Politica

Sblocca cantieri al Senato: tutte le novità

23
Aprile 2019
Di Redazione

 

Dopo essere passato due volte per il Consiglio dei Ministri, finalmente il DL Sblocca cantieri è arrivato in Senato.
Infatti, il decreto legge approvato la prima volta dal CdM lo scorso 20 marzo e, successivamente, tornato all’esame
della riunione dei Ministri del Governo di Reggio Calabria il 18 aprile, è stato trasmesso in Senato dove inizierà
l’iter di conversione in legge.
Trattandosi di un decreto legge, si ricorda che è già in vigore dal 19 aprile, giorno successivo alla pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale, e che il Parlamento avrà tempo fino al 17 giugno per convertirlo in legge.
Il testo è abbastanza ricco: 30 articoli che modificano il codice dei contratti pubblici, le procedure di affidamento
in caso di crisi d’impresa, le modalità relative agli interventi strutturali nelle zone sismiche, la disciplina in materia
di ricostruzione pubblica e privata.
In particolare, il provvedimento mira a semplificare alcune procedure e introduce novità, come l’istituzione di un
regolamento unico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che dovrà essere adottato entro il 19 ottobre,
all’interno del quale saranno riunite una serie di misure attuative del Codice dei contratti, sostituendo così le linee
guida Anac e il decreto legislativo n. 50/2016.
Inoltre, il testo prevede la riduzione degli oneri informativi a carico delle amministrazioni, la possibilità, per le
stazioni appaltanti, in caso di indisponibilità di esperti iscritti nell’albo tenuto dall’Autorità nazionale
anticorruzione (ANAC), di nominare la commissione di gara anche solo parzialmente; lo sblocco della
realizzazione di alcune opere pubbliche ritenute strategiche, prevedendo la nomina di commissari straordinari o
l’esercizio di poteri sostitutivi.
Altra novità introdotta dal provvedimento è il servizio IT-alert, un’innovativa piattaforma di allarme pubblico,
attraverso la quale si potranno inviare brevi messaggi di testo a tutti i cellulari presenti in una determinata area
geografica, garantendo così una comunicazione tempestiva circa gli scenari di rischio, l’organizzazione degli aiuti
della Protezione civile e le misure di auto-protezione.
In più, il decreto introduce specifiche norme relative all’erogazione degli indennizzi a cittadini e imprese che
stiano subendo disagi a causa del cantiere per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi a Genova, nonché per le zone
simiche; previste anche esenzioni di imposte per i cittadini delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, per i
quali viene sospesa l’imposta comunale sulla pubblicità, il canone per l’autorizzazione all’installazione di insegne e
il canone per l’occupazione di spazi pubblici.
Sempre per quel che concerne le zone colpite dal sisma, il provvedimento prevede un regime autorizzatorio
differenziato per gli interventi considerati rilevanti e per quelli di minore rilevanza o privi di rilevanza; per gli
interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, il Presidente del Consiglio potrà nominare uno o più commissari
straordinari.
In considerazione dell’ampio spettro di azione del provvedimento, il passaggio in Parlamento non sarà certo privo
di modificazioni al testo, che si auspica vadano nell’ottica di snellimento dell’iter attuativo del decreto, che al
momento prevede quindici decreti e provvedimenti attuativi, in capo a Governo, Ministeri e Autorità.

 

Fabiana Nacci