Sono quasi settanta anni che abbiamo perduto Alcide De Gasperi, un grande leader italiano ed europeo, fondatore della Democrazia Cristiana.
Molti hanno scritto e scriveranno del suo ruolo politico, di padre della DC e di presidente del Consiglio per otto volte.
A me piace sottolineare il suo contributo alla costruzione europea, meno ricordato ma altrettanto rilevante.
E lo faccio avendo avuto l’onore di essere relatore per il Parlamento Europeo dell’ultimo Bilancio della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio.
Si può ben dire che fu proprio la Ceca il primo seme da cui germoglierà la successiva Comunità economica europea e la attuale Unione Europea.
E a quel seme concorse in modo determinante De Gasperi in rappresentanza del Governo Italiano.
Non va dimenticato che il continente europeo era stato flagellato da due guerre e che bisognava ricostruire dopo le macerie e il sangue versato e che le due potenze, Francia e Germania, andavano aiutate a ritrovare una bussola comune partendo da interessi concreti, il carbone e l’acciaio.
Durante questi primi passi verso l’integrazione europea, il ruolo di De Gasperi fu proprio quello di mediatore tra Germania e Francia che diedero vita insieme all’Italia e ai Paesi del Benelux alla Ceca.
Negli ultimi anni di vita De Gasperi è stato una delle forze ispiratrici della creazione della Comunità economica europea. Nonostante non abbia vissuto abbastanza per vederne l’attuazione (morì nell’agosto del 1954), il suo ruolo ricevette ampio riconoscimento quando nel 1957 vennero firmati i Trattati di Roma.
Scrivo queste cose non solo per dare il giusto tributo al lavoro lungimirante di De Gasperi per l’Europa, ma anche per rimarcare due cose.
De Gasperi non pensava ad una Europa purchessia ma ad una sogettualità politica, avente una sovranità sovra nazionale sulla politica estera e di difesa ed un Parlamento pienamente legiferante.
Questa idea di Europa è ancora da costruire malgrado i passi importanti realizzati in questi decenni.
Ancora il Parlamento pur avendo ampliato il suo potere di codecisione col Consiglio, non ha la facoltà di fare una legge.
Forse è l’unico Parlamento al mondo che non ha autonomia legislativa.
E nel Consiglio Europeo permane la regola della unanimità che blocca decisioni sensibili per il veto di uno o più governi.
Ciò accade mentre il mondo pullulante di crisi emergenze attacchi terroristici e guerre reclama una forte leadership politica in grado di far sentire la propria voce in modo unitario e veloce.
Infine De Gasperi è stato un ottimo mediatore. La parola mediatore e l’atto del mediare hanno assunto una accezione quasi spregiativa negli ultimi anni come se provare a trovare punti di incontro tra posizioni diverse sia disdicevole mentre è l’arte della politica!