Politica

Il Concistoro d’Agosto che sposta gli equilibri nel futuro Conclave

26
Agosto 2022
Di Paolo Bozzacchi

Qualche penna caustica lo ha già definito il Concistoro di Caligola. Ma pur prediligendo toni più moderati, non vi è dubbio che l’iniziativa stia facendo molto discutere, dentro e fuori il Vaticano. Quello che si apre domani sarà l’ottavo concistoro sotto la guida di Papa Francesco: verranno nominati 21 nuovi Cardinali, di cui 5 italiani. Ma perché tanto rumore?

Anzitutto perché il Collegio Cardinalizio, dal 31 di Agosto, cambierà molto i suoi equilibri. Sia a livello di provenienza geografica degli eletti (non tutti elettori nel Conclave per ragioni di età), sia soprattutto per firma pontificia di nomina. Nel nuovo Collegio è un fatto che ben 83 elettori del Papa che verrà siano stati nominati dallo stesso Francesco, contro i 38 nominati da Benedetto XVI e gli 11 da Giovanni Paolo II. Numeri che stanno rappresentando un vero e proprio assist per i detrattori dell’attuale Papa riformista, 85enne.

Tra i 132 attuali potenziali elettori nel prossimo Conclave gli Europei salgono così a 54 (di cui 21 Italiani), 38 proverranno dalle Americhe, 20 dall’Asia, 17 dall’Africa e 3 dall’Oceania. Se è vero che Papa Francesco si è spinto ben oltre la cifra di 120 elettori adottata per consuetudine, è altrettanto noto che entro settembre 2023 per ragioni di età raggiunta da diversi Cardinali, il Collegio tornerà a quota 120, per poi scendere a quota 115 entro la fine del prossimo anno. 

Le polemiche

La larga maggioranza relativa degli elettori nominati da Francesco non è automatica garanzia di vedere eletto un prossimo Papa in linea col pensiero di Francesco. Prova ne è la stessa elezione di Francesco, espressa da un Conclave nel quale la larga maggioranza degli elettori era espressione di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, Pontefici notevolmente diversi dal primo Pontefice Gesuita e primo Pontefice proveniente dalle Americhe. 

I commentatori più vicini a Francesco fanno notare come i nominati da Papa Francesco non abbiano né avuto modo di comunicare né men che meno incontrarsi fisicamente tra loro, a causa della notevole eterogeneità della loro provenienza geografica acuita dai limiti imposti dalla contingenza pandemica. Non ci sarebbe dunque, un gruppo compatto di elettori, sostenitori della linea di continuità rispetto a Papa Francesco. 

Il timing del Concistoro agostano non ha aiutato chi sostiene Papa Francesco. È stata bollata come un’iniziativa frettolosa, la prima nel mese estivo per antonomasia, a 215 anni di distanza dalla precedente organizzata ad Agosto da Pio VII. Per i più maligni una mossa legata anche alle condizioni di salute non ottimali del Pontefice. È l’ottavo Concistoro in otto anni di Pontificato, con una media che ha lasciato spazio a critiche. 

Eppure Papa Francesco non è nemmeno sul podio dei Pontefici che hanno nominato più cardinali dal 1900 a oggi. A guidarla con largo margine è Papa Giovanni Paolo II (231). Seguono Paolo VI (143), Benedetto XVI (90), Francesco (88), Pio XI (76), Pio XII (56), Giovanni XXIII (52), Pio X(50) e Benedetto XV (32). 

Chi sono i nuovi Cardinali

Oscar Cantoni, vescovo di Como. Una sorpresa, visto che l’uscita di scena per il raggiungimento degli 80 anni di Angelo Scola aveva lasciato pensare a Mario Delpini, suo successore.

Jean-Marc Avelin, vescovo di Marsiglia. Altra sorpresa: la logica avrebbe indicato il neo nominato arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich. 

Robert W. McElroy, vescovo di San Diego. Terza sorpresa: molti si aspettavano la nomina di José Horacio Gómez, presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti.

Arthur Roche, West Yorkshire, Inghilterra. Dal 5 giugno scorso prefetto del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.

Lazzaro You Heung-sik. Dal 5 giugno scorso prefetto del Dicastero per il Clero

Fernando Vérgez Alzaga, Salamanca, Spagna. Dal 2021 presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano.

Filipe Neri Antonio Sebastiao do Rosario Ferrao, India. Dal 2006 arcivescovo metropolita di Goa e Ferrão 

Anthony Poola di Hyderabad, India. Dal 2006 arcivescovo metropolita.

Peter Ebere Okpaleke di Ekwulobia, Nigeria. Nominato vescovo nel 2012 da Benedetto XVI.

Richard Kuuia Baawobr, Ghana. Dal 2016 vescovo di Wa.

Leonardo Steiner di Manhaus, Brasile. Arcivescovo metropolita dal 2019.

Paulo Cesar Costa di Brasilia, Brasile. Arcivescovo metropolita dal 2020.

I nominati da Paesi che non hanno mai avuto un cardinale

Giorgio Marengo (Mongolia), 47 anni. Il più giovane tra i nominati.

Virgilio do Carmo da Silva (Timor Est)

William Seng Chye Goh, arcivescovo di Singapore

Adalberto Martinez Flores, arcivescovo metropolita di Asuncion, Paraguay.

I 5 prelati nominati (non elettori)

Gianfranco Ghirlanda, già rettore della Gregoriana e collaboratore della Santa Sede (Gesuita).

Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari.

Fortunato Frezza, canonico di San Pietro.

Lucas Van Looy, arcivescovo emerito di Gent, Belgio.

Jorge Enrique Jimenez Carvajal, arcivescovo emerito di Cartagena, Colombia.