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Usa 2024: – 244, è il Super Martedì, Corte Suprema dà via libera a Trump

05
Marzo 2024
Di Giampiero Gramaglia

Primarie, oggi, in 15 Stati dell’Unione e nel territorio di Samoa. E il nome di Donald Trump può essere su tutte le schede, dopo che ieri la Corte Suprema ha bocciato, all’unanimità – nove a zero – la decisione della Corte Suprema del Colorado di escludere l’ex presidente dalle primarie in forza d’un emendamento della Costituzione. Il verdetto della Corte Suprema vale per tutti gli Stati dove procedimenti analoghi erano stati avviati ed erano in corso, a vari stadi.

La sezione 3 del 14° emendamento, che risale a dopo la Guerra Civile, bandisce dai pubblici uffici coloro che abbiano tradito la Costituzione su cui avevano giurato, partecipando a rivolte o sommosse contro di essa. Nel caso di Trump, il riferimento era al 6 gennaio 2021, quando migliaia di facinorosi da lui sobillati diedero l’assalto al Campidoglio per indurre il Congresso, che era riunito in sessione plenaria, a rovesciare l’esito delle elezioni vinte da Joe Biden.

A giudizio di molti media Usa, la decisione di ieri della Corte Suprema è la più importante adottata dal massimo organo giudiziario degli Stati Uniti in un’elezione presidenziale da quella che nel 2000 in pratica decretò la vittoria di George W. Bush su Al Gore.

Usa 2024: una settimana fondamentale nel calendario elettorale
È una settimana fondamentale nel calendario elettorale di Usa 2024: il verdetto dei giudici supremi  (che devono ancora pronunciarsi sulla pretesa d’immunità di Trump: lo faranno in estate); i verdetti del Super Martedì; e, giovedì sera, il discorso sullo stato dell’Unione del presidente Joe Biden davanti al Congresso riunito in sessione plenaria, come quel 6 gennaio 2021.

Fra i democratici, Biden corre praticamente da solo. Fra i repubblicani, Nikki Haley, l’unica rivale di Trump, potrebbe essere al passo dell’addio. Gli Stati in cui si vota sono, in ordine alfabetico: Alabama, Alaska, Arkansas, California, Colorado, Maine, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Texas, Utah, Vermont e Virginia, più il territorio delle Samoa. Nello Iowa, si svolgono i caucuses democratici – i repubblicani li hanno già fatti a gennaio -.

Quanto ai risultati, il voto si svolge su sei fusi orari diversi e con modalità diverse da Stato a Stato: ad esempio, in California le schede devono essere spedite entro oggi, ma possono essere ricevute dagli uffici elettorali fino al 12 marzo. I primi seggi a chiudere saranno quelli di Virginia e Vermont: alle 19 ora locale, l’una di notte di domani in Italia.

In uno sviluppo minore delle vicende giudiziarie dell’ex presidente, l’ex responsabile finanziario della Trump Organization, Allen Weisselberg, già condannato a una pena detentiva, ha ammesso d’avere mentito durante il recente processo al magnate e di avere cercato di fuorviare gli inquirenti

Usa 2024: la decisione della Corte Suprema sul 14° emendamento
La Corte Suprema ha dunque accolto il ricorso dell’ex presidente contro la decisione del Colorado: l’orientamento era già parso chiaro in occasione dell’udienza in cui le parti avevano presentato le loro tesi.

I giudici non sono entrati nel merito del ruolo del magnate il 6 gennaio 2021, ma hanno stabilito che spetta solo al Congresso, e non ai singoli Stati, l’autorità di rimuovere un candidato presidenziale. Altrimenti, hanno rilevato, si rischierebbe il caos, con decisioni e con tempi diversi da Stato a Stato. La sentenza anche ai ricorsi pendenti in altri Stati, compresi Maine e Illinois, dove le procedure erano più avanzate.

“Una grande decisione, una grande vittoria per l’America”, ha esultato Trump sul suo social Truth, parlando di una sentenza “non per me, ma per i futuri presidenti”. Il prossimo passo, ha aggiunto, sarà “la concessione dell’immunità presidenziale”: un ricorso più difficile da vincere ma che gli ha già consentito di posticipare l’inizio del dibattimento sull’insurrezione del 6 gennaio 2021 all’estate, quando probabilmente avrà già in tasca la nomination alla convention repubblicana.

Usa 2024: le prospettive del Super Martedì
Nella scia della decisione della Corte Suprema, Trump è pronto a fare oggi il pieno di delegati. Secondo la media di Real Clear Politics, negli Stati più popolosi Trump surclassa Haley di 53 punti in California e addirittura di 70 in Texas. L’ex presidente ha già 247 delegati e conta di raggiungere i 1.215 necessari per la nomination nella tornata elettorale del 19 marzo – oggi, ce ne sono in palio 874 -.

Haley ha 43 delegati. Dopo il suo successo di domenica a Washigton D.C. – il primo in assoluto d’una donna in una primaria repubblicana -, il magnate, che si dipinge come un anti-establishment, ha avuto buon gioco nel dipingerla come “la regina della palude” (che sarebbe Washington), “incoronata solo dai lobbisti e dagli insider della capitale che vogliono proteggere il fallimentare status quo”.

In campo democratico, Biden confida al New Yorker di essere fiducioso di vincere nel 2024, nonostante i sondaggi peggiori di sempre: “Sono l’unico che abbia mai battuto Trump. E lo batterò di nuovo”, assicura, ricordando come le Cassandre siano già state smentite nelle elezioni del 2020, del 2022 e anche del 2023. “Corro di nuovo perché sono davvero orgoglioso di quanto fatto e voglio continuarlo … La maggior parte di quello che ho fatto sta dando i suoi frutti solo adesso”, sostiene. Ma teme che Trump contesterà l’esito del voto se dovesse perdere: “I perdenti non sono mai garbati. Penso solo che farà di tutto per provare a vincere. Se vincessi, penso che lo contesterà. Non importa quale sarà il risultato”.

* ALABAMA – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 50 per i repubblicani, 59 per i democratici.

* ALASKA – Qui si terranno solo le primarie repubblicane, con 29 delegati in palio, mentre i democratici voteranno ad aprile.

* ARKANSAS – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 40 per i repubblicani, 37 per i democratici.

* COLORADO – Primarie per entrambi i partiti con 37 delegati in palio per il Grand old party e 86 per i dem. Qui Donald Trump era stato squalificato in virtù del 14esimo emendamento per la sua partecipazione all’assalto a Capitol del 6 gennaio ma la Corte Suprema ha annullato la sentenza.

* MAINE – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio 20 per i repubblicani, 32 per i democratici. Anche qui Donald Trump era stato squalificato in virtù del 14esimo emendamento per la sua partecipazione all’assalto a Capitol del 6 gennaio ma dopo il suo ricorso la sentenza è stata sospesa in attesa della decisione della Corte Suprema e quindi il tycoon rimane in corsa.

* MASSACHUSSETTS – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio 40 per il Gop, 116 per i democratici.

* MINNESOTA – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 39 per i repubblicani e 92 per i democratici.

* NORTH CAROLINA – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 74 per i repubblicani, 132 per i democratici.

* CALIFORNIA – Il bottino più ambito da entrambi i partiti con 169 delegati per i repubblicani e 424 per i democratici Nello Stato ci sarà anche la votazione del candidato democratico al seggio del Senato della defunta Dianne Feinstein.

* OKLAHOMA – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 43 per il Gop e 40 per i democratici.

* TENNESSEE – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 58 per il Gop, 70 per i democratici.

* TEXAS – L’altro grande Stato al centro del Super Tuesday. Delegati in palio: 161 per i repubblicani, 272 per i democratici.

* UTAH – I repubblicani qui terranno i caucus con 40 delegati in palio, mentre i democratici terranno le primarie con 34 delegati in palio.

* VERMONT – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 17 per il Gop, 24 per i democratici.

* VIRGINIA – Primarie per entrambi i partiti. Delegati in palio: 48 per i repubblicani, 118 per i democratici.

* SAMOA – Caucus repubblicani e democratici, con 9 e11 delegati in palio. La curiosità è che i 55 mila residenti di queste piccole isole vicino all’Australia sono considerati ‘Us national’ ma non ‘Us citizen’, quindi possono mandare delegati alla convention ma non possono votare alle presidenziali.


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