Innovazione

Taccheggio, la lotta più efficace è con l’IA

30
Agosto 2023
Di Giuliana Mastri

Quanto costa al settore commerciale il taccheggio? 3,4 miliardi di euro, l’1,8% del fatturato, secondo uno studio datato 2020 di Crime&Tech, spin-off company del centro Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Se si interpretassero questi numeri come fossero un fatturato di per sé, costituirebbero il quinto gruppo retail in Italia. Insomma si parla di cifre importanti, non trascurabili, tanto che negli ultimi anni si sta puntando a perfezionare le modalità di intervento con tecnologie sempre più avanzate e adesso un contributo fondamentale è fornito dall’IA.

In Giappone già da tre anni si sono visti i primi risultati, con riduzioni dei furti addirittura del 77%. I software anti-taccheggio non hanno bisogno di incrociare dati provenienti dalle autorità, né foto segnaletiche, ma si basano sull’osservazione dei comportamenti, essendo in grado di decodificarli attraverso l’addestramento su materiali video, dopo aver immagazzinato decine di migliaia di ore di registrazioni in negozi, supermercati, farmacie etc. L’IA non si sostituirebbe comunque al personale pubblico o dell’esercizio, al quale poi spetterebbe il compito di accertare i reati.

Ciò non toglie che questi dispositivi portino con sé ben note questioni etiche, soprattutto se ci va di mezzo il riconoscimento biometrico. L’algoritmo, si teme, può facilmente discriminare qualcuno, e la grande mole di informazioni visive relative alle persone rischia di essere usata in modo disonesto, con abusi di potere, fino ad arrivare, come paventato, alla ancor più profonda paura di uno sfruttamento dei materiali da parte dei governi.

A questo appunto serve il Garante della privacy e le discussioni, più che lecite in tal senso, molto probabilmente non fermeranno lo sviluppo di certe possibilità. L’intelligenza artificiale anti-taccheggio è infatti in grado di apprendere continuamente, auto-correggendo il suo stesso funzionamento, e può monitorare gesti simultanei su più telecamere, inviando una notifica ai diversi dispositivi collegati in caso di pericolo. In un mese si possono rilevare in media 100.000 gesti sospetti, riuscendo a ridurre le perdite di fatturato dal 30 al 70%.