Politica

Elezioni europee: la storia fischia la fine della ricreazione, forse…

15
Aprile 2024
Di Daniele Capezzone

Diciamolo sinceramente: un po’ tutti, e già da qualche settimana, stiamo facendo il conto alla rovescia per tenere a mente quanti giorni manchino alle elezioni europee. 

La campagna elettorale – tecnicamente – non è nemmeno cominciata, eppure ci ha già sfinito, con la noia che ci prende alla gola: parole d’ordine scontate, candidature mediocri in vista, piccole contrapposizioni senza respiro. 

Senza parificare, perché si tratta di situazioni politicamente incomparabili: il governo (che pure gode di una leadership autorevole e di una maggioranza salda) sembra sostanzialmente fermo o troppo lento da un po’ di tempo, con un’agenda non chiarissima agli occhi degli stessi elettori di centrodestra, i quali – va detto – con ammirevole serietà non chiedono miracoli, e si accontentano di segnali e primi passi nella direzione auspicata. Ma – inutile girarci intorno – ci si aspettava e ci si aspetterebbe di più. 

Dall’altra parte, nel campo dell’opposizione, c’è addirittura da farsi cadere le braccia: l’opa grillina è praticamente riuscita, perfino al di là dei risultati elettorali prossimi venturi. La Schlein – sia detto con simpatia – pare sempre più una marziana, un’aliena, che non sembra in grado di trovare né le proposte né il linguaggio per uscire da una dimensione minoritaria, per incarnare un’alternativa credibile e praticabile. 

E tutto avviene su un campo melmoso: sullo sfondo (anche se non se ne parla più…) restano storiacce di dossieraggio e pesca a strascico di informazioni riservate; la carta giudiziaria è quella che troppe volte viene calata per dirimere nodi irrisolti; il discorso pubblico è complessivamente povero e incattivito. 

Questa malsana ricreazione è interrotta dall’attacco iraniano contro Israele, presagio di una minaccia che ormai aleggia su di noi, su un Occidente stanco. Al di là delle frasette di circostanza, gli stessi attori della nostra politica sembrano constatare – all’improvviso- la distanza tra le sfide della storia e le piccole vicende condominiali che ci affaticano. Serviranno altri bruschi risvegli per tentare uno scatto, per provare ad aprire una pagina nuova?