Politica

Manovra: ok del Governo, si punta su crescita e giovani

17
Ottobre 2017
Di Redazione

La legge di Bilancio, approvata dal consiglio dei ministri è pronta ad iniziare l'iter parlamentare. La Manovra per il 2018 vale 20 miliardi, ma la parte più consistente riguarda la sterilizzazione sull'aumento dell'Iva (15,7 milardi). Nel decreto fiscale collegato sono previsti costi per 840 milioni nel 2018 e 340 milioni nel 2019, il resto è appunto affidato al testo principale. Solo 4 miliardi invece saranno dedicati a misure per la crescita. Le priorità sono l'occupazione giovanile, gli incentivi alle aziende 4.0 e la lotta alla povertà. Nella Finanziaria, prevista anche la proroga di un anno per la cassa integrazione straordinaria con dotazione pari a 100 milioni di euro, mentre non ci sono gli interventi ventilati sul taglio del superticket sanitario e sulla revisione del meccanismo di innalzamento dell'età per la pensione a seguito dell'aggiornamento della speranza di vita.

Ecco le novità:

 – I conti. La manovra parte da una base di 20 miliardi. Al netto dello spazio di deficit/Pil spuntato a Bruxelles (correzione dei conti allo 0,3 invece che allo 0,6% del Pil), Le coperture ammontano a 8,6 miliardi, di cui 3,5 miliardi sono tagli di spesa e 5,1 miliardi da entrate aggiuntive.

 – Assunzioni giovani. La manovra prevede uno sgravio dei contributi del 50% per tre anni per le assunzioni a tutele crescenti fino a 29 anni, con limite a 3mila euro. Per il solo 2018 l'incentivo riguarda l'assunzione stabile di ragazzi fino al compimento dei 35 anni. Il capitolo vale circa 300 milioni per il prossimo anno, 800 nel 2019 e 1,2 miliardi nel 2020. Il governo punta così a 300mila nuove assunzioni. L'incentivo sale al 100% dei contributi se si assume nelle regioni del Sud. Si applica anche per chi tiene ragazzi che arrivano dall'alternanza o dall'apprendistato e per chi è Neet, indipendentemente dall'età.

Povertà e Statali. Confermati i 600 milioni che saranno destinati a finanziare il reddito di inclusione (+ 300 milioni nel 2018) e le misure per la lotta alla povertà. Per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, che servono a garantire 85 euro di aumento ai 3,2 milioni di statali, compresi i docenti di scuola, la dote è di 2,6 miliardi. Previsto anche un aumento degli stipendi dei presidi, che verranno gradualmente equiparati ai dirigenti pubblici. Il ministro Padoan ha annunciato subito dopo il Cdm l'assunzione di 1.500 ricercatori nelle Università e ha garantito lo sblocco degli scatti di anzianità dei docenti universitari: l'adeguamento degli assegni avrà frequenza biennale (dal triennio previsto attualmente).

Frequenze. Nella manovra c'è anche la cosiddetta asta delle frequenze per il 5G, con base d'asta di 2,5 miliardi.

Figli a carico. Tra gli impegni chiesti dalla maggioranza anche il potenziamento degli assegni per i figli a carico che vivono in famiglia ma che lavorano. L'ipotesi è di alzare la soglia di reddito entro la quale si ha diritto alle detrazioni da 2.840 euro a 4mila euro l'anno. In campo fiscale, estensione dell'obbligo di fatturazione elettronica ai privati, prevista attualmente nei rapporti con la Pa, partendo prima dalle categorie più a rischio di frodi.

Superticket ed età della pensione esclusi. Il ministro dell'Economia Padoan ha chiarito che non ci sono interventi di alleggerimento del super ticket da 10 euro sulla diagnostica e specialistica, come era chiesto da Mdp. Già ai sindacati, invece, il ministro del Lavoro Poletti aveva chiarito che il menu non prevede una revisione dei meccanismi di adeguamento dell'età pensionabile alla speranza di vita: resta dunque in piedi l'innalzamento dell'età per la pensione nel 2019. L'Istat dovrà diffondere l'aggiornamento su quanto resta in media da vivere oltre i 65 anni, poi si determinerà la nuova età per la pensione dai 66 anni e 7 mesi attuali. Se l'Istituto non rilevasse variazioni, in ogni caso l'età di 67 anni scatterebbe come clausola di salvaguardia della legge Fornero dal 2021.

Ape sociale. Come rivendicato da Padoan, ci sono altri interventi sul fronte pensionistico. Sull'Ape sociale si riducono i requisiti per l'accesso alle donne lavoratrici con figli: la riduzione è pari a 6 mesi per ogni figlio fino ad un massimo di 2 anni. Si amplia poi la platea per il 2018 estendendo l’indennità anche in caso di scadenza di un contratto a tempo determinato, a condizione che il lavoratore, nei 3 anni precedenti la cessazione del rapporto, abbia avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi. Infine è stabilizzata e semplificata la “Rendita integrativa temporanea anticipata”.

Fondo per la povertà. Previsto l'incremento del fondo per la povertà con l'allargamento della platea dei cittadini over 55. Da gennaio il Reddito di inclusione si amplierà: la platea salirà progressivamente nella seconda parte del 2018, fino ad arrivare ad un massimo di 650.000 famiglie dalle attuali 490.000 previste a partire dal primo gennaio. Le dotazioni sono di 300 milioni per il 2018, rispetto alla dotazione originaria di 1,7 miliardi di euro. Le risorse aggiuntive saliranno ulteriormente a 700 milioni nel 2019 e 900 milioni nel 2020. Attenzione alle famiglie numerose: il loro Rei salirà di 50 euro nel caso di nuclei oltre i 5 componenti. L'assegno dovrebbe quindi passare dai 480-490 euro previsti ad 530-540 euro (il minimo è intorno a 190 euro).

Industria 4.0. I superammortamenti per i macchinari vengono solo marginalmente ritoccati, con aliquota in discesa dal 140 al 130%. Incolume l'iperammortamento al 250%, legato all'acquisto di strumenti per la digitalizzazione. Potenziata la "nuova Sabatini" per finanziare gli acquisti di macchinari, entra il nuovo credito d'imposta al 50% per le spese in formazione digitale 4.0.

Ecobonus. Conferma per l'Ecobonus sui lavori edili anche se all'interno del governo c'è chi vorrebbe stabilizzarlo o renderlo almeno quinquennale per i condomini. Sicuramente sarà confermato anche nel 2018, con uno sconto fiscale un po' più basso (al 50% anziché al 65%) per finestre e caldaie a condensazione, ma allargato anche agli incapienti grazie alla possibilità di cessione del credito. Il sismabonus si allarga alle case popolari. La novità è l'ecobonus con una detrazione del 36% per la cura di aree verdi e balconi. Sempre per l'agricoltura, nascono i "distretti del cibo".

Tasse ed Enti locali. Prorogato per il 2018 lo stop all'aumento delle aliquote e delle addizionali regionali e comunali. Si aprono spazi finanziari per il 2018-2023 agli enti locali per sostenere gli investimenti: si potranno usare gli avanzi di amministrazione. Previsti rimborsi per i Comuni che hanno minor gettito dalla sostituzione dell'Imu sulla casa principale con la Tasi per tutti gli immobili. Viene riconosciuto un contributo alle Province e alle Città metropolitane delle Regioni a statuto ordinario per l’esercizio delle funzioni fondamentali in materia di scuole e strade, stanziate risorse in favore delle Regioni per la riduzione del debito e per la riduzione della manovra a loro carico.

Bonus cultura. Confermata la norma introdotta nel 2016 anche per l'anno prossimo: i giovani che compiranno 18 anni avranno a disposizione 500 euro da spendere per la cultura.

Sport. Previsto un pacchetto di misure per lo sport, tra cui l'istituzione di un fondo per tutelare la maternità delle atlete.

Golden power. La sanzione per la mancata notifica di un'operazione sottoposta al Golden Power potrà ora arrivare fino al doppio del valore dell'operazione e comunque non dovrà essere inferiore all'1% del fatturato realizzato dalle imprese coinvolte.

Rete ferroviaria. È autorizzata la spesa di 420 milioni di euro per l'anno 2017 per il finanziamento del contratto di programma – parte investimenti tra il ministero delle infrastrutture e la società Rete Ferroviaria Italiana (Rfi).

Norma anti-scorrerie. Sono tre le soglie anti-scorreria previste dal decreto fiscale per l'acquisto di azioni di società quotate da parte di soggetti extra-Ue. Superato il 10, 20 e 25 per cento, l'acquirente dovrà dichiarare i modi di finanziamento, se agisce solo o in concerto, se intende fermarsi o proseguire fino al controllo, le sue intenzioni sui patti parasociali, se intende proporre integrazione o revoca degli organi amministrativi o di controllo.

Volountary e tagli. Dalla relazione tecnica al decreto fiscale collegato alla Manovra emerge infine che gli incassi complessivi della rottamazione delle cartelle e delle liti si attesteranno nel 2017 a 6.263 milioni di euro. Nel testo si ricorda che la stima contenuta nel decreto fiscale dello scorso anno sulla misura indicava in 5.073 milioni il gettito, relativo ai ruoli di pertinenza erariale, Inps e Inail. Queste sole tre voci, si precisa nel documento valgono 700 milioni di extragettito. Dalla rottamazione delle liti si ricava invece un maggior gettito di circa 400 milioni. Dalla rottamazione bis si stimano incassi per circa 1 miliardo nel 2018, sia dalla riammissione di chi era stato escluso sia attraverso l'estensione ai primi nove mesi del 2017. Nel testo bollinato si prevedono anche tagli per un miliardo e 92 milioni alle spese dei ministeri.
 

Articoli Correlati