Salute

“Istinto di morte e conoscenza”, l’opera di Massimo Fagioli in un convegno internazionale

25
Novembre 2022
Di Giuliana Mastri

Il primo libro del noto psichiatra Massimo Fagioli ha compiuto 50 anni. La sua influenza permane e l’esigenza di rileggere l’opera nel quadro dei progressi fatti dalla scienza medica sulla salute mentale, ha portato all’organizzazione del convegno convegno scientifico internazionale “Cinquant’anni di Istinto di
morte e conoscenza – La Teoria della nascita umana e le sue implicazioni
”, tenutosi il 18 e 19 novembre
a Roma (Teatro Olimpico).

Il lavoro di Fagioli era volto a scardinare la psicanalisi di Freud e gettare le basi per una psichiatria come psicoterapia. Del suo impulso si è discusso con 62 relazioni di 116 autori che hanno risposto a una call for paper internazionale e 48 poster di 115 autori. 4.000 i partecipanti tra il pubblico e in streaming grazie anche alla traduzione simultanea in inglese.

L’obiettivo è far proseguire gli studi in ambito psichiatrico e socioculturale. Questo il senso dell’evento d’esordio della Fondazione Massimo Fagioli che si è costituita nel 2021 e che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale attraverso la tutela, la conservazione e la diffusione dell’opera di Massimo Fagioli (1931-2017), portandone avanti l’attività di ricerca, la elaborazione e la formazione teorica e pratica, con specifica attenzione alla diagnosi e cura della malattia mentale.

Il convegno ha avuto il patrocinio della Regione Lazio e dell’Ordine Provinciale dei Medici. I lavori sono stati aperti da Francesca Fagioli, psichiatra e psicoterapeuta e presidente del convegno, dal presidente della Fondazione Alessandro Hinna e da Marcella Fagioli, psichiatra e psicoterapeuta, presidente del Consiglio scientifico di indirizzo della Fondazione.

Massimo Fagioli

Il primo giorno del convegno, è stato dedicato alle implicazioni della Teoria della nascita nell’ambito della psichiatria, della psicologia, della psicologia dell’età evolutiva e della bioetica. Interessante il confronto con gli ospiti internazionali Joanna E. Chambers, Eirini Karyotaki, Natalia Solovieva e César A. Alfonso durante il quale si è evidenziata una sintonia nel considerare l’approccio psicoterapeutico fondamentale per la cura dei disturbi mentali.

Nel secondo giorno si è parlato delle implicazioni della teorizzazione e della prassi di Massimo Fagioli in ambito socioculturale: dall’arte al linguaggio, dal diritto alla pedagogia. Sono stati presentati, a partire dalla Teoria della nascita, tra gli altri, contributi originali sul rapporto tra scuola e
conoscenza, sul concetto di uguaglianza in rapporto al diritto internazionale e sul concetto di naturale socialità umana. Tra gli invitati alla sessione su “Il linguaggio nuovo”, la professoressa Tongbing Zhang
ha parlato della traduzione in cinese di Istinto di morte e conoscenza.

La tavola rotonda “Pensiero non razionale e identità umana”, a cui hanno partecipato studiosi di filosofia, scienza, archeologia e artisti, ha confermato quanto il pensiero non razionale sia fondamentale tanto nelle scoperte scientifiche quanto nell’arte.

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