Politica

Brunetta in audizione: “Pubblica Amministrazione acceleratore di crescita per la ripresa”

10
Marzo 2021
Di Valentina Ricci

“La Pubblica Amministrazione come acceleratore di crescita economica e sociale, non più una zavorra” questo è quanto presentato da Renato Brunetta, Ministro della PA, nel corso dell’audizione presso le Commissioni Affari costituzionali e Lavoro di Camera e Senato.

Il Next Generation Eu deve essere visto come un’occasione straordinaria per costruire infrastrutture sociali, amministrative e materiali che consentano all’Italia un salto di qualità a livello di innovazione, modernizzazione, inclusione e coesione sociale.

L’obiettivo è realizzare un percorso di riequilibrio tra l’azione delle amministrazioni pubbliche, la continua ricerca di efficienza e innovazione delle imprese e la domanda di semplicità e velocità dei servizi da parte dei cittadini nell’interazione con gli uffici pubblici.

“Stiamo lavorando a un decreto di accompagnamento del Pnrr, abbiamo lavorato partendo da quello, in cui ci sono cose bellissime da attuare e cose che forse non hanno funzionato. Noi accompagneremo il testo del nuovo Pnrr con un decreto legge già approvato, che attua le cose dette qui dentro e quindi, se ci sono indicazioni sui concorsi, sulla semplificazione dei concorsi, sulle carriere, sulla digitalizzazione non saranno buone intenzioni ma articoli di decreto che entra immediatamente in vigore” dichiara Brunetta.

Senza responsabilità e coesione sociale non si possono realizzare questi progetti.

L’Onorevole Ciprini (M5S) sul lavoro agile: “E’ nelle sue linee programmatiche come fulcro del nuovo modello organizzativo?” Brunetta definisce lo smart working come “forse il più grande esperimento sociale della storia del nostro Paese” e aggiunge “abbiamo fatto un’esperienza straordinaria. Di questa potenzialità si parlava da 50 anni, mai nessuno avrebbe pensato che nuove tecnologie e pandemia avrebbero portato questa potenzialità. Credo che non vada buttata via ma non vada neanche iscritta in un meccanismo rigido normativo che la renda meno valida. Non bisogna farne una demonizzazione nè un tocca sana per i problemi del lavoro di oggi”.

Organizzazione e regolazione sono elementi fondamentali insieme alla centralità della PA, questo il pensiero dell’On. Viscomi (PD) sul quale Brunetta concorda pienamente.

“L’Anci ha chiesto 60mila assunzioni” fa notare l’On. Costanzo (Misto) e aggiunge: “State pensando ad uno sblocco delle procedure concorsuali?” mentre a richiedere di mettere mano ad una riforma complessiva del sistema dei concorsi è l’On. D’Ettore (FI). Il Ministro Brunetta ammette che una concordanza con l’Anci già è stata trovata nei giorni scorsi, mentre per i concorsi: “Stiamo lavorando in queste ore per sbloccare quanto meno i concorsi già banditi. Io non amo la soluzione dei concorsi online da casa ma li preferisco in luoghi istituzionali. Stiamo lavorando per individuare luoghi pubblici dove ospitare un numero più ampio di candidati in posti dove garantire sicurezza e una dimensione più ampia”.

Il Sen. Grassi (Lega) cita un passaggio del documento in cui si raccomandano semplificazioni per evitare un quadro di riforme frammentato e domanda: “Perché non pensare ad una legge delega?” e Brunetta risponde: “La semplificazione è la chiave di volta per questo stiamo individuando un pacchetto di semplificazione delle norme – aggiunge – non voglio fare la grande riforma la grande delega con i tanti decreti, non abbiamo il tempo per fare la cosa che dice. Andrebbe benissimo se fossimo ad inizio legislatura con queste risorse. Semmai c’è tempo per rispondere all’emergenze che l’Europa ci indica e poi sistemare, ma prima bisogna rispondere alle esigenze del Recovery per sbloccare”.

Sullo scorrimento delle graduatorie l’On. Rizzetto (FdI): “Cosa ne pensa?” Non ritenendolo una scelta ottimale Brunetta spiega: “Punto ad un processo di soluzioni parziali immediate incisive. Il Recovery ha bisogno di tempi brevissimi, in temi di skills, non si possono avviare percorsi strutturali e quindi stavamo pensando ad un meccanismo molto anglosassone di avvalerci degli ordini professionali, con limiti. Così da avere contratti a termine di immediata fruizione e poi lasciare la scelta di continuare, dopo i 5 anni del Recovery, questa strada”.

Photo Credits: Fanpage

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