Politica

Autostrade: dentro lo Stato o via la concessione

17
Giugno 2020
Di Redazione

Irricevibile. E' questo l'aggettivo di giornata per l'ormai sempre più annosa (anche in senso temporale) querelle sul destino di Autostrade. Giuseppe Conte ha fatto sapere dagli Stati Generali che i 2,9 miliardi di euro messi sul piatto dai Benetton come proposta transattiva sono appunto "irricevibili". E che il dossier a questo punto "va chiuso". Ma come?

L'intenzione di Conte e del Ministro De Micheli sarebbe quella di chiudere la partita entro giugno (così come su Alitalia), anche per non dare alle opposizioni degli assist al bacio all'alba di una campagna elettorale estiva in vista delle elezioni Regionali di settembre che si preannunciagià piuttosto accesa. D'altronde i dossier Autostrade e Alitalia sono sul tavolo da troppo tempo, e la polvere accumulata potrebbe rendere i faldoni illeggibili.

"Basta che decidano, io l'ho sempre detto, anche quando ero ministro, perché la non decisione su Autostrade è in corso ormai da quasi due anni e comporta il blocco di 14 miliardi di investimenti in tutta Italia, 4 miliardi solo a Genova". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a "Radio anch'io" su Radio1 "Quindi se revoca perché gli avvocati dicono revoca, va bene, se non ci sono gli estremi legali per la revoca allora va bene, ma l'importante è che decidano perché il governo è fermo su questo da quasi due anni".

La pentola politica bolle. Ma torniamo al dossier Autostrade. Stando a quanto trapela da fonti governative per salvare la concessione i Benetton dovranno necessariamente accettare l'ingresso di Cassa Depositi e Prestiti e del fondo F2i nel CdA. In altre parole dovranno aprire le porte a realtà pubbliche, anche in modo da essere controllati meglio. L'obiettivo è evitare nuove tragedie da film horror come quella del Ponte Morandi di Genova. Un simbolo di mala gestione che durerà a lungo nella nostra memoria.

Ma l'ipotesi CdP ed F2i non infiamma i cuori di tutti nel governo. Lo dimostrano le parole del Ministro Spadafora, che a "Porta a Porta" ha rivelato: "Credo che sulla concessione Autostrade, come sul Mes, il Movimento 5 Stelle non possa fare passi indietro".

Il Premier di fatto ha infornato i dossier Autostrade e Alitalia, dando un tempo massimo per la loro chiusura. Ora la palla passa al Governo per non farli bruciare.

 

Paolo Bozzacchi 

 

 

photo credits: Travel Non Stop