sulla vita culturale romana dalla regina, membro dell’Accademia dell’Arcadia. La mostra costituisce il primo appuntamento con “Campidoglio crocevia di culture”, una nuova serie di esposizioni dedicate a personaggi ed eventi internazionali, valorizzando le numerose testimonianze romane della famiglia reale Sobieski, sia monumentali che documentali, conservate nelle collezioni della Sovrintendenza Capitolina.
A Roma, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia conclude giovedì la stagione sinfonica con Kirill Petrenko, direttore musicale dei Berliner Philharmoniker, impegnato insieme all’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in un programma che spazia da Schumann a Brahms e Mozart. Il programma sarà successivamente portato anche a Milano, al Teatro alla Scala, dove direttore, solisti e orchestra si esibiranno in un’unica esclusiva data, fissata il 15 giugno. La prima parte del concerto è dedicata a Schumann, con l’Overture dal Manfred, e Mozart, di cui sarà eseguita la sinfonia concertante per fiati K 297b assieme a quattro solisti d’eccezione: le prime parti dell’Orchestra ceciliana Andrea Oliva al flauto, Francesco Di Rosa all’oboe, Andrea Zucco al fagotto e Alessio Allegrini al corno. Nella seconda parte, Petrenko dirigerà l’Orchestra di Santa Cecilia attraverso un grande testo del sinfonismo ottocentesco, la Prima Sinfonia di Brahms, scritta fra il 1855 e il 1876. Quando l’opera fu completata, grandissima era l’attesa nel mondo musicale tedesco per la prima sinfonia composta da Brahms; il musicista era già famoso ovunque, ma aveva superato la quarantina senza essersi ancora cimentato nel genere strumentale “più illustre”. In realtà, la sinfonia era già stata abbozzata nel 1855 e nel 1862 il primo movimento era già quasi concluso, ma il lavoro riprese solo nell’estate del 1874, e arrivò in porto nel settembre 1876; ma ancora pochi giorni avanti la prima esecuzione, il 4 novembre 1876 a Karlsruhe sotto la direzione di Felix Otto Dessoff, Brahms interviene ancora sul manoscritto, ritoccando e tagliando qualcosa dai due movimenti centrali.
A Roma, all’Istituto Svizzero, il 26 giugno, presentazione negli spazi di Villa Maraini delle ricerche dei Fellows. Opere, performance, letture e interventi compongono un racconto sfaccettato, una sorta di resoconto di un anno di lavoro che reca inevitabilmente il riflesso degli incontri, imprevisti, scoperte, piccole epifanie e avvenimenti che hanno attraversato questo periodo e che hanno come termine comune la città di Roma. Sono Vittorio Brodmann (Arti visive), Maria Silvia D’Avolio (Architettura), Clara Delorme (Danza), Angela Gigliotti (Architettura), Selin Gür (Archeologia), Alexander Kamber (Studi culturali), Hunter Longe (Arti visive), Noha Mokhtar (Arti visive), Alessandro Pecoraro (Letteratura), Domenico Singha Pedroli (Arti Visive, Film), Luca Piccoli (Architettura), Julian Pollina (Musica), Niccolò Savaresi (Archeologia), Ambra Viviani (Arti visive). A cura di Cecilia Canziani.
A Civitavecchia, in occasione della Festa della Repubblica, il 2 giugno, gli artisti dell’Arena di Verona erano a bordo dell’Amerigo Vespucci, per rendere omaggio all’Italia. Il soprano Sara Cortolezzis, il tenore Paolo Lardizzone e il baritono Youngjun Park, accompagnati al pianoforte dal maestro Federico Brunello, hanno cantato l’inno italiano e quello americano alla presenza del segretario all’Agricoltura degli Stati Uniti, Brooke Rollins, e del ministro italiano all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e alle Foreste, Francesco Lollobrigida. Presenti il capitano Giuseppe Lai e il capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, ammiraglio Enrico Credendino.





