Innovazione

Spazio, otto startup nell’incubatore Esa. Il futuro passa da Torino

20
Maggio 2022
Di Giampiero Cinelli

Un incubatore per otto startup innovative nel campo della tecnologia aerospaziale. Con applicazioni anche su terra. L’iniziativa avrà luogo nell’Esa Business Incubation Centre Turin, a Torino, su impulso dell’Esa (L’Agenzia Spaziale Europea). Il programma ha il supporto, oltre che dell’Esa, dell’incubatore I3P, anche dell’Agenzia spaziale italiana, della Fondazione Links e del Politecnico di Torino. L’obiettivo è promuovere lo sviluppo di un ecosistema locale.

A partecipare alla call erano state inizialmente 13 aziende. Ne sono state scelte otto che riceveranno inizialmente un finanziamento da 50.000 euro senza dover cedere azioni. L’affiancamento continuerà in tutte le fasi e verrà favorito il reperimento di nuovi fondi attraverso l’ampio network che gravita attorno agli enti sopra citati. Torino si conferma quindi uno dei principali poli produttivi per quanto riguarda il settore aerospaziale. Considerando le ricadute che questo tipo di ricerca ha anche nel nostro mondo. Consapevoli di ciò le istituzioni. La Regione Piemonte e la Camera di Commercio di Torino faranno la loro parte muovendo fondi. La selezione delle startup continuerà con la ricerca di nuove realtà. La prossima scadenza del bando è il 9 settembre. Qui i requisiti richiesti per la partecipazione.

Ecco i nomi e i progetti delle start up dell’aerospazio selezionate:

Kurs Orbital – Startup italiana nata da una corrispondente realtà ucraina di elevato profilo tecnico, Kurs Orbital sviluppa una soluzione per la logistica spaziale basata su una tecnologia proprietaria per l’aggancio di satelliti in orbita. In particolare, mira a offrire servizi per l’ispezione e manutenzione di satelliti favorendone l’estensione della vita utile.    

Adaptronics – È una start-up bolognese che produce dispositivi meccatronici adattivi per la logistica intelligente sulla Terra e nello spazio. In particolare, l’azienda ha sviluppato una soluzione basata su una membrana elettrostatica multifunzionale per permettere la presa e la manipolazione di oggetti di qualsiasi forma. La società, spin-off dell’Università di Bologna, ha vinto nel 2021 il Premio nazionale innovazione nell’area delle applicazioni industriali.

Astradyne – Fondata da un team con esperienze internazionali nei laboratori di ricerca di agenzie spaziali, ha sviluppato una tecnologia innovativa per la produzione di circuiti stampati flessibili. Soluzione che potrà essere applicata a una varietà di sistemi spaziali dispiegabili quali antenne, moduli abitativi, pannelli solari. Nello specifico, la prima applicazione sviluppata è un pannello solare ispirato agli origami che mira a risolvere la limitazione degli omologhi convenzionalmente utilizzati in applicazioni spaziali.

Volta Structural Energy – Start-up focalizzata sullo sviluppo di batterie strutturali basate sull’impiego di ioni di alluminio, con l’obiettivo di ottenere batterie integrate nella struttura di satelliti, garantendo riduzione di peso ed elevata efficienza energetica.

Space-V – Azienda spin-off dell’università di Genova, Space-V si occupa di sviluppare serre innovative per la coltivazione di piante nelle stazioni orbitali e nei futuri insediamenti lunari e marziani. La start-up annovera tra i soci fondatori Franco Malerba, il primo astronauta italiano della storia, parte dell’equipaggio dello Space Shuttle Atlantis nel 1992.

Synchropal -È una start-up che sta sviluppando, a partire da una tecnologia proprietaria, un sistema innovativo (battezzato Modo) basato su dati satellitari per la sincronizzazione del tempo, che garantisce protezione rispetto ad attacchi hacker contro infrastrutture digitali terrestri. In particolare, la tecnologia sviluppata dalla startup trova applicazioni nell’ambito delle reti di telecomunicazione, nei sistemi di sincronizzazione delle reti di distribuzione elettrica e più in generale per tutte le infrastrutture che utilizzano segnali satellitari per servizi di navigazione.  

Mespac – Start-up torinese specializzata nella caratterizzazione di ambienti marini per la realizzazione di impianti offshore. I dati metoceanici forniti dall’azienda (ovvero, meteorologici e oceanici) vengono ottenuti dalla combinazione dei dati satellitari con quelli rilevati dai sensori di superficie attraverso l’utilizzo di algoritmi proprietari.

Hipparcos – Start-up specializzata nello sviluppo e produzione di innovativi star-trackers, ovvero sistemi basati su set di telecamere installate a bordo di satelliti per l’identificazione della loro posizione nello spazio con elevata precisione in base al posizionamento relativo delle stelle.