Salute

Covid, possibile eliminazione del tampone finale. Dati incoraggianti

15
Novembre 2022
Di Giampiero Cinelli

«Per quanto riguarda il possibile allentamento di misure, come l’isolamento domiciliare, le decisioni saranno adottate in base ai dati sull’andamento della pandemia che, ad oggi, sembrano migliorati ma restiamo prudenti perché la stagione fredda è appena agli inizi. Sulla quarantena stiamo lavorando per far si che chi è positivo al Covid, soprattutto i pazienti asintomatici, possa rientrare prima. A breve faremo una comunicazione eliminando eventualmente il tampone finale», ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci in un colloquio con i giornalisti.

Il governo dunque intende agire in modo flessibile valutando l’andamento dell’inverno, ma permane l’atteggiamento nettamente più possibilista rispetto all’esperienza passata caratterizzata dalla linea della massima precauzione. Resta la mascherina in ospedali, Rsa e strutture sanitarie. Che peraltro, come ha ricordato Schillaci, già si usava in alcuni reparti.

L’indice di contagio Rt è basso, ora a 0,83, e i ricoveri stanno scendendo. 181.181 i nuovi positivi registrati nella settimana dal 3 al 10 novembre mentre sono 549 i decessi nello stesso periodo di riferimento. Il tasso di occupazione in terapia intensiva scende al 2,0% (dato al 10 novembre) contro il 2,4% (rilevazione al 3 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche scende al 10,0% (rilevazione al 10 novembre) contro il 10,4% (rilevazione al 03 novembre). 

Sono tre le Regioni che registrano un’occupazione dei reparti di area medica da parte di pazienti Covid sopra la soglia di allerta fissata al 15%. Si tratta di Friuli Venezia Giulia (al 15,7%), Liguria (al 15,3%) e Umbria (al 29%), come riporta l’Ansa.

La critica

Nonostante i risultati incoraggianti, c’è chi nel nuovo governo vuole mantenere lo spirito critico rispetto a tutta la vicenda pandemica. Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha osservato intervenendo in una trasmissione di Rai2: «Per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti». E poi sui vaccini, rispondendo a chi gli dice che sarebbe stato peggio senza: «Non abbiamo l’onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini».