Politica

Governo Meloni, i nomi e gli ultimi aggiornamenti

18
Ottobre 2022
Di Barbara Caracciolo

Siamo alle battute finali per la composizione della squadra del governo Meloni. Dall’immediato post elezioni ad oggi l’approccio della premier in pectore sembra cambiato: le ultime fibrillazioni di maggioranza la stanno inducendo a optare per un esecutivo di equilibrio, che accontenti le richieste degli alleati e garantisca, allo stesso tempo, qualità. Quella qualità che la Meloni voleva conseguire con il supporto dei tecnici, un tentativo necessariamente sfumato per lasciare posto alla politica.

Gli ultimi insight, quindi, ci consegnano un governo Meloni di forte estrazione politica, a parte poche eccezioni. E, stranamente, molto poco “rosa”. Le donne, infatti, sono davvero poche.

Procediamo per partiti: Fratelli d’Italia, oltre chiaramente a esprimere la Presidentessa del consiglio, tiene la Difesa (Adolfo Urso), lo Sviluppo economico (Guido Crosetto), la Giustizia (Carno Nordio), il Lavoro (Marina Calderone – tecnica di area, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro), la Cultura (Giampaolo Rossi). E tra i ministeri senza portafoglio quello delle Politiche giovanili e dello sport (Chiara Colosimo), Politiche Ue (Raffaele Fitto), Sud e coesione territoriale (Sebastiano Musumeci).

La Lega: il Carroccio ha accettato il compromesso su Salvini (Infrastrutture invece dell’Interno). L’Interno dovrebbe essere assegnato a Matteo Piantedosi, l’Economia a Giancarlo Giorgetti, l’Agricoltura a Gian Marco Centinaio, l’Università a Giuseppe Valditara. E tra i ministeri senza portafoglio, gli Affari regionali potrebbero andare a Erika Stefani.

Forza Italia dovrebbe mantenere gli Esteri per Antonio Tajani. Gli altri ministri forzisti del governo Meloni potrebbero essere Gilberto Pichetto Fratin all’Ambiente e transizione ecologica, Anna Maria Bernini all’Istruzione e la Casellati alle Riforme costituzionali (senza portafoglio). Per questo ministero continua a circolare il nome del costituzionalista Alfonso Celotto.

Maurizio Lupi, di Noi Moderati, dovrebbe andare ai Rapporti con il Parlamento.

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