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Bruxelles dà il via libera all’ottava rata del PNRR: 12,8 miliardi in arrivo e oltre due terzi del Piano ormai erogati

03
Dicembre 2025
Di Beatrice Telesio di Toritto

Bruxelles ha concesso la sua valutazione positiva all’ottava richiesta di pagamento dell’Italia, aprendo la strada a un nuovo esborso da 12,8 miliardi di euro e portando a 153 miliardi il totale delle risorse già arrivate nel nostro Paese dall’avvio del Piano di ripresa e resilienza. È un passaggio di peso, perché certifica il completamento delle 32 tappe collegate alla tranche e conferma che, nonostante la complessità del cantiere PNRR, l’Italia continua a rispettare le principali scadenze negoziate con la Commissione. Nella nuova rata si intrecciano riforme e investimenti in campi molto diversi tra loro: la modernizzazione della pubblica amministrazione e degli appalti pubblici, il rafforzamento delle politiche per l’occupazione, la spinta sulla scuola e sulla ricerca, gli interventi per il turismo e la transizione energetica, l’avanzamento dell’economia circolare. Una parte consistente delle risorse è destinata al comparto educativo, con oltre 8 mila scuole coinvolte in programmi per l’istruzione multilingue, la digitalizzazione delle classi e l’acquisizione di competenze innovative. Una seconda area riguarda la salute, con più di 200 progetti dedicati a malattie rare e oncologia e oltre 300 iniziative su patologie ad alto impatto, un ambito strategico perché lega innovazione scientifica, prevenzione e capacità del sistema sanitario di rispondere ai bisogni più complessi.

La premier Giorgia Meloni ha definito questo passaggio un’occasione per realizzare «cambiamenti strutturali duraturi», sottolineando come la continuità nell’attuazione del Piano sia una leva indispensabile in una fase economica ancora segnata da incertezze globali. Intanto la procedura europea segue il suo iter: il via libera della Commissione sarà ora valutato dal Comitato economico e finanziario dell’UE, che entro quattro settimane dovrà esprimere il proprio parere prima dell’erogazione finale. Parallelamente, il ministro per gli Affari europei e il PNRR Tommaso Foti guarda già al prossimo step. La nona rata prevede cinquanta obiettivi e milestones, una soglia elevata che richiederà un’ulteriore accelerazione amministrativa e politica. L’orizzonte temporale è infatti sempre più stretto: la scadenza del 30 giugno 2026 resta il vincolo entro cui devono essere utilizzate tutte le risorse europee, e Bruxelles ha finora escluso proroghe generalizzate.

Il via libera all’ottava rata rappresenta dunque una tappa importante, ma non un punto di arrivo. L’Italia entra ora nella fase più delicata del Piano, quella in cui la distanza tra fondi erogati e progetti realizzati deve ridursi rapidamente. È il momento in cui capacità amministrativa, governance centrale e gestione territoriale diventano decisive per trasformare il PNRR da grande cornice finanziaria a risultati tangibili per crescita, competitività, servizi pubblici e qualità della vita. In un contesto internazionale in cui la stabilità economica dell’Europa dipende anche dalla riuscita dei singoli Piani nazionali, l’ottava rata segna per l’Italia un passaggio politico e operativo che peserà sulle valutazioni dei prossimi mesi.