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Senato, manovra: emendamenti in Commissione, tutto rinviato
Di Giampiero Cinelli
La seduta n. 474 della Commissione Bilancio del Senato ha segnato un nuovo passaggio nella lavorazione della manovra 2026. La discussione si è mossa su due binari paralleli: l’integrazione della documentazione tecnica da parte del Governo e la valutazione dei primi gruppi di emendamenti, con diversi pareri già formulati e un quadro di votazioni rinviato alla seduta successiva.
Relazione tecnica aggiornata e pareri “non ostativi”
La sottosegretaria all’Economia ha depositato la relazione tecnica aggiornata richiesta dai senatori, documento necessario per verificare la congruità delle coperture e la coerenza finanziaria delle disposizioni. Proprio alla luce di queste integrazioni la Commissione ha espresso una serie di pareri “non ostativi” su alcuni punti del disegno di legge: si tratta di interventi relativi a servizi all’estero, procedure consolare, gestione amministrativa di uffici e attività di sostegno istituzionale. Il parere “non ostativo” non equivale a un’approvazione politica, ma certifica che le misure non presentano rilievi di tipo tecnico-contabile.
Le aliquote fiscali
Sul fronte delle modifiche alla manovra, il resoconto del Senato mostra chiaramente che la Commissione ha avviato l’analisi delle riformulazioni presentate dai relatori, ma non ha proceduto a votazioni. La seduta si è chiusa infatti con un rinvio dell’illustrazione dettagliata e delle decisioni sugli emendamenti. Dalla documentazione allegata emergono tuttavia cinque proposte che hanno catalizzato l’attenzione dei commissari: è stata esaminata una proposta che abbassa dal 21% al 16% e dal 10% al 7% alcune aliquote previste dal D.L. 201/2011, fissando un tetto di spesa di 1,9 miliardi annui dal 2026. Una misura impegnativa sul piano finanziario, ancora priva di un quadro di coperture definite.
Contributo di solidarietà per le imprese energetiche
In Commissione è transitata anche una proposta che estende agli anni 2026-2028 un contributo straordinario per le imprese attive nel settore energia, finalizzato ad attenuare gli effetti dei rincari su prezzi e tariffe. Il Governo ha rimandato la valutazione definitiva alla verifica della sostenibilità finanziaria.
Fondo per i risparmiatori colpiti da crisi bancarie
Altro intervento esaminato riguarda l’ampliamento delle possibilità di accesso a un fondo per i risparmiatori danneggiati da dissesti bancari del passato. La Commissione ha chiesto ulteriori chiarimenti tecnici prima di procedere.
Nuove modalità di deducibilità delle svalutazioni su crediti bancari
È in riformulazione una proposta che modifica i criteri di deduzione fiscale delle svalutazioni su crediti, rendendo più graduale l’impatto sul bilancio degli istituti. La questione è stata discussa, ma non votata.
Revisione di alcune norme fiscali per imprese e soggetti digitali
Tra gli emendamenti presi in esame figurano anche proposte di adeguamento delle regole fiscali per alcuni servizi e attività digitali. Anche queste misure restano in fase istruttoria.
Nessuna votazione: tutto rinviato alla prossima seduta
Il resoconto conferma che la Commissione non ha approvato né respinto alcun emendamento: le riformulazioni sono state presentate e pubblicate in allegato, ma ogni decisione è stata rinviata. L’iter dunque prosegue senza scossoni, con un quadro ancora aperto sulle modifiche sostanziali alla manovra.





