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Usa 2024: – 237, Biden presenta bilancio, Trump lo schernisce per balbuzie

12
Marzo 2024
Di Giampiero Gramaglia

Il presidente Usa Joe Biden presenta una proposta di bilancio per l’anno fiscale 2025, che non sarà mai approvata dal Congresso in campagna elettorale. L’ex presidente Donald Trump lo schernisce per la sua balbuzie, che talora si nota, attirandosi le critiche delle persone per bene (ma non certo quelle dei suoi sostenitori). Il clima di Usa 2024 resta rovente.

La proposta di bilancio di Biden, 7.300 miliardi di dollari, prevede una riduzione del debito di 3.000 miliardi di dollari in dieci anni grazie all’aumento delle tasse ai ‘paperoni’ e alle aziende e stanzia maggiori spese per i programmi sociali e sanitari, specie a favore di anziani e bambini. Ci sono pure misure per combattere i costi elevati di case e di istruzione universitaria.

L’aumento delle tasse non ha alcuna possibilità di essere approvato dal Congresso – i repubblicani hanno la maggioranza alla Camera -. Ma la proposta di bilancio di Biden è una piattaforma politica per le elezioni di novembre più che un documento contabile e vuole marcare le profonde differenze fra le politiche del presidente e quelle di Trump.

Usa 2024: migranti, l’esempio sbagliato della giovane senatrice
A proposito di scorrettezze nella campagna elettorale, oltre agli scherni del magnate sulla balbuzie del presidente, fa discutere da giorni quanto raccontato dalla senatrice repubblicana dell’Alabama Katie Britt, nella replica al discorso sullo stato dell’Unione del presidente Biden, giovedì 7 marzo.

A proposito d’immigrazione e di traffico di esseri umani, Britt, che parlava dalla cucina di casa sua, ha citato il caso di una giovane messicana stuprata e avviata alla prostituzione come se fosse attuale, attribuendone la responsabilità alle politiche di Biden. Invece, il caso – è stato accertato dai media – risale al periodo dal 2004 al 2008 – presidente era il repubblicano George W. Bush – e la donna non è mai emigrata negli Stati Uniti, ma la sua vicenda s’è svolta tutta in Messico.

Smascherata dai media, Britt ha difeso la sua scelta: la giovane senatrice, 42 anni, la più giovane repubblicana mai eletta al Senato, fa dell’immigrazione il focus della sua azione politica, così come Trump ne fa un focus della sua campagna elettorale

Usa 2024: democratici, si allarga la forma di protesta di votare ‘uncommitted’
La protesta degli elettori democratici, che alle primarie votano “uncommitted”, invece che votare Joe Biden, si va allargando dal Michigan ad altri Stati, come s’è già visto nel Super Martedì.

Inizialmente scaturita dall’insoddisfazione degli arabo-americani, molto numerosi nel Michigan, davanti all’atteggiamento dell’Amministrazione Biden nella guerra in Medio Oriente, la protesta contagia altri settori dell’elettorato democratico, i giovani, le minoranze, la sinistra.

C’è però chi crede che, posti di fronte alla scelta tra Biden e Trump, gli ‘uncommitted’ finiranno con il votare Biden. Altri credono che non andranno a votare, favorendo così Trump.

  • Ondata di licenziamenti al Comitato nazionale repubblicano con l’arrivo dei nuovi capi voluti da Donald Trump. Secondo quanto riferito a Politico da due fonti, l’epurazione è iniziata lunedì 11, il primo giorno di lavoro del nuovo team e si prevede interessi oltre 60 persone in tutti i dipartimenti dal politico alla comunicazione. Tra coloro cui è stato chiesto di dimettersi, ci sono anche cinque elementi senior, i cui nomi non sono stati resi pubblici.
  • Donald Trump chiede ai giudici di New York di rinviare il processo per i pagamenti in nero alla pornostar Stormy Daniels, in attesa che la Corte Suprema si pronunci sulla sua pretesa d’immunità presidenziale. L’inizio del dibattimento è ora fissato al 25 marzo e i fatti trattati risalgono a prima che Trump divenisse presidente. Sull’immunità, la Corte Suprema ascolterà le parti il 25 aprile.
  • Quando era presidente, Donald Trump espresse a più riprese ammirazione per Adolf Hitler, sostenendo che il Fuehrer avesse fatto anche “alcune cose buone”. Lo conferma un libro in uscita, ‘The return of great powers’, scritto dall’anchorman della Cnn Jim Sciutto. Alcuni ex collaboratori del magnate riferiscono una serie di dichiarazioni in merito: in particolare, Trump apprezzava di Hitler “la gestione dell’economia” e “la presa sui suoi generali”.