Innovazione

Quanto tempo passiamo sui social? Il report Digital 2023

19
Febbraio 2023
Di Daniele Bernardi

È uscito il report “Digital 2023” (per il 2022) di We are social, la principale compagnia di consulenza e analisi di flussi Internet e social media nel mondo. Come ogni anno nel mese di febbraio, We are social ha rilasciato per ogni paese un rapporto contenente trend e dati sul flusso social. Entrando nel merito, come si è comportata l’Italia nel 2022?

Innanzitutto, bisogna dire che quest’anno gli italiani sono stati più attivi rispetto al passato: su 59 milioni circa di abitanti, oltre 50 utilizzano Internet e più di 43 milioni sono utenti attivi sui social media (ben il 74,5% della popolazione, 78 se si escludono i minori di 18 anni). Tra questi, fanno sapere, cresce via via sempre di più la fetta degli anziani. Un dato che comunque non sorprende: la percentuale di persone al di sopra dei 65 anni di età cresce anche in rapporto alla popolazione.

Figura 1. FONTE: “Digital 2023” – We are social

Siamo quindi più attivi, ma di quanto? Beh, non molto a dire il vero, circa 1 minuto in più al giorno, ma su un minor tempo passato su Internet (quindici minuti in meno), aumenta dunque lo share – termine che ormai abbiamo imparato a conoscere per la televisione (soprattutto ora che è appena passato Sanremo) e che qui identifica il rapporto tra il tempo passato sui social rispetto al tempo complessivo passato su Internet. Con 1 ora e 48 minuti al giorno, i social si classificano al secondo posto, dopo il broadcasting e lo streaming di film e serie tv che (anche per sua natura) arriva a ben 3 ore e 13 minuti al giorno.

Nonostante questi dati, secondo una survey prodotta da GWI, le ragioni che ci portano online sono ben altre: “guardare video, show televisivi o film” è solo in settimana posizione (circa il 50% degli intervistati), superato a stretto giro proprio dal “restare in contatto con amici e familiari” – in sostanza il primo obiettivo dei social network – (52,6%). Ad ogni modo, entrambe le motivazioni sono lontane dal podio, che consegna la medaglia d’oro al più banale “cercare informazioni” (la motivazione principale per ben il 72,2% degli intervistati), seguito da “mantenersi in linea con le notizie e gli eventi” e “cercare come fare delle cose”.

Cresce la fruizione di contenuti video. D’altronde TikTok ha ripetutamente dimostrato l’efficacia del format. È di circa il 91% la percentuale di utenti Internet che in Italia guarda contenuti video online almeno una volta a settimana: per lo più musica (45,1%), ma in calo di 3 punti rispetto allo scorso anno; in ascesa invece i video divertenti visti dal 34,9% degli utenti, seguiti dai già citati how-to (quei video tutorial che ci semplificano ogni giorno la vita).

Un dato molto interessante riguarda il sesso: dal report, non sembra esserci alcuna relazione tra il genere e l’utilizzo attivo dei social media, tra gli utenti attivi sui social circa la metà è donna (49,9%) e l’altra è uomo (50,1%). Tuttavia, se li rapportiamo al dato della popolazione maschile e femminile del 1° gennaio 2022 (dati ISTAT), essendo presente un 2,6% in più di donne, queste ultime risulterebbero meno attive sui social rispetto all’altro sesso. Nota a margine: non sembra comparire nello studio di We are social la voce “altro” (né uomo né donna), quanto meno non nei risultati finali.

Abbiamo detto quali ragioni spingono le persone su Internet, ma quali invece sui social? Sempre secondo una survey di GWI, il 47,6% dice di utilizzarli per leggere nuove storie, al secondo posto per “passare il tempo” (46%), motivazione che supera quella della socialità – “mantenersi in contatto con amici e familiari” (45,3%). Un dato che non stupisce ma che è in linea con uno dei trend più importanti oggigiorno, quello della cosiddetta TikTokizzazione di Internet, per cui le piattaforme social sono sempre più concepite come piattaforme di intrattenimento piuttosto che di socializzazione.

Ad ogni modo, anche se il modello TikTok funziona e va alla grande, per il social cinese la strada è ancora lunga: tra gli utenti social italiani, solo il 37,5% dice di utilizzare TikTok, una percentuale inferiore a quella di alcune app di messaggistica come Telegram (46,5%) o FB Messenger (50,6%). Quest’ultima deve il proprio successo principalmente a Facebook, il primo social di Meta, col 77,5% degli utenti, supera Instagram, ma non riesce a strappare la medaglia d’oro a WhatsApp, sugli smartphone di quasi il 90% dei fruitori di Internet in Italia. Nonostante i dati numerici degli iscritti, Instagram è preferita in termini di gradimento a Facebook, ma ciò non basta a spodestare WhatsApp, saldamente in testa anche in questa classifica.

Figura 2. FONTE: “Digital 2023” – We are social

Per finire, alcuni dati sul valore economico del nostro spazio Internet. Nel 2022 si è assistito ad una leggera contrazione degli acquisti in rete (con l’eccezione della spesa che sempre più italiani preferiscono farsi arrivare direttamente a casa). Duole dire che anche il valore economico è in forte calo, ben 4,6 punti percentuali in meno dell’anno scorso, in crescita solo il turismo (complice anche i bassi valori di partenza post-pandemia).

Figura 3. FONTE: “Digital 2023” – We are social

Nonostante il leggero allentamento degli acquisti online, i brand insistono sul digitale per farsi conoscere e crescono le spese in inserzioni su Internet: un +9,1% che porta a quasi 6 miliardi la spesa in advertising digitale nel 2022. A crescere sono soprattutto le pubblicità mediante influencer (+15,1%) e all’interno dei podcast (+20,7%), ciononostante il primato spetta sempre all’advertising sui motori di ricerca, ben 2,1 miliardi di dollari nell’anno appena concluso.