Politica
Mazzetti (FI): “Appalti, no ai referendum. Serve semplificazione”
Di Ilaria Donatio
“Lavori pubblici e appalti non sono temi da referendum o da facili slogan populisti. Sono questioni tecniche, complesse, che richiedono competenze e responsabilità”. Lo ha detto Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici del partito, durante il convegno “Lavori pubblici e nuovo codice degli appalti”, svoltosi alla Sala della Regina.
Secondo l’on. Mazzetti – che è anche presidente dell’Intergruppo parlamentare ‘Progetto Italia’ – il nuovo codice degli appalti, nato su impulso dell’Unione europea, rappresenta una svolta liberale e garantista, soprattutto nei principi: “Abbiamo finalmente la possibilità di semplificare davvero le norme. Servono leggi malleabili, autoapplicative, poche ma chiare e uniformi. Basta con l’indisciplina normativa: avanti con la disciplina dei principi”.
Nel suo intervento, la deputata azzurra ha rilanciato la proposta di una legge delega per il settore delle costruzioni e ha sottolineato l’importanza di un duplice piano, per l’ammodernamento e per la manutenzione, con un occhio di riguardo al rischio idrogeologico: “Il Pnrr finirà nel 2026, ma la necessità di modernizzare il Paese resterà”.
Mazzetti ha indicato come modello la legge obiettivo del governo Berlusconi (2001-2005), che sbloccò le grandi opere e diede impulso alla modernizzazione: “Dobbiamo ripartire da lì, semplificando la progettazione, velocizzando i processi e coinvolgendo sempre di più i privati. La tecnologia può essere un alleato decisivo”.
Sulla stessa linea il sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante, che ha definito il nuovo codice degli appalti e il suo correttivo “tappe fondamentali della riforma intrapresa dal Mit, strumenti essenziali per semplificare, innovare e tutelare le imprese”. Ma, ha precisato, “non sono un punto di arrivo, bensì di partenza: continueremo a promuovere il confronto con il settore per costruire un mercato più aperto, trasparente e competitivo”.
Ferrante ha anche ricordato l’impatto del recente decreto Infrastrutture, che assicura continuità alle opere strategiche – dal ponte sullo Stretto agli interventi del Pnrr – e interviene per velocizzare le procedure in situazioni emergenziali. “Penso anche al decreto Salva casa, con la norma ‘sblocca incompiute’ che ho fortemente voluto, e al ddl sulla Rigenerazione urbana. Ora puntiamo alla revisione del Testo unico dell’Edilizia, la madre di tutte le riforme”.
Infine, un appello alla politica: “Il mercato corre, le imprese innovano. La politica deve adeguarsi. Forza Italia vuole essere il perno del cambiamento positivo, come ha ribadito anche il nostro segretario Antonio Tajani: tagliare le norme inutili è il primo passo per rendere l’Italia più semplice”.








