Lavoro

Approvate le tabelle sul costo medio del personale dipendente per call center

27
Agosto 2021
Di Vanessa Gloria

L’adozione da parte del Ministero del lavoro del Decreto Direttoriale – costruito attraverso il confronto tra Ministero e Asstel e Organizzazioni Sindacali di categoria Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Telecomunicazioni – che adegua i valori del costo del lavoro medio degli addetti ad attività di call center – costituisce un passaggio importante nel percorso di consolidamento di un quadro di regole per le attività di CRM/BPO che assicurino le tutele del lavoro, il contrasto alla concorrenza sleale, lo sviluppo delle competenze.

Il Decreto individua, infatti, il costo medio di riferimento in funzione dei futuri affidamenti da parte di amministrazioni aggiudicatrici ed enti aggiudicatori di servizi di call center, così come previsto dal Codice dei contratti pubblici e dall’articolo 24-bis del Decreto-legge n. 83 del 2012, nonché nelle gare tra privati, come stabilito dall’Accordo quadro sui “Principi e Regole per il funzionamento delle attività del settore dei servizi di Customer Care sottoscritto da Asstel e dalle Organizzazioni Sindacali di categoria il 21 febbraio 2019 (recepito nel CCNL Telecomunicazioni). 

L’aggiornamento delle tabelle costituisce un tassello di un disegno più ampio, finalizzato ad affrontare in maniera sistemica i temi strutturali del settore CRM/BPO. Per questo con la sottoscrizione, il 12 novembre 2020, dell’Accordo di rinnovo del CCNL Telecomunicazioni, è stato individuato un percorso che porti le Parti Sociali, con il supporto delle Istituzioni competenti, a individuare strumenti che offrano al settore una prospettiva di sostenibilità e – quindi – di sviluppo e valore nel medio lungo periodo.

“Asstel ritiene strategico che il settore CRM/BPO colga la sfida e le opportunità di crescita poste dalla trasformazione digitale. In questa direzione l’associazione è fortemente impegnata a favorire l’applicazione delle regole per promuovere la sostenibilità occupazionale e la qualità del lavoro, nonché a creare le premesse per promuovere l’efficienza e la qualità dei servizi in favore dei clienti finali. Ciò comporta che in queste attività – tipicamente “labour intensive” – la competizione fra imprese si concentri sull’innovazione di processo e di prodotto e sullo sviluppo e aggiornamento delle competenze dei lavoratori, anche attraverso la formazione certificata e continua. Il Settore CRM/BPO sta affrontando una sfida strategica: riattivare il circolo virtuoso tra competenze, innovazione, investimenti, servizi e valore” – ha commentato Laura Di Raimondo, Direttore di Asstel Assotelecomunicazioni.

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