Politica

225 anni e non sentirli. Tanti auguri Tricolore!

07
Gennaio 2022
Di Alessandro Cozza

Oggi si celebra il 225esimo anniversario del Tricolore. La bandiera della Repubblica italiana nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta “che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori verde, bianco e rosso, e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti”.

Da quel momento in poi è storia. Dall’epoca napoleonica, al Risorgimento, all’Unità d’Italia fino ad arrivare alla nascita della Repubblica. I tre colori sono stati un emblema di libertà giunto ai nostri giorni con il riconoscimento ufficiale nel decreto legislativo presidenziale del 19 giugno 1946 che stabilì la foggia provvisoria della nuova bandiera (portando le bande da orizzontali a verticali), confermata dall’Assemblea Costituente nella seduta del 24 marzo 1947 e inserita all’articolo 12 della nostra Carta Costituzionale.

Ma dove e come nasce la scelta dei colori? La Repubblica Cispadana era uno stato napoleonico nato nel 1796 e dipendente dalla Prima Repubblica francese. Proprio per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone, si pensò di cambiare qualcosa. Si scelse di sostituire il blu della bandiera francese con il verde, colore delle uniformi della Guardia civica milanese, quindi simbolo dei volontari che combattevano per l’Italia. Con la sconfitta di Napoleone, nel 1814, il Tricolore fu abolito. Tuttavia, restò nella memoria degli italiani e più volte fu innalzato contro gli austriaci. Nel 1848 fu adottato nel regno di Sardegna dai Savoia, che vi inserirono il loro scudo (una croce bianca in campo rosso). Fu proprio il colore dello stemma nobiliare dei Savoia, l’azzurro, a dare il colore delle divise delle Nazionali Sportive del nostro Paese. Questa usanza non fu cambiata con la fine della monarchia, e per questo motivo, ancora oggi, gli Italiani nel mondo sportivo sono identificati come “gli azzurri”.

«Celebriamo oggi il 225esimo anniversario del Tricolore, simbolo dell’Italia e testimone del cammino che ha portato alla costruzione della Repubblica, libera e democratica». Queste le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione. «Tante tragiche ed eroiche vicende – ha aggiunto – hanno accompagnato il raggiungimento di un destino comune. Dalle difficoltà che hanno contraddistinto i nostri giorni, ad iniziare dalle sofferenze provocate dalla pandemia e dal clima di incertezza che questa ha generato, è sorta una nuova consapevolezza e fiducia nel futuro. Abbiamo dimostrato che ogni sfida può essere raccolta e affrontata con l’impegno e la responsabilità di tutti e di ciascuno. Il calore con cui tanti concittadini, nei momenti più difficili, hanno esposto la bandiera alle finestre di casa e intonato il Canto degli Italiani, ha segnato – ha affermato il capo dello Stato – la memoria collettiva del Paese e richiamato il valore fondamentale della solidarietà e della coesione sociale. Tutte le istituzioni e le espressioni della società civile hanno saputo compiere la loro parte. Viva il Tricolore, viva la Repubblica», ha concluso Mattarella.

Le celebrazioni del 225esimo anniversario del Tricolore si terranno a Reggio Emilia alla presenza del Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Ad accompagnare la cerimonia ci saranno le musiche della Banda della Polizia di Stato.

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