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Made in Italy: Confagricoltura chiama, il governo risponde

15
Dicembre 2022
Di Paolo Bozzacchi

Prove tecniche di collaborazione proficua settore agricolo-governo Meloni. Questo, in sintesi, il risultato concreto della due giorni di Assemblea generale di Confagricoltura, che ha registrato un notevole successo di pubblico e di livello degli intervenuti, a cominciare dal Premier Giorgia Meloni, oltre al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Gianluca Giorgetti e quello dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida.

«Il settore agroalimentare è al centro dell’azione di governo», ha rassicurato Meloni nel suo videomessaggio, «vogliamo guardare a questo comparto come sistema di tutela e crescita. Il made in Italy agroalimentare è un asset strategico della nostra economia, distintivo del saper fare». Una risposta concreta all’appello lanciato dal Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che aveva sottolineato in precedenza come le imprese del settore primario abbiano “bisogno di liquidità, come il settore industriale». A differenza di Francia e Germania dove sono stati varati sostegni pubblici per tutto il 2023, in Italia gli interventi previsti dalla Legge di Bilancio si limitano al primo trimestre del prossimo anno, creando di fatto una situazione di disparità competitiva tra le nostre imprese e i principali competitor in Europa.  

Gas: price cap UE molto più che urgente

Giansanti sul price cap per il gas è stato diretto: «Le discussioni in sede europea non hanno fatto finora significativi passi in avanti e le proposte della Commissione non sono risolutive, perché così come sono state formulate non servono a mettere famiglie e imprese al riparo dalla speculazione. Senza un accordo per gli acquisti in comune di gas è probabile che i prezzi punteranno di nuovo fortemente verso l’alto, quando gli Stati membri torneranno a competere tra loro per rifornire le scorte svuotate dalla stagione invernale. Con la Legge di Bilancio il governo ha fatto scelte di assoluta rilevanza per continuare a ridurre le bollette energetiche di famiglie e imprese, ma l’intervento è limitato al primo trimestre del 2023».

Nodo fertilizzanti: la soluzione deve essere europea

Prove tecniche di collaborazione a tutto campo tra il settore e le Istituzioni, tanto che lo stesso Giansanti ha sollevato un tema urgente quale quello della ridotta offerta e dei prezzi alle stelle dei fertilizzanti. E Confagricoltura ha proposto all’Esecutivo di proporre in sede UE l’acquisto europeo centralizzato dei fertilizzanti.  

Le risposte del Governo

Meloni, da parte sua, ha rassicurato e rilanciato. Prima con un plauso alla resilienza delle imprese agroalimentari italiane «che hanno dimostrato di saper affrontare gli effetti della crisi economica, il peso del caro energia e dell’inflazione». Poi con parole molto più che rassicuranti per le realtà del settore primario: «Non possono essere lasciate sole e vanno sostenute». Il Premier ha elencato le risorse messe in campo dal governo, a partire dai 100 milioni stanziati in manovra per la sovranità alimentare. Lo stesso vale per la conferma del credito di imposta al 20% per l’acquisto di carburante utilizzato per la trazione dei mezzi e per il riscaldamento delle serre e dei fabbricati produttivi adibiti all’allevamento animale. La visione del governo sul settore primario è chiara: «il comparto va aiutato nella grande sfida della modernizzazione, perché tradizione e modernità da sempre devono viaggiare insieme. Su questo abbiamo concentrato gli sforzi creando un fondo da 225 milioni di euro per favorire l’innovazione tecnologica e dei processi e aumentare produttività, competitività e sostenibilità ambientale. Sosteniamo inoltre il ricambio generazionale in agricoltura, dando la possibilità agli under 40 di avviare la propria attività agricola versando zero contributi previdenziali per i primi 24 mesi. Il governo si impegnerà per garantire una distribuzione più equa degli aiuti a vantaggio delle aree rurali intermedie e delle zone montane e collinari interne e per assicurare condizioni di lavoro sempre migliori e i rispetto della dignità degli operatori, rafforzare le norme di sicurezza per le aziende agricole e contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo».