Lavoro

Presidente Unionsoa audita in senato

20
Novembre 2018
Di Redazione

 

“L’attuale sistema unico di qualificazione garantisce, ormai da 18 anni, al settore degli appalti pubblici, un processo di qualificazione delle imprese nel pieno rispetto di criteri uniformi, come disciplinati dal manuale ANAC. Il processo che le SOA pongono in essere nei confronti delle imprese, ha permesso a queste società di maturare competenze specifiche e di garantire una sempre maggiore omogeneità nelle procedure di attestazione.  Questo modello di qualificazione, selettivo ed efficace, ha determinato, infatti, insieme alla crisi del settore, una riduzione delle imprese attestate e conseguentemente una riduzione delle SOA”.

È quanto ha affermato da Tiziana Carpinello – Presidente di UNIONSOA, l’Associazione Nazionale Società Organismi di Attestazione – audita oggi in Commissione Lavori Pubblici del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull'applicazione del codice degli appalti.

Per quanto riguarda le azioni da sviluppare per il miglioramento del sistema degli appalti pubblici “rimane centrale – ha aggiunto Carpinello – la necessità di snellire e semplificare le procedure. Anche per questo motivo ci auguriamo che il Codice, come sottolineato oggi stesso dal Vice Premier, Luigi Di Maio, venga semplificato quanto prima. A tale scopo non è più rinviabile un impegno per la digitalizzazione del settore. Le SOA, oltre a gestire un’enorme mole di documenti, sono già in grado di produrre il fascicolo virtuale dell’operatore economico e sviluppare quindi un dialogo telematico, rapido ed efficace, con l’ANAC, le stazioni appaltanti e le imprese. In ogni caso, una eventuale modifica del sistema di qualificazione – ha concluso la Presidente di UNIONSOA – non potrà prescindere da un forte coinvolgimento delle Commissioni Parlamentari competenti”.

L’audizione è stata anche l’occasione per fare il punto sul mercato delle SOA e sulle attestazioni rilasciate nel 2018. Le 18 SOA attualmente attive – a fronte di 27.982 imprese – hanno rilasciato, nel periodo che va da gennaio a ottobre di quest’anno, 5.019 attestazioni – tra nuove, rinnovi e revisioni triennali – registrando un significativo calo rispetto alle 11.978 dell’anno 2016.

 

Fabrizio Francioni