Salute

Fase 2: “Che faccio dal 4 Maggio?”

27
Aprile 2020
Di Redazione

 

"Bisogna mettere in conto una seconda ondata" ha ammonito il Premier Giuseppe Conte a reti non del tutto unificate (assordanti le assenze di giornalisti Rai, Sky e La7) annunciando la famigerata Fase2. Palesando tutte le difficoltà di una mossa del Governo che comporta comunque alcuni rischi.

A sorpresa il Premier annuncia misure solo per le prime due settimane della riapertura, lasciando pensare che si navighi ancora molto a vista, e che si tema davvero una ripresa massiccia dei contagi. La palla passa al senso civico degli italiani, e non è cosa da poco. Si saprà contenere l'entusiasmo sociale italico rispettando "rigorosamente" (l'avverbio più usato ieri sera da Conte) il distanziamento sociale? Eh sì, perché durante la passeggiata nell'area cani negli ultimi giorni a Roma il tormentone tra le frasi di circostanza tra la gente era: "Ma tu che fai il 4 Maggio?". E Conte non aveva ancora neanche parlato…

 

 

Tra una settimana sarà possibile:

– Spostarsi all'interno della stessa Regione con autocertificazione al seguito. Il che significa "solo per necessità";

– Spostarsi "in modo mirato" per far visita a congiunti e rientrare nel proprio domicilio o residenza (i congiunti saranno la scusa dei furbetti della Fase2 che vorranno circolare più liberamente in macchina o a piedi nelle prossime settimane);

– Passeggiare nei parchi e nelle ville nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza (anche queste un rischio se non ci saranno controlli capillari sugli assembramenti);

– Fare attività motoria con distanza di 2 metri per gli allenamenti agonistici e 1 metro per quelli semplici (e via al parco con un amica/o a correre…);

– Rimangono Vietati gli assembramenti in pubblico e privato (ma chi controllerà la distanza di sicurezza durante le visite mirate ai congiunti?);

– Cerimonie funebri con esclusiva partecipazion dei congiunti (massimo 15 partecipanti nel rispetto delle norme di sicurezza). Dunque basterà ad un furbetto citare il nome di un defunto per spostarsi in macchina in città;

– Prendere cibo d'asporto, con raccomandazione di consumo nelle sedi private (in fila verrà servito da bere per addolcire l'attesa);

– Andare a lavorare nelle aziende che riapriranno nei seguenti settori: manifattura, costruzioni e commercio all'ingrosso. Le aziende avranno quindi preso tutte le precauzioni necessarie per far lavorare gli addetti in piena sicurezza.

Fase2. Una scommessa difficile da vincere. Cartina tornasole nuove chiusure in caso di curva dei contagi "nuovamente fuori controllo".

 

Paolo Bozzacchi