Esteri

Armi chimiche, oggi all’Aia si apre la Conferenza annuale per la proibizione

28
Novembre 2022
Di Giuliana Mastri

Va in scena oggi all’Aia, fino al 2 dicembre, la 27esima Conferenza dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw). Vi aderiscono 193 Stati con l’obiettivo di portare avanti la Convenzione contro le armi chimiche siglata nel 1993 e da essi sottoscritta, supervisionando la conformità al Trattato degli aderenti attraverso il monitoraggio, la raccolta di informazioni e il lavoro diplomatico. Altro importante compito dell’Organizzazione è operare affinché gli arsenali chimici vengano distrutti.

Nel corso della Conferenza saranno affrontati i seguenti punti:

  • Esaminare e adottare la bozza di programma e il budget di metà biennio e il bilancio rivisti dell’Organizzazione per il 2023.
  • Esaminare e adottare uno schema preliminare sulla riassunzione degli ispettori.
  • Discutere e adottare le modalità di nomina del revisore esterno dell’Organizzazione.
  • Eleggere 21 Stati Membri che opereranno nel Consiglio Esecutivo per due anni a partire da Maggio 2023.

In programma anche la Cerimonia di presentazione dell’Opcw-TheHague Award, premio dedicato a individui e istituzioni che hanno dato un solido contributo per l’obiettivo di un mondo stabilmente libero dalle armi chimiche. Il Premio è stato istituito nel 2014, sulla scia del nobel per la Pace aggiudicato alla stessa Opcw e attribuisce anche una somma di denaro che viene dai fondi dell’Organizzazione ed è integrato dalla Città dell’Aia.

A che punto siamo con le armi chimiche

Stando ai dati forniti dall’ente, sulla base dei Paesi aderenti e degli arsenali dichiarati, al 30 settembre 2022 il 99% di questi sono stati distrutti. Su 72.304 tonnellate ne sono state eliminate 71.848. I siti/strutture di produzione di armi chimiche dichiarati sono 97, distrutti al 30 settembre 74, riconvertiti 23. Restano da ispezionare altri 4 strutture e gli Stati con strutture ispezionabili sono 3. Le ispezioni in siti contenenti vecchie armi chimiche sono state 173 dall’entrata in vigore della Convenzione (1997). Da notare che alla Convenzione non aderiscono Paesi come Egitto, Israele e Corea del Nord, Taiwan e Sud Sudan. C’è invece la Cina, che però è sospettata dall’Occidente di detenerle segretamente.

L’Organizzazione è molto attenta alla situazione in Ucraina, che segue con apprensione, e si era prontamente attivata alla notizia risalente ad aprile 2022, poi non confermata, dell’uso di armi chimiche a Mariupol.