Innovazione

Make-A-Video, Meta continua la sua ricerca nel settore IA

07
Ottobre 2022
Di Daniele Bernardi

Dopo Make-A-Scene, l’Intelligenza Artificiale che consente di produrre immagini a partire da un piccolo testo e una bozza di disegno, Meta ha annunciato che rilascerà Make-A-Video. Il nome non brilla certo per originalità, ma suggerisce fin da subito di cosa si tratta: “un nuovo sistema di Intelligenza Artificiale che consente alle persone di trasformare le richieste di testi in brevi video clip di alta qualità”. È questo quanto si legge in un comunicato della stessa compagnia americana.

Sono tre in totale i modi in cui Make-A-Video può agire: per i primi due, nulla di nuovo, esattamente come Make-A-Scene, anche la nuova piattaforma potrà sfornare videoclip a partire da brevi testi scritti o da immagini; la novità consiste però nella possibilità di produrre filmati a partire da altri videoclip, l’IA è infatti in grado di riconoscere file animati, elaborarli e trarne ispirazione per le proprie “opere”.

Tengono a far sapere inoltre da Meta che “Make-A-Video utilizza set di dati disponibili al pubblico […] un ulteriore livello di trasparenza alla ricerca”. La precisazione non è scontata, nelle ultime settimane si sono scatenate alcune critiche nei confronti di questi sistemi di produzione automatica di immagini (e video), accusati di non rispettare il diritto d’autore delle immagini di partenza. Nel caso dell’azienda californiana, invece, è stato accertato, grazie anche alla sua trasparenza, che l’IA utilizza stock di immagini e video royalty free, ovvero privi di copyright.  

Per spiegare il potenziale del suo prodotto, Meta ha rilasciato sui social alcuni esempi di videoclip generati attraverso Make-A-Video:

A breve, hanno annunciato, sarà rilasciata una versione demo del programma, ma nel settore è fin da subito guerra: poco dopo la notizia di Meta, Google ha annunciato che sta per lanciare Imagen Video. Si tratta di una IA sostanzialmente analoga a Make-A-Video, ma a cui sono state mosse già non poche critiche: “Come puoi vedere negli esempi video, anche se il team di comunicazione sceglie i risultati migliori, ci sono ancora alcune strane sfocature e distorsioni. Quindi sicuramente non verrà utilizzato direttamente nell’animazione o in TV a breve” ha affermato Matthew Gusdial, docente e studioso di Intelligenza artificiale e machine Learning presso l’Università di Alberta. Ad ogni modo, riconosce Gusdial, «è sicuramente un miglioramento».  

Ad onor del vero, il prodotto di Meta ha margini di miglioramento: il sistema fatica a riconoscere ed elaborare immagini sfocate o con particolari animazioni e non riesce a generare video più lunghi di cinque secondi, con scene multiple o in alta risoluzione. Su alcuni aspetti critici però l’azienda è già intervenuta. Infatti, per ridurre il rischio che tramite questo genere di IA siano diffusi contenuti illeciti, ha annunciato che i suoi video saranno contrassegnati da un watermark con il logo del sistema. Purtroppo si tratta di un meccanismo di sicurezza migliorabile anche perché facile da aggirare.

Quelle citate precedentemente sono alcune delle molte problematiche che questo prodotto ancora presenta, ma è esattamente per far emergere queste criticità che Meta renderà la piattaforma accessibile a tutti, invitando i futuri consumatori ad inviare numerosi feedback e sollecitazioni.

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