Politica

Oggi è il giorno dell’Imu, rimettere all’ordine del giorno un calo della tassazione (anche immobiliare) 

18
Dicembre 2023
Di Daniele Capezzone

Oggi è uno dei giorni dell’anno più funesti per qualche milione di italiani: è infatti il giorno della seconda rata Imu. 

Diranno alcuni (occhio, rischia di essere un errore di prospettiva): la cosa non mi riguarda perché non possiedo una seconda casa, oppure perché la mia prima casa non rientra nelle categorie catastali colpite, oppure perché non sono affatto proprietario ma vivo in affitto. 

Ecco, anche se uno rientra (è il mio caso) nelle tre categorie non toccate dalla scadenza di oggi, il problema resta: il complesso della tassazione immobiliare italiana rimane elevatissimo, tra i 21 e i 22 miliardi annui (fino al 2011 erano 7-8 l’anno). Risultato? Liquidità risucchiata ai contribuenti e sottratta ai consumi, calo di valore degli immobili, compravendite in stallo.

No, decisamente non si tratta di un buon affare. Ed è per questo – lo faccio da tempo, e non solo con riferimento alla tassazione immobiliare – mi pare necessario immaginare un percorso graduale di discesa della tassazione, non solo per la fasce di reddito più basse com’è avvenuto nell’ultima legge di bilancio.

Comprendo bene l’argomento (vero) delle risorse limitate. E infatti non propongo (pur essendone sostenitore) un’operazione di immediato taglio-choc di tutte le tasse. Ma almeno, spalmandolo su tre-quattro anni, un percorso che riguardi sia le fasce di reddito superiori a quella di base, e pure il capitolo della tassazione degli immobili. Ogni anno un passettino, una piccola riduzione, un cammino in discesa. 

Dare un respiro e una prospettiva alla politica fiscale mi parrebbe un buon affare, oltre che il modo migliore di evitare uno scenario di crescita economica contratta e rattrappita. Quest’anno, stupendo tutti, l’Italia ha fatto meglio di Francia e Germania in termini di andamento del Pil, ma si è comunque trattato di un sorpasso in frenata. E se invece provassimo ad accelerare un poco?

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