Trasporti

Incentivi auto, c’è il Dpcm. Spinta alla rottamazione di vecchi veicoli

03
Aprile 2024
Di Giuliana Mastri

Vanno in porto i nuovi incentivi auto, Il dpcm mobilita 950 milioni che comprendono anche parte delle rimanenze degli incentivi del 2023. I bonus arrivano al massimo a 13.500 euro per chi ha un Isee sotto 30.000 euro.

All’acquisto o leasing di auto elettriche (emissioni tra 0 e 20 grammi di CO2 per km) vanno 240 milioni, un quarto del pacchetto totale. Con 402 milioni, oltre il 40%, resta invece prevalente il contributo ai vecchi modelli con motore termico o ibride full (61-135 grammi CO2/km) mentre 140 milioni, il 15% circa, sono destinati alle ibride plug-in (fascia 21-60). Una quota delle risorse di queste categorie, pari a 20 milioni, è riservata ai taxi con contributi raddoppiati.

Il resto va alle auto usate (20 milioni), moto, scooter, tricicli e quadricicli (32,5 milioni a quelli elettrici e 5 a quelli a motore termico), veicoli commerciali (53 milioni), noleggio a lungo termine (50 milioni), installazione di impianti a Gpl e metano sulle auto (10 milioni).

In assenza di rottamazione, un contributo di 6.000 euro nella fascia 0-20, 4.000 nella 21-60 mentre non c’è bonus nella terza categoria di emissioni. Si sale progressivamente con l’importo se si rottama, in base a quanto vecchio e quindi inquinante è il veicolo.

Rottamando un Euro 4 si potrà beneficiare di 9.000 euro nella fascia 0-20, 5.500 nella 21-60 e 1.500 nella 61-135. Con un Euro 3 si passa a 10.000 euro, 6.000 e 2.000 euro. Con un Euro 0, 1 o 2 c’è un salto, rispettivamente, a 11.000 euro, 8.000 e 3.000 euro.

Per tutti questi incentivi è prevista una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35.000 euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135. mentre sale e a 45.000 euro in quella intermedia 21-60.

Come funzionano i bonus sulla rottamazione
In assenza di rottamazione, un contributo di 6.000 euro nella fascia 0-20 grammi/Km di C02, 4.000 nella fascia 21-60 mentre non c’è bonus nella terza categoria di emissioni. Si sale progressivamente con l’importo se si rottama, in base a quanto vecchio e quindi inquinante è il veicolo.

Rottamando un Euro 4 si potrà beneficiare di 9.000 euro nella fascia 0-20, 5.500 nella 21-60 e 1.500 nella 61-135. Con un Euro 3 si passa a 10.000 euro, 6.000 e 2.000 euro. Con un Euro 0, 1 o 2 c’è un salto, rispettivamente, a 11.000 euro, 8.000 e 3.000 euro.

Per tutti questi incentivi è prevista una soglia di prezzo massimo del modello acquistabile, Iva esclusa, fissata a 35.000 euro nelle fasce di emissione 0-20 e 61-135 e a 45.000 euro in quella intermedia 21-60.

Incentivi anche rottamando un veicolo usato euro 6 con emissioni fino a 160 g/km con un costo fino a 25.000 euro. In tal caso l’incentivo è di 2.000 euro rottamando un veicolo da Euro 0 a Euro 4. Per moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici è previsto un contributo del 30% fino a 3.000 euro che sale al 40% (fino a 4.000 euro) con rottamazione di un veicolo da Euro 0 a Euro 3.

Il noleggio a lungo termine
Il ministero delle imprese e del Made in Italy stabilirà l’entità dei contributi previsti per un contratto di noleggio a lungo termine (almeno 3 anni) di un’auto fino a 135 g/km di CO2. Le persone giuridiche, ad esempio aziende, sono invece ammesse agli incentivi solo per una parte del pacchetto: auto nelle fasce 0-20 e 21-60; moto, scooter, tricicli e quadricicli.

Gpl e metano
Alle persone fisiche che installano impianti nuovi a Gpl o metano su auto almeno Euro 4, viene previsto un bonus rispettivamente di 400 e 800 euro. Il contributo sarà corrisposto direttamente dall’installatore, che sarà a sua volta rimborsato dall’impresa costruttrice dell’impianto. Quest’ultima infine recupererà con credito d’imposta.