Cronache USA
Trump, accordo Usa-Gran Bretagna. E aleggia un mistero sull’assenza di Melania
Di Giampiero Gramaglia
È dato per l’imminente annuncio, che potrebbe essere fatto oggi stesso, di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Gran Bretagna: non è chiaro se si tratterà di un’intesa quadro o di un’intesa già definita nei dettagli. Secondo il Washington Post, “l’accordo è una vittoria per il premier britannico Keir Starmer, che a febbraio fece visita alla Casa Bianca armato di charme e d’un invito indirizzato al presidente Trump per un’udienza reale con re Carlo III”.
Il giornale, poi, osserva che “i leader britannici cercano da tempo di rafforzare i legami economici con gli Stati Uniti per recuperare le perdite commerciali subite con l’uscita dall’Ue nel 2020″.
In subordine alla notizia sulla Gran Bretagna, tutti i media Usa riferiscono che la Fed, riunitasi ieri, ha di nuovo lasciato inalterato il tasso di sconto, com’era stato largamente previsto, perché – scrive la Ap – “è sempre più preoccupata che i dazi condizionino in negativo le prospettive economiche e facciano salire i prezzi… Anche se l’inflazione è leggermente scesa da inizio anno, i dazi possono causare un’impennata nei prezzi e compromettere la crescita, il che rende più complicate le scelte della banca centrale degli Stati Uniti.
Il Wall Street Journal collega i colloqui commerciale Usa – Cina in programma a Ginevra nel fine settimana con l’aggravarsi della crisi del Fentanyl, la droga che desta più preoccupazioni negli Usa in questo momento e che proviene soprattutto dalla Cina. Per il Washington Post, i delegati Usa, nei contatti commerciali, spingono perché i loro interlocutori acquisiscano il sistema satellitare Starlink di Elon Musk. Un documento del Dipartimento di Stato indica che alcuni Paesi si stanno rivolgendo all’azienda di Musk nella speranza di ottenere da Trump un migliore trattamento commerciale.
Ieri, il presidente Trump ha presenziato al giuramento del nuovo ambasciatore degli Usa in Cina, l’ex senatore repubblicano della Georgia David Perdue, battuto alle ultime elezioni dal democratico Jon Ossoff. Parlando con Perdue, Trump ha definito la relazione con la Cina “complessa e gravida di conseguenze
Trump 2: dov’è finita Melania, la first lady
Il New York Times si chiede dov’è finita la first lady Melania Trump, che è stata meno di 14 giorni alla Casa Bianca a partire dall’insediamento del marito, 108 giorni or sono. Si sapeva che Melania non voleva tornare a vivere alla Casa Bianca e che tende a passare del tempo con il figlio Baron, che è ormai all’Università e studia a New York. Ed è pure vero che la first lady non ha mancato nessuna occasione in cui ‘doveva’ esserci, a partire dall’Inauguration Day. Ma la sua quasi ostentata assenza dalla Casa Bianca alimenta ‘gossip’ che il NYT raccoglie senza amplificarli.
Sempre sul piano del chiacchiericcio, vari media riferiscono che, quando sarà nella penisola saudita, la prossima settimana, il presidente Trump annuncerà di avere deciso di chiamare il Golfo Persico, Golfo Arabico, esattamente come già fatto con il Golfo del Messico trasformato in Golfo dell’America. Un”operazione simpatia’ nei confronti dei suoi interlocutori nei Paesi del Golfo.
