Politica

Intelligenza artificiale, il Comitato strategico dell’Italia si presenta: «Puntiamo al G7»

09
Novembre 2023
Di Francesco Tedeschi

Sviluppare delle linee guida programmatiche che possano mettere a sistema le competenze italiane nell’IA allo scopo di far diventare l’Italia produttrice di questo tipo di tecnologie. Altro che semplice spettatore. Questo l’obiettivo del Comitato di Coordinamento per l’aggiornamento delle strategie sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale, composto da esperti di comprovata competenza ed esperienza, e coordinati da Gianluigi Greco, professore di informatica presso l’Università della Calabria. Mettere a punto quindi un piano strategico italiano con l’obiettivo di guidare lo sviluppo di questa tecnologia non solo in modo responsabile e inclusivo, ma di modo tale che possa fungere da volano per l’innovazione dell’intero sistema paese.

Alla presentazione il Sottosegretario all’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Alessio Butti ha inquadrato la volontà del governo di presidiare il tema anche in vista della presidenza italiana del G7. All’interno del quale il nostro paese vuole di fatto assumere un ruolo di primo piano in materia di IA e innovazione tecnologica. In questo senso il Comitato di Coordinamento presentato oggi a Roma mira ad essere lo strumento di supporto all’elaborazione della strategia del Governo nell’attuazione delle iniziative di innovazione tecnologica e di transizione digitale di imprese e PA. Facendo anche da collante tra le politiche pubbliche di innovazione e valorizzando la cooperazione tra il livello locale e quello centrale.

Da sinistra, Maria Chiara Carrozza, presidente Cnr, Alessio Butti, sottosegretario all’Innovazione tecnologica e digitalizzazione, Mario Nobile e Gianluigi Greco, coordinatore del Comitato.

«Abbiamo bisogno di una politica industriale per l’IA e per il TLC» ha dichiarato Butti, per rafforzare le imprese italiane già attive sui mercati dell’intelligenza artificiale e/o impegnati nella ricerca del settore, per far crescere le piccole imprese che si occupano di intelligenza artificiale assieme a quelle di recente costituzione, per rafforzare le relazioni tra le aziende italiane che si occupano di AI e le strutture di ricerca delle università italiane. Tutto questo, assicura il sottosegretario, «avverrà attraverso un dialogo attivo e partecipe con le università, con le aziende e la PA. I quali verranno inclusi attraverso una serie di audizioni o degli stati generali». In ogni caso – assicura il coordinatore del comitato Gianluigi Greco – un momento di ascolto non solo sarà necessario ma irrinunciabile, soprattutto per sviluppare una strategia che non solo sappia trarre il meglio dall’IA ma che sia anche condivisa. Perché solo in questo modo è possibile attivare le potenzialità dell’intelligenza artificiale quale volano dello sviluppo dell’intero paese.

Al termine della presentazione il sottosegretario Butti si è recato a Palazzo Chigi per presiedere alla riunione del comitato interministeriale per la transizione digitale, incentrato proprio su questo tema. Al termine la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato il via libera ad un fondo destinato alle startup attive nell’IA, ribadendo inoltre la necessità di far nascere «campioni nazionali anche in questo campo, nel quale possiamo essere all’avanguardia, purché si lavori sul tessuto produttivo e industriale, per essere all’altezza della sfida a livello globale».