Cronache USA

Dazi, verso i negoziati tra Usa e Cina

07
Maggio 2025
Di Giampiero Gramaglia

Negoziati commerciali tra Usa e Cina si svolgeranno nel fine settimana a Ginevra, in Svizzera: sarà la prima trattativa fra i due Paesi da quando il presidente Usa Donald Trump ha innescato una vera e propria guerra commerciale, imponendo dazi che attualmente sono del 145% sull’export della Cina verso gli Usa e del 125% sull’export degli Usa Verso la Cina, salvo eccezioni settoriali.

La delegazione statunitense sarà guidata dal segretario al Tesoro Scott Bessent e dal responsabile del commercio internazionale Jamieson Greer. Nell’analisi del Washington Post, le conversazioni “mirano a raffreddare le tensioni, dopo che entrambe le parti, avvertendo l’impatto dei super-dazi reciprocamente imposti, hanno ammorbidito la loro retorica”.

Trump 2: Usa-Canada, premier Carney nello Studio Ovale
L’incontro, ieri, nello Studio Ovale tra il presidente Trump e il neo-confermato premier canadese Mark Carney, vincitore delle elezioni di fine aprile, è stato apparentemente cordiale, ma con toni molto fermi da parte canadese. Il premier Carney, di fronte all’ennesimo riferimento fatto da Trump a un inglobamento del Canada nell’Unione, è stato chiaro e netto: “Ci sono posti che non sono e non saranno mai in vendita, come lei ben sa dalla sua esperienza di imprenditore immobiliare”.

Ma Trump non ha mollato: “Mai dire mai”, pur ammettendo che “bisogna essere in due per danzare il tango”. Nonostante segnali di cordialità, i due non hanno fatto passi indietro sulle loro differenze nella guerra commerciale che – scrive l’Ap – “ha compromesso decenni di fiducia fra i due Paesi”.

Trump 2: migranti, Washington chiede aiuto… a Tripoli e a Kiev
Sul fronte migranti, due notizie entrambe sorprendenti: il New York Times scrive che Trump progetta di spedire in Libia con aerei militari migranti che sono senza documenti negli Stati Uniti, come ha già fatto verso il Venezuela e El Salvador.

Sarebbe una brusca escalation dei programmi di deportazione che hanno già sollevato contenziosi e un intenso dibattito politico. E gli italiani sanno bene che cosa significa per i migranti essere reclusi in Libia.

Più stupefacente ancora: il Washington Post scrive che gli Stati Uniti hanno esercitato pressioni sull’Ucraina perché il Paese in guerra accetti di accogliere migranti deportati. Il che fa dubitare che l’Amministrazione Trump percepisca altre priorità che le proprie.