Trasporti

La Top10 horror per i pendolari

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Dicembre 2018
Di Redazione

 

E' di nuovo "Pendolaria". No, non è una malattia. Anzi, sì. Il nuovo rapporto Legambiente 2019 sulle 10 peggiori linee di traffico ferroviario fotografa un'Italia ferma, lenta. Roma si conferma in testa alla speciale classifica con la Roma-Lido (di Ostia): super ritardi, degrado delle stazioni e continui guasti tecnici confermati alla grande. Solo 17 convogli, che in media sfiorano la maggiore età (in media 17,5 anni), biglietterie in una stazione su 4 e passeggeri quasi dimezzati negli ultimi anni: oggi sono 55mila contro i 100mila di qualche tempo fa. Sembra un bollettino di guerra (sembra?). Dietro Roma c'è Napoli (Circumvesuviana): una linea di 142 km che serve appena un paio di milioni di persone. Sovraffollamento, guasti regolari e corse in costante discesa. Erano 520 nel 2010 e appena 367 nel 2016.  Da Roma a Napoli, poi Reggio Calabria. Qui alziamo il livello. Parliamo della Reggio Calabria – Taranto, la linea che unisce la Calabria alla Puglia in 472 km. La novità locale è l'elettrificazione (avete letto bene) del tratto Sibari – Catanzaro Lido, i collegamenti intercity giornalieri sono ben 2 al giorno, e il treno più rapido impiega 6 ore e 35 minuti (circa il tempo per raggiungere da Roma il confine sloveno). Giù dal podio, sù al Nord. Medaglia di legno alla Verona-Rovigo: 100 km con treni anni '70 che viaggiano a una media di 55 km l'ora. Al quinto posto la Brescia-Casalmaggiore-Parma: 92 km percorsi a 46 km orari di media. Qui dal 2009 il treno più veloce ha "guadagnato" 20 minuti  (in più) per percorrere la stessa tratta. Sesto posto per la siciliana Agrigento-Palermo: 137 km che si percorrono in 2 ore, con pioggia che allaga regolarmente i binari e non infrequenti frane. Pausa: ripercorriamo la Top6 in termini regionali: Lazio, Campania, Calabria-Puglia, Veneto, Lombardia-Emilia. Ed eccoci in Piemonte per la settima posizione. Gioco di parole: è la Settimo Torinese – Pont. Canavese, una linea di 40 km collegata al Sistema Ferroviario Metropolitano di Torino. I treni sono anni '90 ma le cancellazioni sul modello "Gratta e lo perdi". Non solo. Per raggiungere il capolinea spesso occorre salire anche su un bus. Velocità massima? 50 km l'ora. Chissà perché settimo posto, meriterebbe di più. Ottavo posto per la Campobasso-Roma. I primi 75 dei 244 km sono a binario unico non elettrificato (Campobasso-Roccaravindola). Nona posizione per la Genova-Savona-Ventimiglia, con convogli datati, sedili rattoppati, bagni troppo sporchi e riscaldamento guasto durante l'inverno. Last but not least la Bari-Corato-Barletta. Dalla tragedia 2016 tra Andria e Corato si deve prendere un bus per completare il percorso. Ricapitoliamo (cadiamo di nuovo): Lazio, Campania, Calabria-Puglia, Veneto, Lombardia-Emilia, Piemonte, Molise-Lazio, Liguria e Puglia. Non c'è campanile in cui le campane suonino a festa. La Terza Classe costa ancora dolore, spavento e puzza di sudore. Marcio.

 
 
E.G.