Politica

Libere Professioni: equo compenso e regole, pressing sulle istituzioni

28
Maggio 2025
Di Giampiero Cinelli

Le libere professioni sono un’ossatura importante dell’economia italiana e hanno certamente bisogno di interventi legislativi. Recente l’approvazione della legge sull’equo compenso, mentre altri provvidenti sono oggi sul tavolo. Avvocati, architetti e professionisti di vario genere aspettano novità su vari aspetti: la responsabilità civile, la formazione professionale, le procedure disciplinari, insieme al tema dei guadagni che comunque ancora tiene banco,

Di questo si è parlato nella puntata di Largo Chigi, il format in onda su Urania Tv. «Al Consiglio Nazionale Forense abbiamo terminato un progetto di riforma della professione che include la formazione permanente obbligatoria per gli avvocati con meno di 25 anni di attività. Poi nel testo abbiamo chiesto di semplificare i procedimenti disciplinari, auspicando meno tempo per l’esito dei provvedimenti disciplinari. Sulla responsabilità civile vanno regolati i principi: nelle questioni ci sono due parti e non si può confondere il mancato ottenimento del risultato con la responsabilità civile dell’avvocato. Inoltre, non gradiamo che la tariffa possa essere influenzata dal risultato della causa, ciò è possibile in seguito alla liberalizzazione delle tariffe (Decreto Bersani) ma il compenso dell’avvocato deve essere agganciato a dei parametri, nella nostra riforma quindi prevediamo che la quota di compenso aggiuntivo in caso di vittoria non possa superare il 20% del massimo fissato nei parametri», ha detto Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense.

A Largo Chigi c’era il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il quale ha osservato che: «Il Ministero ha dato ottima prova di sé con l’equo compenso che è una sorta di rivoluzione copernicana. C’è un osservatorio su questo e gli ordini professionali sono autorizzati a stipulare convenzioni in deroga: insomma, c’è grande attenzione per il mondo delle professioni.
Nel dicembre 2023, è stata istituita una Commissione che ha ultimato i propri lavori», ha detto il Vice Ministro, che poi ha rimarcato: «Posso annunciare con orgoglio che rivalutiamo di circa il 61% i compensi dei Consulenti Tecnici di Ufficio e stiliamo un new deal del rapporto tra consulente e professioni, indicando criteri specifici per materia, vacazioni e orari. Il consulente tecnico di ufficio al servizio della giustizia diventa un professionista a tutti gli effetti e gli restituiamo quella dignità che è propria del professionista sul mercato ordinario. Questa rivalutazione del lavoro dei consulenti tecnici di ufficio, certamente, aprirà il mercato all’ingresso nella professione dei più giovani: la misura che abbiamo preso ha proprio questo obiettivo».

Dunque durante la puntata le parole di Fondazione Inarcassa, per voce del Presidente Andrea De Maio: «Noi che siamo il punto di riferimento di oltre 175mila architetti e ingegneri liberi professionisti crediamo ci sia una enorme sproporzione tra responsabilità ed onorari. La legge sull’equo compenso ha fatto fare enormi passi avanti ma andrebbe estesa a tutti gli ambiti di applicazione e a tutti i tipi di committenza, altrimenti avremmo un validissimo principio giuridico non esteso a tutti. L’altro tema su cui intervenire è la responsabilità solidale: spesso, questi professionisti devono rispondere per responsabilità non proprie ma di altri soggetti che intervengono nel processo edilizio. La responsabilità, dunque, oggi è troppo sbilanciata rispetto allo standard degli onorari europei. Abbiamo un ruolo sociale molto importante, di tipo sussidiario: è necessario che veniamo valorizzati. La libera professione è rimasta uno degli ultimi ascensori sociali presenti nel Paese: se non riusciamo a valorizzarla, rischiamo di perdere i nostri giovani che andranno all’estero portando via il know-how acquisito nelle nostre università».

La puntata integrale di Largo Chigi

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