Walking in the Bubble

Papa Francesco, Pd nella Nuvola, Radicali al Pantheon, Balneari e Fedriga, Puri Purini all’Aar

12
Marzo 2023
Di Gianfranco Ferroni

Dieci anni di Papa Francesco. Oggi, domenica, a Roma, nel pomeriggio nella basilica di Santa Anastasia al Palatino presentazione del libro “Processo a Francesco. Il messaggio del Santo nella rivoluzione di Papa Bergoglio” di Enzo Fortunato. Interventi di Lucia Annunziata, Luciano Fontana, Andrea Riccardi, Alessandro Sallusti, Marco Tarquinio. Conclusioni del cardinale Mauro Gambetti.

Il libro «L’atlante di Francesco. Vaticano e politica internazionale», di padre Antonio Spadaro, direttore di «La Civiltà cattolica» viene presentato lunedì 13 marzo, nella sede della rivista della Compagnia di Gesù, in via di Porta Pinciana. Ne parleranno con l’autore Giorgia Meloni presidente del Consiglio, e Pietro Parolin, Cardinale Segretario di Stato della Santa Sede, a dieci anni dall’elezione del Pontefice, il 13 marzo 2013. Ecco un brano: “Difficile giudicare quale sia l’aggettivo più appropriato – e quale il meno – tra quelli che i commentatori hanno attribuito finora a papa Bergoglio e al suo ruolo nel campo della politica internazionale. La gamma si estende dal «rivoluzionario» stupito e ammirato di Eugenio Scalfari, alle numerose e poco bonarie definizioni di «marxista» o «populista», fino allo scetticismo che ritiene irrilevante l’azione della Santa Sede a livello internazionale. Per Francesco questo conflitto di interpretazioni non sembra un problema e, con grande concretezza, lascia invece intendere quanto sia importante la diplomazia vaticana creando di sana pianta una nuova sezione – la terza – della Segreteria di Stato dedicata ai nunzi, cioè ai rappresentanti diplomatici della Santa Sede nei paesi con i quali essa intrattiene regolari rapporti”.

Oggi, domenica, a Roma, nello spazio della “Nuvola” all’Eur, prima seduta della nuova assemblea del Partito democratico con la segreteria di Elly Schlein.

A Roma, al Pantheon, manifestazione del Partito Radicale per le donne e il popolo iraniano, organizzata dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito.

L’Italia è la nazione con la popolazione “più colpita” sul fronte della salute mentale, afferma lo studio Axa “Mind Health Report” del 2023. E’ l’indagine sulla salute mentale e il benessere condotta da Ipsos su un campione di oltre 30mila persone di età compresa tra i 18 e i 74 in 16 nazioni. Solo il 18% del campione dichiara uno stato di pieno benessere, un dato in calo rispetto allo scorso anno, quando era del 20%. Come gli italiani ci sono solo i giapponesi.

La riforma delle concessioni balneari: questo il tema al centro del convegno organizzato da FederBalneari Friuli Venezia Giulia, presieduta da Giorgio Ardito, che si è svolto a Lignano Sabbiadoro e Grado ed a cui ha partecipato il presidente di FederBalneari Italia, Marco Maurelli, insieme al senatore Roberto Marti presidente della commissione cultura al Senato, primo firmatario della proroga delle concessioni al 2024, inserito e approvato nel Milleproroghe, e al deputato Marco Dreosto, firmatario anch’egli della norma. “Questa situazione in Friuli Venezia Giulia ci lascia in uno stato di limbo che non possiamo più permetterci oggi”, ha affermato Ardito di Federbalneari Friuli Venezia Giulia, “ed è necessario affrontare il tema della liberalizzazione degli investimenti per avviare la valorizzare del patrimonio del demanio marittimo regionale ad oggi ferma per la mancanza di un quadro normativo che lo definisca”. Al confronto tra imprenditori balneari e mondo politico a Lignano e nel pomeriggio a Grado, ha partecipato anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, a cui Marco Maurelli presidente di Federbalneari Italia, ha rivolto una richiesta con carattere d’urgenza: “Sostenere lo sblocco immediato degli investimenti per avere la certezza di poter lavorare da subito al miglioramento dell’offerta turistica e dell’importantissimo patrimonio infrastrutturale che queste imprese conservano ogni giorno. Federbalneari Italia ritiene molto importante il modello imprenditoriale Friulano sia per capacità di programmazione degli investimenti, sia per il patrimonio turistico che non si può depauperare. Occorre che questo percorso sia sostenuto e riavviato dal nostro Governo a partire dalla Regione Friuli Venezia Giulia a cui va il nostro monito”. Ed “è ancora oggi necessario”, prosegue Maurelli, “attendere l’esito della mappatura delle aree demaniali, lacuali e fluviali sul quale il governo, regioni e ministeri competenti hanno avviato il lavoro alla base della verifica descritta dal dl Milleproroghe e dalla legge sulla concorrenza per comprendere la natura della risorsa demaniale per l’applicazione o meno della Direttiva Servizi. Valuteremo con attenzione gli esiti ma unica certezza è il caos derivante dalla legge sulla concorrenza. Occorre pertanto puntare alla revisione della legge speciale ovvero, in primis, del Codice della Navigazione, principio indefettibile di una nuova legge organica di riordino e della sua la fase attuativa e di modifica della legge Draghi per l’assegnazione dei titoli concessori. L’incontro bilaterale, tra istituzioni politiche e concessionari balneari, si è concluso con l’impegno del senatore Marti di proseguire in una reciproca collaborazione, con l’obiettivo di portare il modello balneare ad una riforma definitiva del sistema concessorio, che garantisca la continuità d’impresa attraverso una riforma irrinunciabile e di salvaguardia del patrimonio turistico italiano.

All’American Academy in Rome la curatrice Ilaria Puri Purini è stata selezionata per un mandato triennale come Andrew Heiskell Arts Director presso la sede dell’accademia a Roma. Puri Purini sarà la prima italiana a ricoprire questa carica, succedendo alla direttrice artistica ad interim Lindsay Harris a partire dall’estate. “Siamo felici di dare il benvenuto a Ilaria Puri Purini come prossimo Andrew Heiskell Arts Director”, ha dichiarato Mark Robbins, presidente e ceo Aar. “Sarà portatrice di un approfondito percorso di studi curatoriali e di una vasta conoscenza dei temi più attuali legati alla cultura e alle arti contemporanee, sia in Italia che nel mondo”. E “le competenze di Ilaria, sia come curatrice che come studiosa, la rendono una preziosa risorsa per la poliedrica comunità dell’American Academy in Rome”, ha dichiarato la direttrice Aliza Wong, “non vediamo l’ora che diventi parte del nostro team di Roma e possa dare il suo contributo sia alla programmazione artistica che al coinvolgimento e all’interazione dei borsisti con la città”. Storica dell’arte, curatrice e ricercatrice, Puri Purini arriva all’Accademia dalla Contemporary Art Society di Londra, dove ha ricoperto il ruolo di curatrice dei programmi, lavorando a fianco di artisti contemporanei in tutta la Gran Bretagna, rivolgendo particolare attenzione all’espansione delle narrazioni e delle pratiche artistiche. Ha inoltre ricoperto ruoli curatoriali presso il Victoria & Albert Museum, la Tate Modern, il Solomon R. Guggenheim Museum e le Scuderie del Quirinale. Ha curato diverse mostre, tra cui Adelaide Cioni: Ab’ovo / On Patterns (2023) presso Mimosa House e Pioneers: Morris and the Bauhaus (2019) alla William Morris Gallery, entrambe a Londra. “Avere l’opportunità di tornare a Roma come Andrew Heiskell Arts Director è un sogno che si realizza”, ha dichiarato Puri Purini. “Fin da quando studiavo storia dell’arte a Roma, l’Accademia rappresenta per me un punto di riferimento per la creatività e la sperimentazione nelle arti visive. Sono molto felice di diventarne parte e di poter contribuire al suo percorso”. Ha conseguito una laurea e un master in storia dell’arte presso l’Università La Sapienza di Roma e un dottorato di ricerca presso il London Consortium, Birkbeck College, University of London. Ha studiato anche all’Università Humboldt di Berlino e all’Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi. Tra le sue diverse pubblicazioni, è co-autrice di Doing the Work: Embedding Anti-Racism in Museum Practice (2022) e ha scritto testi e saggi per riviste quali Dance Journal, Frieze, e Photography and Culture. Intitolato in onore del filantropo Andrew Heiskell, l’Arts Director gestisce i programmi artistici e musicali dell’Accademia, le mostre e le pubblicazioni, e svolge un ruolo di guida e di indirizzo per i borsisti vincitori del Rome Prize e i borsisti italiani in arti visive, architettura, design, composizione musicale, letteratura e conservazione storica.

L’uso di carte e bancomat è costato alle imprese nel 2022, tra commissioni e costi accessori, almeno 5 miliardi di euro. Un onere proporzionalmente più gravoso soprattutto per le attività di minori dimensioni, in particolare del commercio, che vedono restringersi i margini a causa dei costi delle commissioni. A stimarlo è Confesercenti, in vista del tavolo tecnico per il taglio delle commissioni sui pagamenti tramite Pos, convocato dal ministero dell’Economia per venerdì 17 marzo. Il tavolo è l’occasione per mettere finalmente il punto a una questione aperta da oltre dieci anni, l’obbligo è stato previsto per la prima volta dal Decreto Crescita 2.0 nel 2012, caratterizzati da rinvii, polemiche, provvedimenti contraddittori e promesse mai mantenute. Dieci anni in cui la moneta elettronica si è comunque diffusa enormemente: l’Italia è diventato in questi dieci anni il Paese europeo con il più alto numero di Pos, 3.9 milioni, anche se il numero di operazioni rimane ancora sotto la media. Più alto invece, è l’importo medio delle transazioni, circa 50 euro, un dato che sottolinea come il problema sia soprattutto relativo alle micro-transazioni. Nel 2022 le transazioni con pagamenti digitali hanno raggiunto i 400 miliardi di euro, quasi il 40% del totale speso degli italiani. Nel 2023 sarà il 50%. Un risultato ottenuto con grandi costi a carico degli esercenti: indagini Confesercenti, infatti, ci restituiscono un peso delle commissioni fino e oltre l’1,4% del transato per le attività minori. Dove l’incidenza dei pagamenti in moneta elettronica sul totale è in rapida crescita: in alcuni casi, come nell’abbigliamento, raggiunge anche l’80% delle vendite. I costi delle commissioni sono un problema soprattutto per tabaccherie, gestori carburanti, edicole e tutte le altre attività caratterizzate da piccoli margini sul venduto. Ora, dopo tutto questo tempo, gli esercenti si attendono finalmente una soluzione al problema. L’obiettivo dichiarato del tavolo, infatti, è la riduzione dei costi della moneta di plastica per i circa 2,5 milioni di piccole attività con meno di 400mila euro di fatturato annuo. La speranza è che non si proceda a un semplice restyling dei provvedimenti attuali, il credito di imposta previsto ora è insufficiente, ma che si arrivi ad una vera riforma che favorisca la diffusione delle transazioni elettroniche attraverso una distribuzione più equa dei costi. Per raggiungere questo risultato, però, è necessario che il governo svolga un ruolo attivo, non di semplice garante. Una maggiore diffusione della moneta elettronica favorirebbe la modernizzazione del sistema economico del paese, un obiettivo che Confesercenti condivide. Ottenerlo con un obbligo calato dall’alto crea però una distorsione a sfavore degli esercenti: per questo i provvedimenti di questo tipo sono solitamente accompagnati da agevolazioni, non solo da sanzioni. Al tavolo proporremo di costituire un osservatorio per rendere finalmente chiari i costi attuali della moneta elettronica. Ma anche di rendere gratuite le transazioni sotto i 30 euro per le attività sotto i 400mila euro di fatturato annuo, aiutarle a dotarsi di dispositivi contactless e di predisporre un nuovo più ampio credito di imposta, della durata di tre anni, su tutte le transazioni.