Politica

Italia-Algeria, intesa strategica a Villa Pamphilj: oltre 40 accordi e un nuovo slancio al Piano Mattei

23
Luglio 2025
Di Ilaria Donatio

Si è svolto oggi a Villa Doria Pamphilj, a Roma, il quinto Vertice intergovernativo Italia-Algeria, con la partecipazione della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune. Un appuntamento che rafforza il legame tra i due Paesi, confermando il ruolo dell’Algeria come partner strategico dell’Italia nel Mediterraneo.

Dopo l’accoglienza ufficiale e il colloquio bilaterale tra i due leader, si è tenuta la sessione plenaria con la partecipazione di numerosi ministri italiani: dai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, ai titolari di dicasteri chiave come Crosetto, Urso, Piantedosi, Lollobrigida, Pichetto Fratin, Bernini, Schillaci, Locatelli e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Presenti anche, tra le personalità economiche, Claudio Descalzi per Eni e Bernardo Mattarella per Invitalia.

Nel corso del vertice sono stati firmati oltre 40 accordi tra governi e imprese. Tra questi, figura la creazione in Algeria di un centro Enrico Mattei per la formazione, la ricerca e l’innovazione nel settore agricolo. Sono state inoltre siglate intese per la cooperazione in agricoltura, pesca, acquacoltura e trasformazione alimentare, insieme a un memorandum per la digitalizzazione dei servizi postali e delle telecomunicazioni. In tema di sicurezza, sono stati firmati accordi per il contrasto al terrorismo e al suo finanziamento, nonché una dichiarazione congiunta per rafforzare le azioni previste dall’accordo di difesa firmato tra i due Paesi nel 2003. L’intesa bilaterale è stata estesa anche al riconoscimento reciproco delle patenti, alla protezione dei diritti delle persone con disabilità, alla cooperazione cinematografica e a un programma esecutivo per la valorizzazione del patrimonio archeologico. È stato inoltre firmato un piano operativo per migliorare il coordinamento nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare, e un memorandum tra Invitalia e l’Agenzia algerina per la promozione degli investimenti (AAPI) volto a favorire nuove partnership economiche.

Tra le iniziative culturali di rilievo, la premier Meloni ha annunciato una candidatura congiunta Italia-Algeria all’Unesco per valorizzare i luoghi della vita di Sant’Agostino, figura simbolica per entrambe le sponde del Mediterraneo. «Un progetto a cui teniamo molto – ha detto – non solo per il suo significato storico e culturale, ma anche per la sua valenza simbolica, considerando che oggi sul soglio pontificio siede il primo papa agostiniano della storia della Chiesa».

Sul piano politico, il presidente Tebboune ha parlato di una cooperazione esemplare tra due Paesi amici, sottolineando che «i passi compiuti oggi aprono nuovi orizzonti per una partnership strategica che vuole includere sempre più settori».

Nel pomeriggio, al Parco dei Principi, si è tenuto l’Italia-Algeria Business Forum, con oltre 400 imprese partecipanti e circa 30 intese firmate nei settori dell’agroindustria, della farmaceutica, dei trasporti, delle infrastrutture e dell’innovazione. In questo contesto si è tornati anche a parlare del Piano Mattei, considerato il quadro di riferimento per rilanciare la cooperazione euro-africana su basi paritarie e non predatorie. «Dopo oltre un anno e mezzo dalla nascita del Piano Mattei, credo si vedano tanti risultati in tanti settori», ha dichiarato Lorenzo Ortona, coordinatore vicario della Struttura di missione a Palazzo Chigi. «L’energia – ha aggiunto – è sin dall’inizio uno dei pilastri del Piano, un settore win-win sia per l’Italia e l’Europa che per il Nord Africa. L’Algeria è stata fin da subito il partner naturale, in piena sintonia con la visione di Enrico Mattei e con il peso che questa relazione ha storicamente avuto per entrambi i Paesi».

Il Vertice si inserisce nel quadro dell’Accordo di partenariato strategico firmato nel 2022 e consolida un percorso di dialogo politico, energetico e imprenditoriale strutturato, facendo del rapporto tra Roma e Algeri un asse fondamentale per la stabilità e lo sviluppo dell’intera area mediterranea.