Politica

Il governo Meloni con il metodo Cencelli

29
Settembre 2022
Di Matteo Tanzilli

Sì è vero, dalla direzione di Fratelli d’Italia dicono di non credere alle indiscrezioni che stanno circolando in queste ore relativamente alla compagine del futuro governo Meloni. In realtà sono ore di grande tensione a via della Scrofa, quartier generale di Fratelli d’Italia, dove Meloni e i suoi devono sciogliere vari nodi sulla coalizione, rispettando ovviamente gli equilibri di forza elettorale. E allora, anche in questo caso, può tornare comodo il metodo Cencelli, il tradizionale sistema della Democrazia cristiana per la spartizione delle “poltrone” sulla base delle percentuali di consenso. Applicando tatale metodo alla situazione attuale siamo in grado di sapere quanti ministeri spetterebbero a ogni partito di maggioranza. Può essere d’aiuto?

IL METODO
Uno studio redatto sulla base del Manuale Cencelli della Democrazia cristiana – durante la Prima Repubblica – spiega la spartizione del potere tra le forze di maggioranza attraverso una proporzione ponderata delle poltrone. Lo studio calcola i pesi dei ministri in base al loro valore elettorale, utilizzando il numero di poltrone del Parlamento attuale. Ad ogni ministero calcolato sullo scenario di quelli attualmente esistenti, è stato attribuito un valore su una scala da 1 a 5 in base ad importanza e influenza.
Alla Presidenza del Consiglio sono stati attribuiti 5 punti, ai ministeri chiave di categoria A invece 4 punti: esteri, interni, economia, sviluppo, difesa e giustizia. Così via con gli altri, fino ai ministeri senza portafoglio ai quali è stato attribuito un valore di 2. Totale ministri 24, con un valore totale di 72.
Nella simulazione sono stati ipotizzati tre ministeri tecnici (Esteri, Economia e Salute).
Con questo schema è possibile simulare un possibile governo di centrodestra ponderando le diverse forze.

IL NUOVO GOVERNO
Nel nuovo governo Meloni, quindi, la spartizione averrebbe così, senza “fare i nomi”: a Fratelli d’Italia (con il 31% dei voti ottenuti dalla coalizione) spetterebbero ben 11 ministeri; alla Lega (16% dei voti del cdx) 6; a Forza Italia (18%) 4 e a Noi moderati (3%) solo 1. I tecnici sarebbero solo 3.

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